ASTROLOGIA

“…l’Astrologia è una scienza a sé, illuminatrice; io ho molto imparato ed ho avuto vantaggi dalla sua conoscenza. Le cognizioni fisiche sottolineano il potere delle stelle sul destino terrestre. A sua volta l’Astrologia, in un certo senso, lo rinforza: perciò è una specie di elisir di vita per l’umanità…”   (Albert Einstein)

 

I   D U E   Z O D I A C I

a  cura  di     G I O I A   O D D I

La precessione degli equinozi

Il segno dell’Ariete dà inizio allo Zodiaco e coincide generalmente con l’equinozio di primavera; l’equatore celeste, prolungamento di quello terrestre, incontra l’eclittica in due punti, a zero gradi dell’Ariete e a zero gradi della Bilancia.
Il primo viene definito punto gamma o punto vernale, e può anche essere letto in rapporto ad una costellazione nella quale effettivamente ai giorni nostri non avviene più l’equinozio. Tra i movimenti della Terra bisogna considerare il lento spostamento dei poli, che dà origine al famoso fenomeno della “precessione degli equinozi”. L’asse polare descrive lentamente un cerchio: il polo nord quindi non punta sempre sulla stessa stella. Una rotazione completa dell’asse polare si realizza circa in 26.000 anni e durante questa lunga fase l’equinozio regredisce lungo le costellazioni di circa 1 grado ogni 72 anni (30 gradi ogni 2160 anni circa). Oggi il punto gamma dell’eclittica si trova tra il primo grado dei Pesci e il trentesimo dell’Acquario; per questo si parla di era dell’Acquario.
Ci si trova dunque davanti ad una scelta: si prendono come riferimenti immutabili le costellazioni e si dice che, poiché oggi l’equinozio di primavera si verifica nella costellazione dei Pesci, una persona nata il 25 marzo appartiene a questo segno. Oppure si adotta lo Zodiaco tropico, nel quale l’equinozio si verifica sempre al grado 0 dell’Ariete, a prescindere dalla costellazione nella quale questo si verifica.
È questo l’argomento preferito dagli scienziati per attaccare l’astrologia. Questo ciclo di 26.000 anni era noto anche agli astrologi dell’antichità. Sembra sia stato l’astronomo greco Ipparco (2°sec. a.c.) a fissare il punto gamma (in cui avviene l’equinozio di primavera) come base di riferimento, e a scoprire il fenomeno della precessione degli equinozi. Si introdusse così uno zodiaco mobile dei segni detto “tropico”, mentre fino a quel momento si utilizzava lo zodiaco orientato sulle stelle, detto “siderale”. Sono dunque migliaia di anni che gli studiosi di astrologia sanno scindere i due Zodiaci, tropico e siderale, senza alcuna confusione tra segni e costellazioni.

Chi volesse contattare l’astrologa Gioia Oddi può farlo telefonando al numero 349/8334720
 oppure scrivendo all’indirizzo di posta elettronica
 claireandjune@hotmail.com 

 

“…l’Astrologia è una scienza a sé, illuminatrice; io ho molto imparato ed ho avuto vantaggi dalla sua conoscenza. Le cognizioni fisiche sottolineano il potere delle stelle sul destino terrestre. A sua volta l’Astrologia, in un certo senso, lo rinforza: perciò è una specie di elisir di vita per l’umanità…”   (Albert Einstein)

 

I   D U E   Z O D I A C I

a  cura  di     G I O I A   O D D I

La precessione degli equinozi

Il segno dell’Ariete dà inizio allo Zodiaco e coincide generalmente con l’equinozio di primavera; l’equatore celeste, prolungamento di quello terrestre, incontra l’eclittica in due punti, a zero gradi dell’Ariete e a zero gradi della Bilancia.
Il primo viene definito punto gamma o punto vernale, e può anche essere letto in rapporto ad una costellazione nella quale effettivamente ai giorni nostri non avviene più l’equinozio. Tra i movimenti della Terra bisogna considerare il lento spostamento dei poli, che dà origine al famoso fenomeno della “precessione degli equinozi”. L’asse polare descrive lentamente un cerchio: il polo nord quindi non punta sempre sulla stessa stella. Una rotazione completa dell’asse polare si realizza circa in 26.000 anni e durante questa lunga fase l’equinozio regredisce lungo le costellazioni di circa 1 grado ogni 72 anni (30 gradi ogni 2160 anni circa). Oggi il punto gamma dell’eclittica si trova tra il primo grado dei Pesci e il trentesimo dell’Acquario; per questo si parla di era dell’Acquario.
Ci si trova dunque davanti ad una scelta: si prendono come riferimenti immutabili le costellazioni e si dice che, poiché oggi l’equinozio di primavera si verifica nella costellazione dei Pesci, una persona nata il 25 marzo appartiene a questo segno. Oppure si adotta lo Zodiaco tropico, nel quale l’equinozio si verifica sempre al grado 0 dell’Ariete, a prescindere dalla costellazione nella quale questo si verifica.
È questo l’argomento preferito dagli scienziati per attaccare l’astrologia. Questo ciclo di 26.000 anni era noto anche agli astrologi dell’antichità. Sembra sia stato l’astronomo greco Ipparco (2°sec. a.c.) a fissare il punto gamma (in cui avviene l’equinozio di primavera) come base di riferimento, e a scoprire il fenomeno della precessione degli equinozi. Si introdusse così uno zodiaco mobile dei segni detto “tropico”, mentre fino a quel momento si utilizzava lo zodiaco orientato sulle stelle, detto “siderale”. Sono dunque migliaia di anni che gli studiosi di astrologia sanno scindere i due Zodiaci, tropico e siderale, senza alcuna confusione tra segni e costellazioni.

Chi volesse contattare l’astrologa Gioia Oddi può farlo telefonando al numero 349/8334720
 oppure scrivendo all’indirizzo di posta elettronica
 claireandjune@hotmail.com 

 

Gioia Oddi

mikronet

Lascia un commento