80° ANNIVERSARIO ISTITUZIONE DELLA PROVINCIA DI VITERBO

Incontro sui musei con le Province confinanti e le Università

CANEPINA - Museo delle Tradizioni PopolarI - EX CONVENTO DEI CARMELITANI

Nell’ambito delle iniziative per celebrare l’80° anniversario dell’istituzione della Provincia di Viterbo, si è svolto a Canepina, nel Museo delle tradizioni Popolari, un seminario di studi presieduto dall’assessore provinciale alla Cultura Renzo Trappolini, al quale hanno partecipato gli assessorati alla Cultura delle Province di Grosseto, Rieti, Siena e Terni, insieme alle Università di Firenze, Perugia e della Tuscia, rappresentate dai professori Pietro Clemente, Cristina Papa e Sandra Puccini.

L’incontro, aperto dalla relazione del professor Quirino Galli, direttore del Museo, ha costituito, per i temi trattati e la qualificazione degli interventi, un momento importante  nell’ambito della “Settimana della Cultura” promossa dalla Provincia, dalla Comunità Montana dei Cimini – per la quale ha partecipato l’assessore alla cultura Orfeo Potenza – e dal Comune di Canapina, con il sindaco Maurizio Palozzi.

Si è trattato – ha detto Trappolini – di un’occasione significativa e destinata a ripetersi con lo scopo di trovare, fra Province confinanti, elementi di comune identità da valorizzare insieme, mettendo a confronto le rispettive esperienze nella costituzione e gestione dei Musei locali. Il dirigente del settore Cultura,  Luigi Celestini, ha ricordato che nei  60 Comuni della Tuscia i musei sono 43 e nella settimana scorsa è stato inaugurato quello del brigantaggio a Cellere.
Il problema – ha riferito Trappolini – è quello degli oneri di gestione, della specializzazione della scelta di localizzazione che, se vuole essere efficiente deve prescindere dal campanilismo, rispondere a oggettivi criteri scientifici e essere organizzata sotto forma di sistema.

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Incontro sui musei con le Province confinanti e le Università

CANEPINA - Museo delle Tradizioni PopolarI - EX CONVENTO DEI CARMELITANI

Nell’ambito delle iniziative per celebrare l’80° anniversario dell’istituzione della Provincia di Viterbo, si è svolto a Canepina, nel Museo delle tradizioni Popolari, un seminario di studi presieduto dall’assessore provinciale alla Cultura Renzo Trappolini, al quale hanno partecipato gli assessorati alla Cultura delle Province di Grosseto, Rieti, Siena e Terni, insieme alle Università di Firenze, Perugia e della Tuscia, rappresentate dai professori Pietro Clemente, Cristina Papa e Sandra Puccini.

L’incontro, aperto dalla relazione del professor Quirino Galli, direttore del Museo, ha costituito, per i temi trattati e la qualificazione degli interventi, un momento importante  nell’ambito della “Settimana della Cultura” promossa dalla Provincia, dalla Comunità Montana dei Cimini – per la quale ha partecipato l’assessore alla cultura Orfeo Potenza – e dal Comune di Canapina, con il sindaco Maurizio Palozzi.

Si è trattato – ha detto Trappolini – di un’occasione significativa e destinata a ripetersi con lo scopo di trovare, fra Province confinanti, elementi di comune identità da valorizzare insieme, mettendo a confronto le rispettive esperienze nella costituzione e gestione dei Musei locali. Il dirigente del settore Cultura,  Luigi Celestini, ha ricordato che nei  60 Comuni della Tuscia i musei sono 43 e nella settimana scorsa è stato inaugurato quello del brigantaggio a Cellere.
Il problema – ha riferito Trappolini – è quello degli oneri di gestione, della specializzazione della scelta di localizzazione che, se vuole essere efficiente deve prescindere dal campanilismo, rispondere a oggettivi criteri scientifici e essere organizzata sotto forma di sistema.

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In particolare, i musei etnografici – che in Provincia sono 13 – vanno visti comeveicolo  per rilanciare, facendole conoscere, le identità storiche e socio- economiche dei singoli territori ed essere utilizzati anche dalle organizzazioni dei produttori agricoli, artigianali ed industriali come momento di incontro e di esposizione.

In sostanza – dice Trappolini – per far vivere il museo è necessario che esso entri nella filiera del marketing territoriale e come tale venga percepito dalla comunità. Il tutto sarà più agevole se i Comuni capiranno che il singolo museo deve considerarsi complementare per tema e funzionamento agli altri e si impegneranno a costituire i “Sistemi” che, come quello del Lago di Bolsena, ottimamente funzionante, consentono un migliore accesso ai finanziamenti pubblici, economie di scala e  possibilità di produrre servizi aggiuntivi e locations per eventi capaci di attrarre flussi turistici e determinare opportunità di autofinanziamento”.

Nel corso del meeting sono state anche analizzate le possibili sinergie con l’università e il ricorso a forme di gestione  attraverso la cooperazione giovanile. Obiettivi, questi, al centro di approfondimenti in corso tra la Provincia e la facoltà dei Beni culturali della Tuscia.

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