E' MORTO LUIGI COMENCINI
Si è spento a Roma
Il regista aveva 91 anni: tra le sue pellicole più note
‘Pane, amore e fantasia’, ‘Tutti a casa’, ‘Incompreso’
e le indimenticabili ‘Avventure di Pinocchio’ televisive.
Fotogallery
Luigi Comencini è stato uno dei padri della commedia all’italiana, insieme a Risi, Monicelli e Scola. Ha lavorato con i più grandi attori italiani: da Alberto Sordi a Totò, da Vittorio De Sica a Gina Lollobrigida da Vittorio Gassman a Nino Manfredi, da Marcello Mastroianni a Ugo Tognazzi, da Silva Koscina a Claudia Cardinale e Silvana Mangano.
Si è spento a Roma
Il regista aveva 91 anni: tra le sue pellicole più note
‘Pane, amore e fantasia’, ‘Tutti a casa’, ‘Incompreso’
e le indimenticabili ‘Avventure di Pinocchio’ televisive.
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Luigi Comencini è stato uno dei padri della commedia all’italiana, insieme a Risi, Monicelli e Scola. Ha lavorato con i più grandi attori italiani: da Alberto Sordi a Totò, da Vittorio De Sica a Gina Lollobrigida da Vittorio Gassman a Nino Manfredi, da Marcello Mastroianni a Ugo Tognazzi, da Silva Koscina a Claudia Cardinale e Silvana Mangano.
pochi anni dopo nasce la prima commedia all’italiana con (1953) con De Sica e la Lollobrigida, seguito da (1954). Poi dirige Alberto Sordi ne (1955) con una meravigliosa Silvana Pampanini. Sulla scia di realizza (1957) e (1958) con la coppia Koscina-Salvatori. Nel 1960 dirige nuovamente Sordi in quello che e’ considerato il suo capolavoro, , tragicommedia sull’Italia del dopo 8 settembre. Sul tema della Resistenza realizza anche (1963), tratto dal romanzo di Carlo Cassola e interpretato da Caludia Cardinale. Segue il drammatico (1966) e (1969).
Negli anni ottanta, definitivamente uscita di scena la commedia all’italiana, diminuiscono sia i film realizzati che i successi: dirige uno scatenato e irriverente Beppe Grillo in Cercasi Gesù (1982) e un ottimo Bernard Blier in Voltati Eugenio (1980). La Rai, a dodici anni dal grandissimo successo di Pinocchio, lo chiama di nuovo per dirigere Cuore (1984), quindi, stanco, torna alla commedia con Virna Lisi e Michel Serrault in Buon Natale… buon anno (1989). Nel 1991 dirige Marcellino pane e vino con Ida Di Benedetto. Con il passare del tempo e a causa di problemi di salute, Luigi Comencini abbandona l’attività.
A garantire la continuità della sua arte ci pensano le figlie, Francesca e Cristina, che intraprendono entrambe la professione di regista. Francesca Comencini ha avuto modo in passato di dichiarare: E’ come se io e mia sorella Cristina ci fossimo divise la sua eredità in termini di temi e linguaggi. Lui amava molto i personaggi fragili, i personaggi schiacciati dalla società, quelli più deboli come i bambini, del resto. E li seguiva e li accompagnava con grande commozione e partecipazione perché era sempre dalla parte degli anti eroi .
Sempre nelle parole di Francesca è possibile ritrovare una buona sintesi del significato sociale del lavoro del padre: Quello che mi ha fatto sempre ammirare il lavoro di mio padre è stata la sua chiarezza e attenzione per il pubblico. Il suo impegno alla divulgazione e all’educazione. Per questo non ha mai snobbato i temi popolari e tantomeno la televisione, come invece hanno fatto molti autori. E per questo credo che abbia avuto il grande merito, insieme ad altri, di aver formato non solo degli spettatori ma anche dei cittadini .