Mazzola: “Un grande impegno per garantire la sicurezza di tutti”
Presto un opuscolo con numeri utili e norme di comportamento
“Misure di prevenzione e piano di evacuazione per calamità idrogeologiche nel Comune di Tarquinia”, oggi è il giorno in cui verrà testato il lavoro svolto per garantire la sicurezza dei cittadini in caso di eventi alluvionali.
Su un tema così impegnativo e delicato le forze in campo saranno notevoli: Prefettura di Viterbo, Regione Lazio, Provincia di Viterbo, Comune di Tarquinia, forze dell’ordine, Protezione civile, volontari e Consorzio di bonifica della Maremma etrusca, tutti coordinati dal disaster manager della Provincia, Gaetano Bastoni.
Una giornata che vede anche la collaborazione del comitato “Marina Velka senza fango” e del Consorzio fra lottisti Voltunna.
In realtà la simulazione – sulla carta – è già parita, con l’arrivo ipotetico di condizioni meteo particolarmente avverse. E’ a questo punto infatti che la Prefettura riceve la comunicazione di avviso dal Dipartimento di Protezione civile, che viene quindi diramato a componenti e strutture operative di Protezione Civile. La mattina seguente – cioè oggi, giorno dell’esercitazione – con il peggioramento delle precipitazioni la Provincia comunica lo stato della situazione a tutte le strutture del volontariato, mentre il Comune predispone l’iter per l’evacuazione dei residenti di Tarquinia Lido e Marina Velka e la Prefettura, dopo aver avviato le procedure di preallarme, attiva il centro operativo misto all’istituto commerciale di Tarquinia – sulla provinciale Porto Clementino -, dove convoca Carabinieri, Forestale, Vigili del fuoco, commissariati di Polizia, Guardia di finanza e volontari di Protezione civile della Regione Lazio per l’organizzazione dei soccorsi.
“L’esercitazione – dice l’
assessore alla Protezione civile Mauro Mazzola – prevede una grande mobilitazione di uomini e mezzi, per garantire la sicurezza dei cittadini e spegnere subito inutili allarmismi. Ci sarà la costituzione dei cancelli per i soccorsi e deviazione della circolazione (solo simulata, senza interruzione del traffico) su viabilità alternativa, dell’area di ammassamento e ricovero della popolazione, del campo base del volontariato e dell’area dei mezzi di soccorso, l’evacuazione simulata degli abitanti e l’attivazione delle vie di fuga, la prova comunicazioni del centro con le strutture operative sul territorio, la raccolta del
“diario eventi”, che include anche suggerimenti per l’utilizzo delle risorse e osservazioni per l’ottimizzazione del piano. Insomma, un grande dispiegamento di forze per curare al meglio la sicurezza di tutti
”.
Mazzola: “Un grande impegno per garantire la sicurezza di tutti”
Presto un opuscolo con numeri utili e norme di comportamento
“Misure di prevenzione e piano di evacuazione per calamità idrogeologiche nel Comune di Tarquinia”, oggi è il giorno in cui verrà testato il lavoro svolto per garantire la sicurezza dei cittadini in caso di eventi alluvionali.
Su un tema così impegnativo e delicato le forze in campo saranno notevoli: Prefettura di Viterbo, Regione Lazio, Provincia di Viterbo, Comune di Tarquinia, forze dell’ordine, Protezione civile, volontari e Consorzio di bonifica della Maremma etrusca, tutti coordinati dal disaster manager della Provincia, Gaetano Bastoni.
Una giornata che vede anche la collaborazione del comitato “Marina Velka senza fango” e del Consorzio fra lottisti Voltunna.
