LIBRIVENDOLI – rubrica a cura di leggendogodendo.com
Ogni libro bruciato è un delitto. Un rogo di libri è sterminio di massa.
Tra le opere di misericordia spirituale ci infilerei anche la messa in atto di un grande falò con tutti i libri di testo depositari della scienza ufficiale che ogni bravo studente deve possedere per essere promosso agli esami, vincere un concorso, trovare lavoro.
Prezzo, numero di pagine, argomento: tutto è stabilito dal Ministero che ha dettato le regole per fabbricare i dottori. Il sapere è lì, concentrato in quelle pagine; basta leggerle e memorizzarle. Sarai professore, notaio, medico, quello che vorrai.
Assurto a summa del sapere, il manuale, comodo alibi per alunni e insegnanti, sarebbe bene abolirlo. Se proprio non è possibile chiudere le scuole, si privino almeno gli studenti del cappio col quale verranno strozzati.
Il manuale sta alla cultura come il matrimonio sta all’amore. Quello che doveva essere un surrogato, un punto di partenza è diventato un approdo.
Per diventare Papini, Prezzolini, Zanzotto…ci vogliono i libri. Con l’ausilio dei libri questi concupiscenti dell’intelletto hanno fatto a meno anche della scuola. Anzi, nonostante la scuola, sono diventati maestri di scrittura e di vita leggendo libri. E solo dopo averne divorati tanti, li hanno anche scritti. Per il nostro e loro piacere.
Ogni libro bruciato è un delitto. Un rogo di libri è sterminio di massa.
Tra le opere di misericordia spirituale ci infilerei anche la messa in atto di un grande falò con tutti i libri di testo depositari della scienza ufficiale che ogni bravo studente deve possedere per essere promosso agli esami, vincere un concorso, trovare lavoro.
Prezzo, numero di pagine, argomento: tutto è stabilito dal Ministero che ha dettato le regole per fabbricare i dottori. Il sapere è lì, concentrato in quelle pagine; basta leggerle e memorizzarle. Sarai professore, notaio, medico, quello che vorrai.
Assurto a summa del sapere, il manuale, comodo alibi per alunni e insegnanti, sarebbe bene abolirlo. Se proprio non è possibile chiudere le scuole, si privino almeno gli studenti del cappio col quale verranno strozzati.
Il manuale sta alla cultura come il matrimonio sta all’amore. Quello che doveva essere un surrogato, un punto di partenza è diventato un approdo.
Per diventare Papini, Prezzolini, Zanzotto…ci vogliono i libri. Con l’ausilio dei libri questi concupiscenti dell’intelletto hanno fatto a meno anche della scuola. Anzi, nonostante la scuola, sono diventati maestri di scrittura e di vita leggendo libri. E solo dopo averne divorati tanti, li hanno anche scritti. Per il nostro e loro piacere.
Tutto può stare nella magia di questi mondi di carta, tutti i mondi possibili e impossibili, reali e surreali, passati e futuri. Un libro deve stupire, per il piacere o la sorpresa dell’incontro, deve appassionare per le emozioni che regala durante la lettura, per quelle che si protrarranno nel tempo come dopo un addio o un arrivederci…
I libri non possono annoiarsi nell’attesa di essere scelti, uno fra tanti, da quei pochi collaudati lettori che già sanno divertirsi leggendo..
I Santuari della Feltrinelli continuino pure il glorioso percorso, ma dove c’è un bottegaio, un ambulante, un rigattiere, ci sia anche ciò che per l’universo si squaderna, secondo l’ inarrivabile definizione dantesca del libro.
Se mancano i lettori, si sporca la carta e ci si rende corresponsabili di un delitto ecologico.
E i contribuenti dovrebbero pagare le tasse a uno Stato che elargisce danaro a Partiti imbrattacarte attraverso il finanziamento dei loro fasulli quotidiani?
Pensate quanti rivenditori di libri si potrebbero alimentare e sostenere con tutti questi milioni buttati al vento…
Felice Scipioni fescipi@tin.it