LA GIORNATA DELLA LENTEZZA

Sempre di corsa?  Oggi no ! 

”Dedicare tempo alla lentezza significa essere più efficienti quando
è necessario, meno stressati e in grado di produrre di più”:
è lo slogan dell’iniziativa alla quale aderiscono 55 città italiane

A Milano  i Passovelox,  a Roma  i Cercatori di Nuvole,  a Napoli  Il Filo di Patenope, 
 a Teramo  SlowFit,  a Capua  il “Cheek to Cheek”

BRUNELLO CUCINELLI

(Adnkronos/Labitalia) – Dedicare tempo alla lentezza significa essere più efficienti quando è necessario, meno stressati e in grado di produrre di più. E’ questo lo slogan della ‘Giornata mondiale della lentezza’, indetta per il 19 febbraio, dall’associazione l”Arte del vivere con lentezza‘, alla quale aderiscono 55 città italiane. Con ironia -spiega a LABITALIA il presidente, Bruno Contigiani– l’abbiamo definita mondiale. Comunque l’idea parte dalla considerazione che si vive con sempre maggiore frenesia non solo nelle grandi metropoli, ma anche nei piccoli centri. Con degli amici abbiamo, quindi, costituito l’associazione dando voce a chi non si ritrova in questi ritmi, anche sul posto di lavoro.
Vivere con lentezza -precisa Contigiani- non è l’elogio della pigrizia, ma significa dare la possibilità alle persone di avere un atteggiamento ‘critico’ nei confronti del tempo. Anche, e soprattutto, sul posto di lavoro non bisogna fare le cose come se si corresse sul ‘tapis roulant’ in modo da un offrire un prodotto qualitativamente migliore per sè e per la propria azienda ‘.

l'ARTE DEL VIVERE CON LENTEZZASul lavoro -osserva Bruno Contigiani- bisogna adottare un atteggiamento strategico. Quando si devono fare le cose in velocità si cerca di andare più veloci degli altri, ma negli altri casi non ci si deve buttare a capofitto in più settori contemporaneamente. Un esempio vale per tutti: evitare di stare al telefono scrivendo contemporaneamente al computer. In questo modo si evitano molti errori, come l’invio di e-mail in copia a indirizzi sbagliati.
Ma vivere con lentezza la propria professione -rimarca il presidente dell’Associazione- equivale anche a una presa di responsabilità da parte dell’azienda stessa.
Magari dedicando un giorno al mese telelavoro così da fare stare a casa 24 ore i lavoratori, oppure comunicando i progetti che si stanno seguendo con i diversi step da affrontare anche ai colleghi. In questo modo, si eviterebbero lungaggini e fermi derivanti dall’improvvisa assenza del lavoratore che sta seguendo un determinato progetto.         segue …>>

Sempre di corsa?  Oggi no ! 

”Dedicare tempo alla lentezza significa essere più efficienti quando
è necessario, meno stressati e in grado di produrre di più”:
è lo slogan dell’iniziativa alla quale aderiscono 55 città italiane

A Milano  i Passovelox,  a Roma  i Cercatori di Nuvole,  a Napoli  Il Filo di Patenope, 
 a Teramo  SlowFit,  a Capua  il “Cheek to Cheek”

BRUNELLO CUCINELLI

(Adnkronos/Labitalia) – Dedicare tempo alla lentezza significa essere più efficienti quando è necessario, meno stressati e in grado di produrre di più. E’ questo lo slogan della ‘Giornata mondiale della lentezza’, indetta per il 19 febbraio, dall’associazione l”Arte del vivere con lentezza‘, alla quale aderiscono 55 città italiane. Con ironia -spiega a LABITALIA il presidente, Bruno Contigiani– l’abbiamo definita mondiale. Comunque l’idea parte dalla considerazione che si vive con sempre maggiore frenesia non solo nelle grandi metropoli, ma anche nei piccoli centri. Con degli amici abbiamo, quindi, costituito l’associazione dando voce a chi non si ritrova in questi ritmi, anche sul posto di lavoro.
Vivere con lentezza -precisa Contigiani- non è l’elogio della pigrizia, ma significa dare la possibilità alle persone di avere un atteggiamento ‘critico’ nei confronti del tempo. Anche, e soprattutto, sul posto di lavoro non bisogna fare le cose come se si corresse sul ‘tapis roulant’ in modo da un offrire un prodotto qualitativamente migliore per sè e per la propria azienda ‘.

