BAILAMME DI INFORMAZIONI CONTRASTANTI

Non trova conferma l’indicazione,  contenuta in un comunicato del movimento No-Coke, che sia stata  decisa dal Ministero dello Sviluppo Economico la riapertura  della ‘Conferenza servizi’ per la conversione a carbone pulito della centrale di Civitavecchia. Oggi (18 marzo), secondo quanto si e’ appreso, vi e’ stata una ricognizione delle posizioni di tutte le amministrazioni  interessate, dopo che lo stesso Ministero aveva inviato agli stessi enti l’analisi normativa della situazione. Spettera’ ora  al Ministero dello sviluppo economico decidere se procedere all’aggiornamento di alcuni aspetti dell’autorizzazione  ambientale all’esercizio della centrale, ovvero confermare la completezza degli atti rilasciati e dare quindi mandato alla  Arpa Lazio di definire con l’Enel le modalita’ di misurazione delle emissioni. Secondo fonti vicine al dossier, non esiste possibilità giuridica di annullamento delle autorizzazioni già rilasciate.  Al massimo ci potranno essere alcune prescrizioni aggiuntive. Una decisione e’ attesa per fine mese. (ANSA)

D E N U N C E R E M O   Q U A N T I   S I   R E N  D E R A N N O   R E S P O N S A B I L I   D I   O M I S S I O N I

 O   M A N C A T O    R I S P E T T O   D E L L E   R E G O L E

di   Simona Ricotti
Movimento No Coke alto Lazio

Torre Valdaliga Nord - Civitavecchia

Davanti al bailamme d’informazioni contrastanti, e alla vera e propria azione di disinformazione posta in essere dall’ENEL e dai suoi accoliti, relativamente a quanto accaduto ieri (18 Marzo) al Ministero dello Sviluppo Economico circa la centrale di Torre Valdaliga Nord, riteniamo doveroso, fare chiarezza sulla realtà dei fatti.

Con lettera prot. 0004292 del 04/03/2008 il Ministero dello Sviluppo Economico ha indetto “Conferenza dei Servizi” per valutare “la necessità di procedere al riesame dell’autorizzazione unica (della centrale a carbone ndr) per quanto attinente gli aspetti regolati dal D. LGS n. 59/2005” che regola le procedure di rilascio dell’Autorizzazione Integrata Ambientale (AIA).

A tale conferenza dei servizi sono state invitate tutte le Amministrazioni e gli enti istituzionalmente competenti in materia di AIA, in altre parole, nella fattispecie, il Ministero dell’Ambiente, il Ministero della Salute, il Ministero dell’Interno, l’Arpa Lazio, la Regione Lazio, la Provincia di Roma e il Comune di Civitavecchia; quest’ultimo, peraltro, gravemente assente.

In tale riunione il Ministero dello Sviluppo Economico ha preso atto delle posizioni delle amministrazioni sopracitate, di cui, alcune, come noto, avevano già espresso precedentemente, il proprio parere circa la necessità di andare al riesame del Decreto autorizzativo della centrale per evidenti e gravi carenze ed omissioni. e si è riservato di assumere successivamente decisioni in merito.

Nell’ambito di tale discussione, come d’altronde già anticipato dallo stesso Ministero convocante, in fase di preistruttoria, è stata valutata, senza giungere, per ora, a decisione finale, la necessità di andare al primo rinnovo delle autorizzazioni ambientali comprese per legge nelle autorizzazioni già rilasciate tra il 1999 e l’entrata in vigore del decreto in questione, ovvero il 2005 che, come recita la normativa vigente, devono essere rinnovate entro cinque anni.

segue …>>>

Non trova conferma l’indicazione,  contenuta in un comunicato del movimento No-Coke, che sia stata  decisa dal Ministero dello Sviluppo Economico la riapertura  della ‘Conferenza servizi’ per la conversione a carbone pulito della centrale di Civitavecchia. Oggi (18 marzo), secondo quanto si e’ appreso, vi e’ stata una ricognizione delle posizioni di tutte le amministrazioni  interessate, dopo che lo stesso Ministero aveva inviato agli stessi enti l’analisi normativa della situazione. Spettera’ ora  al Ministero dello sviluppo economico decidere se procedere all’aggiornamento di alcuni aspetti dell’autorizzazione  ambientale all’esercizio della centrale, ovvero confermare la completezza degli atti rilasciati e dare quindi mandato alla  Arpa Lazio di definire con l’Enel le modalita’ di misurazione delle emissioni. Secondo fonti vicine al dossier, non esiste possibilità giuridica di annullamento delle autorizzazioni già rilasciate.  Al massimo ci potranno essere alcune prescrizioni aggiuntive. Una decisione e’ attesa per fine mese. (ANSA)

