LA SPERANZA RACCHIUSA IN OGNUNO DI NOI

Istituto Svovacco

L´Istituto Slovacco a Roma e
l’Ambasciata della Repubblica Slovacca
presentano nell´ambito del PONTE CULTURALE Italia – Slovacchia
in prima nazionale assoluta il nuovo spettacolo del musicista e compositore  Gianluca Attanasio in

“La casa di nuvole, luoghi immaginari ma possibili.

 Forse una favola”

performance di pianoforte solo e immagini (per un laboratorio di emozioni) in cui il pianoforte racconta le storie che vivono dentro ognuno di noi uno spettacolo dedicato al famoso poeta slovacco Milan Rufus insieme con l´inaugurazione della mostra dei giovani artisti di Ascoli Piceno “All´ombra della luce” collegata alla mostra del noto pittore slovacco Daniel Brunovsky

Gianluca AttanasioGianluca Attanasio firma, oltre alle melodie, il testo da lui stesso recitato, il montaggio delle immagini (tratte dallo sterminato mondo del web, ma anche dai ricordi dei suoi innumerevoli viaggi) e la regia dello spettacolo.

Quello che viene proposto agli spettatori in sala è un audace esperimento emotivo per rintracciare all’interno del proprio io le sensazioni che fanno parte del nostro passato, proiettandole senza filtri nell’immediatezza di un presente che si muove come il fluire delle immagini.
Le video letture  della performance, dedicata allo scrittore slovacco Milan Rufus, di cui verranno recitate alcune poesie, saranno accompagnate da sottotitoli in lingua slovacca a cura  di Zdena Jasicova.

In ognuno di noi – spiega Gianluca Attanasio – vive una ‘piccola casa di nuvole’, un mondo ideale fatto di ricordi, di piccole storie, di vite vissute e mai del tutto dimenticate. La musica può aprirci le sue porte: una volta entrati, sarà come tornare bambini. Riscoprire suoni, odori e colori familiari, sarà quasi un gioco. Ho dedicato questo spettacolo al grande poeta slovacco Milan Rufus (attivo nella seconda metà del XX secolo) perché la sua dimensione intimistica mi ha emozionato, dandomi il coraggio di portare avanti questo progetto a cui avevo già lavorato in passato.. Per lui la poesia «è unione, alleanza con la verità e la bellezza, una potente alleanza che ci rende migliori». Scrive in una delle sue poesie: «Brilla nei miei occhi la lacrima altrui.  Brucia sulle mie labbra l’altrui ferita.  Volgendo lo sguardo all’aspro dolore del mondo, ho tristezza, ho una tristezza mortale».

“La casa di nuvole, luoghi immaginari ma possibili. Forse una favola” è uno spettacolo multimediale, un racconto musicale e poetico affidato alle note di un pianoforte acustico, sospese in un tempo/memoria che in fondo appartiene ad ognuno di noi.
La performance che Gianluca Attanasio ci propone  si affida anche alle video proiezioni di immagini “comuni”: frammenti di vita quotidiana immortalate per sempre da un teleobiettivo che non ferisce. Il suo è un occhio discreto sulla realtà, contraddistinto da un amore commosso per ciò che inesorabilmente è destinato a passare. E la musica è attenta a cogliere anche le sfumature più impercettibili di quegli oggetti e di quegli sguardi, catturati per strada o su una spiaggia, che tramontano in un orizzonte d’arcobaleni.

segue …>>



Istituto Svovacco

L´Istituto Slovacco a Roma e
l’Ambasciata della Repubblica Slovacca
presentano nell´ambito del PONTE CULTURALE Italia – Slovacchia
in prima nazionale assoluta il nuovo spettacolo del musicista e compositore  Gianluca Attanasio in

“La casa di nuvole, luoghi immaginari ma possibili.

 Forse una favola”

performance di pianoforte solo e immagini (per un laboratorio di emozioni) in cui il pianoforte racconta le storie che vivono dentro ognuno di noi uno spettacolo dedicato al famoso poeta slovacco Milan Rufus insieme con l´inaugurazione della mostra dei giovani artisti di Ascoli Piceno “All´ombra della luce” collegata alla mostra del noto pittore slovacco Daniel Brunovsky

Gianluca AttanasioGianluca Attanasio firma, oltre alle melodie, il testo da lui stesso recitato, il montaggio delle immagini (tratte dallo sterminato mondo del web, ma anche dai ricordi dei suoi innumerevoli viaggi) e la regia dello spettacolo.

Quello che viene proposto agli spettatori in sala è un audace esperimento emotivo per rintracciare all’interno del proprio io le sensazioni che fanno parte del nostro passato, proiettandole senza filtri nell’immediatezza di un presente che si muove come il fluire delle immagini.
Le video letture  della performance, dedicata allo scrittore slovacco Milan Rufus, di cui verranno recitate alcune poesie, saranno accompagnate da sottotitoli in lingua slovacca a cura  di Zdena Jasicova.