l'ARTE DEL VIVERE CON LENTEZZASul lavoro -osserva Bruno Contigiani- bisogna adottare un atteggiamento strategico. Quando si devono fare le cose in velocità si cerca di andare più veloci degli altri, ma negli altri casi non ci si deve buttare a capofitto in più settori contemporaneamente. Un esempio vale per tutti: evitare di stare al telefono scrivendo contemporaneamente al computer. In questo modo si evitano molti errori, come l’invio di e-mail in copia a indirizzi sbagliati.
Ma vivere con lentezza la propria professione -rimarca il presidente dell’Associazione- equivale anche a una presa di responsabilità da parte dell’azienda stessa.
Magari dedicando un giorno al mese telelavoro così da fare stare a casa 24 ore i lavoratori, oppure comunicando i progetti che si stanno seguendo con i diversi step da affrontare anche ai colleghi. In questo modo, si eviterebbero lungaggini e fermi derivanti dall’improvvisa assenza del lavoratore che sta seguendo un determinato progetto.         segue …>>

Nella nostra azienda l’efficienza e la rapidità nella produzione va di pari passo con la cura dei rapporti umani. Cosi’ Brunello Cucinelli, stilista di cashmere, spiega a LABITALIA la propria adesione alla ‘Giornata mondiale della lentezza’.
Lavoriamo tutti dalle 8 alle 18 -racconta- e ci siamo resi conto che la vita sta diventando troppo veloce e questo non va bene per il benessere dell’anima che e’ alla base della vita. Lavorare con lentezza non significa non concludere ma rispondere alle esigenze aziendali mantenendo ferme quelle personali. E l’azienda di cui Cucinelli si dichiara ‘custode’, piu’ che proprietario, e’ un ampliamento della mia personalita’, un abito su misura che io stesso ha disegnato, tagliato e confezionato e che indosso con un misto di orgoglio, appagamento e disinvoltura. La creativita’ di ogni addetto ai laboratori -dice- e’ il bene prezioso di tutti e non lascia spazio ai cartellini da timbrare, ai certificati e ai sindacati. Da noi l’uomo e’ visto come bene supremo dell’impresa, il profitto non come fine ma come mezzo per rendere l’azienda sempre piu’ forte e per consentire alle persone che ci lavorano di vivere pienamente secondo natura.

Le 55 ‘Cittaslow’ (Movimento internazionale delle piccole città del buon vivere collegate a ‘Slow Food’) che aderiscono alla ‘Giornata mondiale della lentezza’ propongono passeggiate e incontri lenti nelle piazze, nei corsi, nelle biblioteche e nelle enoteche d’Italia. A Milano, ad esempio, a corso Vittorio Emanuele, alle 11,30 e per tutto il pomeriggio, scatteranno i ‘Passovelox’ per calcolare la frenesia dei milanesi che saranno simbolicamente multati e invitati a ‘consapevolizzare’ la loro urgenza e, quindi, a rallentare un po’ per abbracciare un minuto di calma. mentre alla Bodeguita del Pilar si potrà gustare una ‘cena lenta’, a base di prelibatezze enogastronomiche che richiedono il giusto tempo per la loro preparazione e degustazione.

WORK STRESSA Roma, invece, l’appuntamento e’ al Pincio, dalle 12,30 alle 16,30, con i ‘Cercatori di nuvole’, ovvero coloro che amano avere lo sguardo rivolto verso l’altro per catturare con la macchina fotografica uno scorcio della città spesso ignorato per la fretta.

A Napoli, invece, su iniziativa di Alberto D’Angelo e Lina Marigliano de ‘Il Filo di Partenope’ editori Artigiani è in programma alle 17,30 ‘Raccontiamo a occhi chiusi’, esperienza di armonia.

A Teramo, ‘SlowFit’ apre le porte del suo fitness club, dalle 8,30 alle 22, con lezioni gratuite di pilates, yoga, meditazione e ‘free session’ di personal training.

mikronet

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