SUBPRIME

Nuovo Mondo

L’occhio attento alle nuove economie, alle nuove politiche, ai nuovi pensieri.

Ogni mattina nasciamo un’altra volta.
Ciò che facciamo oggi è ciò che conta davvero.

Nuovomondo vuole essere  un’osservatorio, una lente di ingrandimento, una postazione d’avanguardia dove scorgere ogni giorno i semi del cambiamento e del rinnovamento economico, politico e culturale.  Uno spazio aperto dove ospitare i fermenti positivi del nostro mondo, ma anche un pit-stop per riflettere e pensare e guardare con occhi nuovi alla realtà che ci circonda.

  

N U O V O   A V V I S T A M E N T O   S U I   C I E L I   D E L   P I A N  E T A   D E I
 
“  M U T U I   S U B – P R I M E  ”

Mass media

Chi di noi non ha ancora vivo nella sua mente l’incubo di questa estate. Eravamo distesi sul nostro lettino da spiaggia o intenti a goderci il fresco in qualche località di montagna quando, improvvisamente, sulla nostra testa sono volati degli strani oggetti.
Ne abbiamo subito individuato la provenienza. Si trattava del ciclico bombardamento mass-mediatico da parte di radio televisioni e giornali che allertavano sulla inquietante presenza.
Ancora una volta gli oggetti non identificati arrivavano dal paese principe in sviluppo ed innovazione: gli Stati Uniti d’America. Campo di volo: il mercato finanziario.
Dopo una breve osservazione, da parte di avvistatori specializzati in U.F.O. statunitensi, i tecnici del settore emettevano l’ineluttabile verdetto: shock finanziario con prognosi di rientro in una o due settimane. Intanto gli strani oggetti arrivavano sui cieli europei con conseguente panico degli operatori del settore. Appena l’estate compiva il giro di boa anche questi apparecchi finivano per tornarsene a casa.
Da qualche settimana però, sempre con partenza statunitense, qualche centro di osservazione dotato di sofisticate apparecchiature li ha rivisti sui cieli del mondo. Ma cosa sono in realtà questi mutui sub-prime?

Ne tenteremo una decodificazione dal linguaggio strettamente tecnico per tentare di comprenderne anche il fenomeno sottostante.  I mutui sub-prime sono dei prestiti concessi da società  a persone disagiate o con situazione reddituali precarie o con passate storie di insolvenza. A copertura di ciò viene praticato ai beneficiari un tasso di interesse molto alto. Tale tipo di destinatari, però, determina un elevato livello di rischio nel rimborso delle rate e nella estinzione totale del debito. Le società concessionarie pertanto, perfettamente consapevoli di tale rischio hanno girato tali mutui a finanziarie e banche che hanno così creato dei prodotti derivati distribuendoli sul mercato.
Tali prodotti hanno avuto così una rapida espansione confondendosi tra gli investimenti finanziari in molte parti del mondo.         
MatrioskaTale meccanismo ha funzionato con il sistema infallibile, di importazione sovietica, delle bambole di matrioska. Gli operatori del settore hanno infatti nascosto i  mutui sub-prime, con una pregevole operazione di ingegneria finanziaria,   sovrapponnendo ad essi una serie di obbligazioni(crediti).
Il risultato di tale attività è stata quella di dissimulare totalmente il credito originario (il mutuo sub-prime), soprannominato Junk (spazzatura) in ragione della sua scarsa rimborsabilità.

Bambole di MatrioskaQuesto gioco inventato dagli operatori finanziari si inceppa al momento della insolvibilità del debitore originario. La bambola più piccola della Matrioska fa saltare in aria le bambole più grandi. Le obbligazioni successive, infatti, sono garantite dai mutui sub-prime e non dalle banche e dalle finanziarie che le hanno distribuite. In questo modo l’anello debole della catena diventa il risparmiatore finale che oltre a non percepire alcun interesse sulle somme investite può rischiare addirittura di perdere il capitale. A perdere non è però solo il risparmiatore finale, ma anche quella filiera di società che ha investito parte del proprio capitale su questi prodotti rivelatisi in seguito fallimentari.

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L’occhio attento alle nuove economie, alle nuove politiche, ai nuovi pensieri.

Ogni mattina nasciamo un’altra volta.
Ciò che facciamo oggi è ciò che conta davvero.

Nuovomondo vuole essere  un’osservatorio, una lente di ingrandimento, una postazione d’avanguardia dove scorgere ogni giorno i semi del cambiamento e del rinnovamento economico, politico e culturale.  Uno spazio aperto dove ospitare i fermenti positivi del nostro mondo, ma anche un pit-stop per riflettere e pensare e guardare con occhi nuovi alla realtà che ci circonda.

