UN CODICE DI CONDOTTA PER INCONTRI CON I DELFINI
ANDREA. . . IN TV
Il delfino Andrea ha una macchia bianca di forma particolare
sul lobo destro della pinna caudale
P E R A N D R E A R I S C H I D A I N T E R A Z I O N E U M A N A
|
(G. Carra) – Andrea, il delfino che da circa due mesi si aggira nell’Adriatico a poche miglia dalla costa romagnola e che si intrattiene con bagnanti e subacquei, è ormai un sorvegliato speciale della Fondazione Cetacea di Riccione e dell’Associacione Sub Rimini Gian Neri.
Il suo modo spontaneo ed oltremodo socievole di comportarsi con gli umani potrebbe metterlo in serio pericolo. Ha così tanta voglia di giocare da spingersi vicinissimo alle persone. E’ accaduto anche, nei giorni scorsi, che qualcuno gli abbia dato persino da mangiare del pesce. Atteggiamento sbagliatissimo perché in questo modo si rischia di mettere a repentaglio la sua stessa salute. Ma a correre pericoli potrebbero essere anche coloro che si intrattengono a giocare con lui per inconsapevoli inopportuni ed inappropriati modi di fare che potrebbero spingerlo ad inusuali comportamenti aggressivi.
Al mondo esisterebbero pochissimi esemplari, una decina in tutto attualmente (una novantina nel corso dell’ultimo secolo), con lo stesso grado di socialità riscontrato in Andrea. La Fondazione Cetacea di Riccione e la Sub Rimini Gian Neri si stanno adoprando proprio in questi giorni nel divulgare una serie di norme e consigli nell’interesse sia delle persone che del delfino. Un vero e proprio codice di buone norme di condotta come il mantenersi ad almeno100 metri di distanza, a non trascorrere più di 15 minuti con lui in acqua, a non gettare cibo od oggetti e a non toccarlo.
Oltre alla curiosità dei bagnanti e dei subacquei della costa romagnola, Andrea ha catturato letteralmente l’interesse dei media. Notizie su di lui appaiono quasi quotidianamente sulla carta stampata, sulle agenzie di stampa, nelle testate telematiche e nei blog talvolta ricchi di testimonianze dirette. Anche il filmato, realizzato dal nostro redattore Enrico Rabboni, messo on-line a suo tempo in anteprima su YouTube da Videopensiero, la WebTV di Oltrepensiero.it, sta facendo ora il giro del mondo. La stessa Rai si è interessata a questo fenomeno realizzando un servizio che è stato già trasmesso dalla terza rete dell’Emilia Romagna e dal TG1. Le fotografie che vi proponiamo si riferiscono appunto alla troupe della Sede Regionale Rai di Bologna che recentemente si è recata a Rimini.
Andrea (ormai definitivamente appurato che si tratta di un esemplare maschio) e’ riconoscibile per una macchia bianca sulla parte destra della pinna della coda e spesso compare insieme ad un compagno di viaggio. Ha un’elevata mobilità ed è stato avvistato in diversi punti dell’Adriatico.
Ora il rischio maggiore per Andrea, come ha spiegato Marco Affronte, responsabile scientifico della Fondazione Cetacea, è che diventi presto toppo dipendente dell’uomo con conseguenze per “lui” fatali. Anche la Guardia Costiera di Ravenna è in questi giorni impegnata in una serie di interventi volti alla protezione in generale dei cetacei con particolare riferimento ad Andrea. Le motovedette hanno avvistato, proprio in questi giorni, il delfino nelle vicinanze di alcuni pescherecci a largo di Cesenatico all’equipaggio dei quali è stato consegnato in mare il Codice di Comportamento. Il caso del delfino Andrea ripropone, quindi, indirettamente, la necessità di creare un’area protetta nella zona di mare Adriatico antistante la Provincia di Rimini anche in ragione dei numerosi avvistamenti di Delfini che si stanno registrando in questi ultimi anni come relazionato più volte, con la proposta di un progetto organico da parte di Amos Cardinali, Presidente dell’Associazione “Sub Rimini Gian Neri”. |
ANDREA. . . IN TV
Il delfino Andrea ha una macchia bianca di forma particolare
sul lobo destro della pinna caudale
P E R A N D R E A R I S C H I D A I N T E R A Z I O N E U M A N A
|
(G. Carra) – Andrea, il delfino che da circa due mesi si aggira nell’Adriatico a poche miglia dalla costa romagnola e che si intrattiene con bagnanti e subacquei, è ormai un sorvegliato speciale della Fondazione Cetacea di Riccione e dell’Associacione Sub Rimini Gian Neri.