In realtà la simulazione – sulla carta – è già parita, con l’arrivo ipotetico di condizioni meteo particolarmente avverse. E’ a questo punto infatti che la Prefettura riceve la comunicazione di avviso dal Dipartimento di Protezione civile, che viene quindi diramato a componenti e strutture operative di Protezione Civile. La mattina seguente – cioè oggi, giorno dell’esercitazione – con il peggioramento delle precipitazioni la Provincia comunica lo stato della situazione a tutte le strutture del volontariato, mentre il Comune predispone l’iter per l’evacuazione dei residenti di Tarquinia Lido e Marina Velka e la Prefettura, dopo aver avviato le procedure di preallarme, attiva il centro operativo misto all’istituto commerciale di Tarquinia – sulla provinciale Porto Clementino -, dove convoca Carabinieri, Forestale, Vigili del fuoco, commissariati di Polizia, Guardia di finanza e volontari di Protezione civile della Regione Lazio per l’organizzazione dei soccorsi.
“L’esercitazione – dice l’
assessore alla Protezione civile Mauro Mazzola – prevede una grande mobilitazione di uomini e mezzi, per garantire la sicurezza dei cittadini e spegnere subito inutili allarmismi. Ci sarà la costituzione dei cancelli per i soccorsi e deviazione della circolazione (solo simulata, senza interruzione del traffico) su viabilità alternativa, dell’area di ammassamento e ricovero della popolazione, del campo base del volontariato e dell’area dei mezzi di soccorso, l’evacuazione simulata degli abitanti e l’attivazione delle vie di fuga, la prova comunicazioni del centro con le strutture operative sul territorio, la raccolta del
“diario eventi”, che include anche suggerimenti per l’utilizzo delle risorse e osservazioni per l’ottimizzazione del piano. Insomma, un grande dispiegamento di forze per curare al meglio la sicurezza di tutti
”.
Questa la disposizione dei cancelli, ovvero dei posti di blocco, per la delimitazione delle aree di rischio, studiata in base alle zone potenzialmente soggette ad essere colpite dall’esondazione e da quelle già colpite in precedenza.
Comune di Tuscania: intersezione strade provinciali Tarquiniense, Dogana primo e secondo tronco e Valle del Monte; incrocio tra la Tarquiniense e la Del Monte e Montbello. Al confine tra i Comuni di Tuscania e Tarquinia: incrocio tra la Dogana primo e secondo tronco e la Roccaccia.
Comune di Tarquinia: incrocio tra la Tarquiniense e la comunale di collegamento con la Del Monte e Montebello in località Ponte del Diavolo; incrocio tra la Tarquiniense e l’Aurelia; incrocio tra l’Aurelia vecchia e la Roccaccia che conduce a Tuscania; incrocio tra la Porto Clementino e la comunale di accesso alla stazione; incrocio tra la Litoranea tratto sud e la Porto Clementino – Montarozzi in prossimità dell’abitato di Tarquinia Lido; incrocio tra la litoranea tratto nord e la comunale che conduce all’abitato di Marina Velka – Pian di spille; incrocio tra la litoranea tratto sud e la Porto Clementino – Montarozzi in prossimità dell’abitato delle Saline; incrocio tra l’Aurelia vecchia e la comunale nelle vicinanze di via Valverde.
Ma la Provincia di Viterbo, in caso di allarme, ha comunque pensato anche a un altro elemento importante. “Nel caso in cui questo si dovesse verificare in un periodo di maggiore afflusso – conclude Mazzola – non tutti sarebbero infatti a conoscenza del da farsi. Palazzo Gentili sta dunque lavorando a una carta di pianificazione dell’emergenza, utile non solo ai residenti ma anche ai turisti. Si tratta di una sorta di vademe***** in cui vengono specificate le principali norme di comportamento, indicate le strade di uscita in caso di evacuazione e i punti di delimitazione dell’area a rischio, riportati tutti i numeri utili. Non appena concluso, l’opuscolo verrà distribuito in bar, campeggi, e comunque nei luoghi più frequentati. Credo che questa operazione – insieme ai lavori di messa in sicurezza del fiume Marta, al via a breve grazie alla Regione Lazio – possa contribuire ulteriormente a migliorare la situazione in caso di emergenza”.