D E N U N C E R E M O   Q U A N T I   S I   R E N  D E R A N N O   R E S P O N S A B I L I   D I   O M I S S I O N I

 O   M A N C A T O    R I S P E T T O   D E L L E   R E G O L E

di   Simona Ricotti
Movimento No Coke alto Lazio

Torre Valdaliga Nord - Civitavecchia

Davanti al bailamme d’informazioni contrastanti, e alla vera e propria azione di disinformazione posta in essere dall’ENEL e dai suoi accoliti, relativamente a quanto accaduto ieri (18 Marzo) al Ministero dello Sviluppo Economico circa la centrale di Torre Valdaliga Nord, riteniamo doveroso, fare chiarezza sulla realtà dei fatti.

Con lettera prot. 0004292 del 04/03/2008 il Ministero dello Sviluppo Economico ha indetto “Conferenza dei Servizi” per valutare “la necessità di procedere al riesame dell’autorizzazione unica (della centrale a carbone ndr) per quanto attinente gli aspetti regolati dal D. LGS n. 59/2005” che regola le procedure di rilascio dell’Autorizzazione Integrata Ambientale (AIA).

A tale conferenza dei servizi sono state invitate tutte le Amministrazioni e gli enti istituzionalmente competenti in materia di AIA, in altre parole, nella fattispecie, il Ministero dell’Ambiente, il Ministero della Salute, il Ministero dell’Interno, l’Arpa Lazio, la Regione Lazio, la Provincia di Roma e il Comune di Civitavecchia; quest’ultimo, peraltro, gravemente assente.

In tale riunione il Ministero dello Sviluppo Economico ha preso atto delle posizioni delle amministrazioni sopracitate, di cui, alcune, come noto, avevano già espresso precedentemente, il proprio parere circa la necessità di andare al riesame del Decreto autorizzativo della centrale per evidenti e gravi carenze ed omissioni. e si è riservato di assumere successivamente decisioni in merito.

Nell’ambito di tale discussione, come d’altronde già anticipato dallo stesso Ministero convocante, in fase di preistruttoria, è stata valutata, senza giungere, per ora, a decisione finale, la necessità di andare al primo rinnovo delle autorizzazioni ambientali comprese per legge nelle autorizzazioni già rilasciate tra il 1999 e l’entrata in vigore del decreto in questione, ovvero il 2005 che, come recita la normativa vigente, devono essere rinnovate entro cinque anni.

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Inoltre è stata posta questione interpretativa al presidente della Commissione istruttoria per l’autorizzazione integrata IPCC circa i tempi di rinnovo per quelle autorizzazioni relative ad impianti registrati EMAS il cui “provvedimento autorizzativo avente valore di AIA appare determinata in 8 anni per qualunque impianto in possesso di registrazione EMAS all’atto di rilascio dell’autorizzazione”.

La centrale di Torre Valdaliga Nord risulta essere in possesso di certificazione EMAS a decorrere dal 4 luglio 2000, periodo in cui non solo non esisteva l’impianto a carbone ma in cui tale realizzazione, lungi dal venire, non era nemmeno autorizzata.
Risulta evidente che tale certificazione è quindi riferita alla preesistente centrale ad olio combustibile che aveva da poco finito i lavori di ambientalizzazione; centrale che non esiste più e che nulla ha a che vedere con l’impianto a carbone.

Questa la verità dei fatti, supportata dagli atti ufficiali; il resto sono chiacchiere create ad hoc per disinformare.

Continueremo nella nostra azione di informazione e, quando necessario, denuncia di quanti, come precedentemente il Ministro Bersani, si renderanno responsabili di omissioni e/o mancato rispetto delle regole.

mikronet

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