In ognuno di noi – spiega Gianluca Attanasio – vive una ‘piccola casa di nuvole’, un mondo ideale fatto di ricordi, di piccole storie, di vite vissute e mai del tutto dimenticate. La musica può aprirci le sue porte: una volta entrati, sarà come tornare bambini. Riscoprire suoni, odori e colori familiari, sarà quasi un gioco. Ho dedicato questo spettacolo al grande poeta slovacco Milan Rufus (attivo nella seconda metà del XX secolo) perché la sua dimensione intimistica mi ha emozionato, dandomi il coraggio di portare avanti questo progetto a cui avevo già lavorato in passato.. Per lui la poesia «è unione, alleanza con la verità e la bellezza, una potente alleanza che ci rende migliori». Scrive in una delle sue poesie: «Brilla nei miei occhi la lacrima altrui.  Brucia sulle mie labbra l’altrui ferita.  Volgendo lo sguardo all’aspro dolore del mondo, ho tristezza, ho una tristezza mortale».

“La casa di nuvole, luoghi immaginari ma possibili. Forse una favola” è uno spettacolo multimediale, un racconto musicale e poetico affidato alle note di un pianoforte acustico, sospese in un tempo/memoria che in fondo appartiene ad ognuno di noi.
La performance che Gianluca Attanasio ci propone  si affida anche alle video proiezioni di immagini “comuni”: frammenti di vita quotidiana immortalate per sempre da un teleobiettivo che non ferisce. Il suo è un occhio discreto sulla realtà, contraddistinto da un amore commosso per ciò che inesorabilmente è destinato a passare. E la musica è attenta a cogliere anche le sfumature più impercettibili di quegli oggetti e di quegli sguardi, catturati per strada o su una spiaggia, che tramontano in un orizzonte d’arcobaleni.

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“Attraverso la magia della musica – sottolinea Attanasio – vorrei risvegliare la speranza  racchiusa  in ognuno di noi. Dimenticando, per un attimo, di essere adulti, provando a  tornare bambini ancora una volta, in uno spazio immaginario che divide la realtà e la trasforma in sogno”.

I brani dello spettacolo – vere e proprie colonne sonore – presto faranno parte di un cd dal titolo “Passaggi”,  composto, suonato  e prodotto  dallo stesso artista.

Alla fine del concerto gli spettatori saranno invitati ad annotare su semplici fogli di carta l’emozione suscitata dalla performance. Lasciando così una “traccia” della loro casa di nuvole in un pentagramma di suggestioni che costruiranno la partitura per la seconda tappa di questo laboratorio melodico multimediale.
GIANLUCA ATTANASIO studia dapprima musicologia e critica teatrale al DAMS di Bologna. Successivamente, si impegna in studi filosofici presso la Facoltà di Lettere e Filosofa del capoluogo emiliano. Giornalista, dal 1990 è inoltre iscritto alla SIAE (Società Italiana degli Autori ed Editori). Pianista e compositore moderno (si è perfezionato a Firenze presso il Laboratorio Musicale L.M.W.S. diretto da Walter Savelli) pubblica per la Time Music/Aliante alcuni Cd, collaborando con musicisti del calibro di Geoff Westley, Renato Serio, Roberto Guarino, Mike Applebaum, Francesco Musacco, Walter Savelli, Bob Rosati, Lello Panico, Enrico Solazzo, Daniele Scattina, Ettore Papadia. Negli ultimi anni ha condotto programmi radiofonici per alcune emittenti italiane, partecipando a trasmissioni radio-televisive della Rai (La notte dei misteri, Notturno Italiano, Uno mattina, Futura Rai-Tv,  Radiorai 2 ). Ha collaborato  con i quotidiani  IL TEMPO ,  IL GIORNALE D’ITALIA,  Il GIORNALE, e “L’Opinione delle Libertà, occupandosi di cultura e spettacoli. Da alcuni anni scrive inoltre musiche per il teatro e la danza. Nel maggio 2004 compone  per gli 84 anni di sua Santità Giovanni Paolo II  il brano  “Serenata dal cuore”, eseguito alla presenza del Pontefice  in Sala Nervi  dall’Orchestra Classica di Alessandria, diretta dal M. Renato Serio. Il brano è stato trasmesso in mondovisione da CTV e Rai International.  Tra i suoi ultimi lavori discografici ricordiamo il  cd  “Soul of the ocean”.

Ambasciata e Istituto Slovacco a Roma, Via dei Colli della Farnesina, 144, 00194 Roma

OBBLIGATORIA LA PRENOTAZIONE

Tel.: 063 6715200; Fax:  063 6715263; E-mail: is@roma.mfa.sk
Sito web dell’artista: www.gianlucaattanasio.it
Venerdí, 20 aprile

ore 20.00 – inaugurazione della mostra

ore 21.00 – concerto di Gianluca Attanasio

Seguirà rinfresco con cibi e vini dall´Italia e dalla Slovacchia

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