IL POTERE DELLA STUPIDITA'

” In quanto atteggiamento irrazionale, consente all’uomo di accettare sfide
che normalmente non accetterebbe. E la deviazione dalla stupidita’ porta alla
genialita’ e all’invenzione di soluzioni innovative”, spiega Francesco Betti, autore
de ‘Le strategie della stupidita ”

E’ presente in ognuno di noi, e sempre più di quello che pensiamo

L  A    S  T  U  P  I  D  I  T  A ‘    I  N  F  I  N  I  T  A    E    I  N  G  U  A  R  I  B  I  L  E    E ‘    U  T  I  L  E

Secondo molti studiosi, ha in se’ anche una funzione evolutiva:
puo’ farci compiere atti avventati che, però, possono portarci ad un nuovo progresso

Cervello

(Adnkronos) – Infinita, contagiosa, spesso inguaribile. E’ la stupidita’ che ognuno di noi si porta dentro, ma che, secondo molti studiosi, ha in se’ anche una funzione evolutiva: puo’ farci compiere atti avventati, errori che, se riconosciuti, possono portarci ad un nuovo progresso, ad una nuova conoscenza.  In quanto atteggiamento irrazionale, consente all’uomo di accettare sfide che normalmente non accetterebbe. E la deviazione dalla stupidita’ porta alla genialita’ e all’invenzione di soluzioni innovative spiega Francesco Betti, autore de Le strategie della stupidita ‘  che, insieme ad un prestigioso team di esperti, affrontano nell’ultimo numero di ‘Focus’ tutti i risvolti di questa forza irrazionale e imprevedibile.

” Due cose sono infinite: l’universo e la stupidita’ umana, ma riguardo all’universo ho ancora dei dubbi .  Cosi’ Albert Einstein definiva un problema tanto antico quanto irrisolto. Un problema a cui il mensile Gruner+Jahr/Mondadori diretto da Sandro Boeri ha deciso di dedicare nel nuovo numero un’inedita indagine per scoprirne le origini, attraverso l’esperienza di studiosi che hanno condotto ricerche a riguardo.
Secondo molti esperti, l’uomo porta in se’ la stupidita’ da sempre, il primo fu proprio Adamo, che per un frutto perse il paradiso. Ma cosa si intende per stupidita’?
Di certo non l’opposto di intelligenza, poiche’ anche gli intelligenti possono compiere azioni da stupidi senza accorgersene o ammetterlo a se stessi.
Una definizione della stupidita’ arriva dallo storico ed economista Carlo Cipolla: una persona stupida e’ quella che causa un danno a un’altra persona o a un gruppo di persone senza nel contempo realizzare alcun vantaggio per se’, o addirittura subendo una perdita. La nostra vita e’ punteggiata da perdite economiche, di tempo o di energie -dice lo studioso- e la causa sono le improbabili azioni di qualche assurda creatura, che nei momenti più impensabili ci provoca danni, per di più non guadagnandoci nulla in cambio .
Ma, solo alcuni sono stupidi?
In realta’ no, dicono gli esperti. Forse lo siamo proprio tutti.

segue …>>

” In quanto atteggiamento irrazionale, consente all’uomo di accettare sfide
che normalmente non accetterebbe. E la deviazione dalla stupidita’ porta alla
genialita’ e all’invenzione di soluzioni innovative”, spiega Francesco Betti, autore
de ‘Le strategie della stupidita ”

E’ presente in ognuno di noi, e sempre più di quello che pensiamo

L  A    S  T  U  P  I  D  I  T  A ‘    I  N  F  I  N  I  T  A    E    I  N  G  U  A  R  I  B  I  L  E    E ‘    U  T  I  L  E

Secondo molti studiosi, ha in se’ anche una funzione evolutiva:
puo’ farci compiere atti avventati che, però, possono portarci ad un nuovo progresso

Cervello

(Adnkronos) – Infinita, contagiosa, spesso inguaribile. E’ la stupidita’ che ognuno di noi si porta dentro, ma che, secondo molti studiosi, ha in se’ anche una funzione evolutiva: puo’ farci compiere atti avventati, errori che, se riconosciuti, possono portarci ad un nuovo progresso, ad una nuova conoscenza.  In quanto atteggiamento irrazionale, consente all’uomo di accettare sfide che normalmente non accetterebbe. E la deviazione dalla stupidita’ porta alla genialita’ e all’invenzione di soluzioni innovative spiega Francesco Betti, autore de Le strategie della stupidita ‘  che, insieme ad un prestigioso team di esperti, affrontano nell’ultimo numero di ‘Focus’ tutti i risvolti di questa forza irrazionale e imprevedibile.