  

N U O V O   A V V I S T A M E N T O   S U I   C I E L I   D E L   P I A N  E T A   D E I
 
“  M U T U I   S U B – P R I M E  ”

Mass media

Chi di noi non ha ancora vivo nella sua mente l’incubo di questa estate. Eravamo distesi sul nostro lettino da spiaggia o intenti a goderci il fresco in qualche località di montagna quando, improvvisamente, sulla nostra testa sono volati degli strani oggetti.
Ne abbiamo subito individuato la provenienza. Si trattava del ciclico bombardamento mass-mediatico da parte di radio televisioni e giornali che allertavano sulla inquietante presenza.
Ancora una volta gli oggetti non identificati arrivavano dal paese principe in sviluppo ed innovazione: gli Stati Uniti d’America. Campo di volo: il mercato finanziario.
Dopo una breve osservazione, da parte di avvistatori specializzati in U.F.O. statunitensi, i tecnici del settore emettevano l’ineluttabile verdetto: shock finanziario con prognosi di rientro in una o due settimane. Intanto gli strani oggetti arrivavano sui cieli europei con conseguente panico degli operatori del settore. Appena l’estate compiva il giro di boa anche questi apparecchi finivano per tornarsene a casa.
Da qualche settimana però, sempre con partenza statunitense, qualche centro di osservazione dotato di sofisticate apparecchiature li ha rivisti sui cieli del mondo. Ma cosa sono in realtà questi mutui sub-prime?

Ne tenteremo una decodificazione dal linguaggio strettamente tecnico per tentare di comprenderne anche il fenomeno sottostante.  I mutui sub-prime sono dei prestiti concessi da società  a persone disagiate o con situazione reddituali precarie o con passate storie di insolvenza. A copertura di ciò viene praticato ai beneficiari un tasso di interesse molto alto. Tale tipo di destinatari, però, determina un elevato livello di rischio nel rimborso delle rate e nella estinzione totale del debito. Le società concessionarie pertanto, perfettamente consapevoli di tale rischio hanno girato tali mutui a finanziarie e banche che hanno così creato dei prodotti derivati distribuendoli sul mercato.
Tali prodotti hanno avuto così una rapida espansione confondendosi tra gli investimenti finanziari in molte parti del mondo.         
MatrioskaTale meccanismo ha funzionato con il sistema infallibile, di importazione sovietica, delle bambole di matrioska. Gli operatori del settore hanno infatti nascosto i  mutui sub-prime, con una pregevole operazione di ingegneria finanziaria,   sovrapponnendo ad essi una serie di obbligazioni(crediti).
Il risultato di tale attività è stata quella di dissimulare totalmente il credito originario (il mutuo sub-prime), soprannominato Junk (spazzatura) in ragione della sua scarsa rimborsabilità.

Bambole di MatrioskaQuesto gioco inventato dagli operatori finanziari si inceppa al momento della insolvibilità del debitore originario. La bambola più piccola della Matrioska fa saltare in aria le bambole più grandi. Le obbligazioni successive, infatti, sono garantite dai mutui sub-prime e non dalle banche e dalle finanziarie che le hanno distribuite. In questo modo l’anello debole della catena diventa il risparmiatore finale che oltre a non percepire alcun interesse sulle somme investite può rischiare addirittura di perdere il capitale. A perdere non è però solo il risparmiatore finale, ma anche quella filiera di società che ha investito parte del proprio capitale su questi prodotti rivelatisi in seguito fallimentari.

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Wall Street

Nei primi mesi di Agosto di quest’anno i nodi sono venuti al pettine. Molte società che avevano concesso originariamente questi mutui hanno accusato pesanti sofferenze in ragione dell’insolvenza dei debitori, ed alcune sono state costrette anche a dichiarare fallimento.
I titoli garantiti dai mutui sub-prime hanno accusato vertiginosi deprezzamenti  con danni a molte borse mondiali ed a conseguente crisi di liquidità monetaria globale. Il fenomeno è poi rientrato, ma ultimamente questi oggetti sconosciuti sono ricomparsi all’orizzonte ed hanno presentato il conto della loro trasvolata estiva.
Si parla di perdite attorno ai 300 mld di dollari, ma il conteggio è suscettibile di essere ritoccato al rialzo.

In conclusione possono essere fatte due considerazioni elementari.  

La prima è che il dato allarmante del fenomeno non è solo di natura macro-economica. Sono in ballo in questa vicenda una serie di problematiche connesse strettamente ad una regolamentazione attenta del mercato finanziario globale.
Il risparmiatore finale non può essere trattato infatti come mero soggetto passivo di scelte economiche operate a monte.
mutui sub-primeEgli deve diventare parte attiva del processo finanziario, approntando a sua tutela una rete di garanzie legali che consistono principalmente nella trasparenza massima e capillare circa i prodotti che lo stesso sottoscrive.
In tal modo egli finisce di essere trattato come il soggetto che si fa carico, secondo una definizione eufemistica degli squilibri e degli eccessi del sistema.

La seconda
riguarda la stessa filosofia economica dei nostri tempi. Gli scandali finanziari che si susseguono in maniera ripetuta e che si svolgono con lo stesso copione devono essere troncati alla radice. È assurdo che in un mondo  come il nostro, l’unica legge a dettare gli orientamenti economici sia quella del profitto facile e truffaldino.

E’  arrivato il  tempo di avviare, dopo quasi otto anni dall’inizio del millennio, la globalizzazione del diritto e della legalità che deve governare i processi economici planetari.
Ne va della nostra stessa sopravvivenza. Anche perché, al prossimo giro, la bambolina più piccola della matrioska potrebbe esplodere o essere pericolosamente velenosa.

Giuseppe Rapè

mikronet

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