” Due cose sono infinite: l’universo e la stupidita’ umana, ma riguardo all’universo ho ancora dei dubbi .  Cosi’ Albert Einstein definiva un problema tanto antico quanto irrisolto. Un problema a cui il mensile Gruner+Jahr/Mondadori diretto da Sandro Boeri ha deciso di dedicare nel nuovo numero un’inedita indagine per scoprirne le origini, attraverso l’esperienza di studiosi che hanno condotto ricerche a riguardo.
Secondo molti esperti, l’uomo porta in se’ la stupidita’ da sempre, il primo fu proprio Adamo, che per un frutto perse il paradiso. Ma cosa si intende per stupidita’?
Di certo non l’opposto di intelligenza, poiche’ anche gli intelligenti possono compiere azioni da stupidi senza accorgersene o ammetterlo a se stessi.
Una definizione della stupidita’ arriva dallo storico ed economista Carlo Cipolla: una persona stupida e’ quella che causa un danno a un’altra persona o a un gruppo di persone senza nel contempo realizzare alcun vantaggio per se’, o addirittura subendo una perdita. La nostra vita e’ punteggiata da perdite economiche, di tempo o di energie -dice lo studioso- e la causa sono le improbabili azioni di qualche assurda creatura, che nei momenti più impensabili ci provoca danni, per di più non guadagnandoci nulla in cambio .
Ma, solo alcuni sono stupidi?
In realta’ no, dicono gli esperti. Forse lo siamo proprio tutti.

segue …>>

Secondo Gianfranco Livraghi, ricercatore e autore de ‘Il potere della stupidita’, si tende ad etichettare come stupidi tutti i comportamenti che non rientrano nei nostri schemi mentali ordinari. Ma pensare che solo gli altri siano stupidi è un circolo vizioso. In ognuno di noi c’e’ un fattore di stupidità che è sempre maggiore di quello che pensiamo.

Le strategie della stupidità. Perchè siamo stupidi. Perchè siamo geniali di Francesco Betti - EtasDunque la stupidità non e’ una prerogativa solo di alcune persone. Il problema è che difficilmente ci si rende conto di esserlo.

Questa ”nemica invincibile” è stata a lungo studiata per capire davvero da cosa provenga. ”In ambito clinico la stupidita’ e’ la malattia peggiore, perché è inguaribile” spiega Luigi Agnolli, docente di psicologia della comunicazione all’universita’ di Milano-Bicocca. Che aggiunge: Lo stupido e’ portato a ripetere sempre gli stessi comportamenti perche’ non e’ in grado di capire il danno che fa e quindi non può autocorreggersi.
Uno studio dell’università inglese di Exeter ha identificato un’area nel cervello, nella regione temporale della corteccia, che si attiva per non ripetere un errore gia’ commesso. Se alla base della stupidità ci fosse un’anomalia di questa regione forse un domani sara’ possibile correggerla con un intervento.
Tuttavia la stupidità ha una funzione evolutiva: serve a farci compiere atti avventati, che in molti casi possono essere piu’ utili del non far nulla. In quanto atteggiamento irrazionale, consente all’uomo di accettare sfide che normalmente non accetterebbe. E la deviazione dalla stupidita’ porta alla genialità e all’invenzione di soluzioni innovative osserva, dunque, l’autore de ‘Le strategie della stupidita”, Francesco Betti. Nell’esperienza dell’errore c’è sempre un progresso della conoscenza. Quindi bisogna riconoscere e annullare gli errori. Non a caso lo scrittore Paul Vale’ry diceva: ”C’è uno stupido dentro di me. Devo approfittare dei suoi errori”.
Storicamente la stupidità è una piaga che affligge l’umanità. Non potremo mai sconfiggerla del tutto -afferma ancora Carlo Cipolla- ma i suoi effetti possono essere meno gravi se capiamo come funziona. Cipolla ha individuato tre caratteristiche per prevenire e curare. Eccole. La prima: La stupidità è inconsapevole e recidiva. Dunque, chi e’ stupido non lo sa ed è quindi più pericoloso. La seconda caratteristica: La stupidità è contagiosa. Le folle sono più stupide delle singole persone che la compongono. Il contagio emotivo diminuisce le capacita’ critiche.
La terza e ultima caratteristica individuata da Cipolla tocca il potere e alcune figure storiche che lo hanno gestito. ”Il potere rende stupidi” diceva Nietzsche. Basti pensare a Luigi XVI, che nel giorno della presa della Bastiglia appuntò sul suo diario ”Oggi niente di nuovo”. Come non ricordare anche la decisione di Napoleone di attaccare la Russia in pieno inverno, col risultato che l’armata francese venne decimata dal freddo prima che dalla battaglia, o le disfatte prevedibili di Caporetto, Vietnam e Iraq di oggi.

Info: www.focus.it

mikronet

Lascia un commento