Il suo modo spontaneo ed oltremodo socievole di comportarsi con gli umani potrebbe metterlo in serio pericolo. Ha così tanta voglia di giocare da spingersi vicinissimo alle persone. E’ accaduto anche, nei giorni scorsi, che qualcuno gli abbia dato persino da mangiare del pesce. Atteggiamento sbagliatissimo perché in questo modo si rischia di mettere a repentaglio la sua stessa salute. Ma a correre pericoli potrebbero essere anche coloro che si intrattengono a giocare con lui per inconsapevoli inopportuni ed inappropriati modi di fare che potrebbero spingerlo ad inusuali comportamenti aggressivi.
Al mondo esisterebbero pochissimi esemplari, una decina in tutto attualmente (una novantina nel corso dell’ultimo secolo), con lo stesso grado di socialità riscontrato in Andrea. La Fondazione Cetacea di Riccione e la Sub Rimini Gian Neri si stanno adoprando proprio in questi giorni nel divulgare una serie di norme e consigli nell’interesse sia delle persone che del delfino. Un vero e proprio codice di buone norme di condotta come il mantenersi ad almeno100 metri di distanza, a non trascorrere più di 15 minuti con lui in acqua, a non gettare cibo od oggetti e a non toccarlo.
Oltre alla curiosità dei bagnanti e dei subacquei della costa romagnola, Andrea ha catturato letteralmente l’interesse dei media. Notizie su di lui appaiono quasi quotidianamente sulla carta stampata, sulle agenzie di stampa, nelle testate telematiche e nei blog talvolta ricchi di testimonianze dirette. Anche il filmato, realizzato dal nostro redattore Enrico Rabboni, messo on-line a suo tempo in anteprima su YouTube da Videopensiero, la WebTV di Oltrepensiero.it, sta facendo ora il giro del mondo. La stessa Rai si è interessata a questo fenomeno realizzando un servizio che è stato già trasmesso dalla terza rete dell’Emilia Romagna e dal TG1. Le fotografie che vi proponiamo si riferiscono appunto alla troupe della Sede Regionale Rai di Bologna che recentemente si è recata a Rimini.
Andrea (ormai definitivamente appurato che si tratta di un esemplare maschio) e’ riconoscibile per una macchia bianca sulla parte destra della pinna della coda e spesso compare insieme ad un compagno di viaggio. Ha un’elevata mobilità ed è stato avvistato in diversi punti dell’Adriatico.
Ora il rischio maggiore per Andrea, come ha spiegato Marco Affronte, responsabile scientifico della Fondazione Cetacea, è che diventi presto toppo dipendente dell’uomo con conseguenze per “lui” fatali. Anche la Guardia Costiera di Ravenna è in questi giorni impegnata in una serie di interventi volti alla protezione in generale dei cetacei con particolare riferimento ad Andrea. Le motovedette hanno avvistato, proprio in questi giorni, il delfino nelle vicinanze di alcuni pescherecci a largo di Cesenatico all’equipaggio dei quali è stato consegnato in mare il Codice di Comportamento. Il caso del delfino Andrea ripropone, quindi, indirettamente, la necessità di creare un’area protetta nella zona di mare Adriatico antistante la Provincia di Rimini anche in ragione dei numerosi avvistamenti di Delfini che si stanno registrando in questi ultimi anni come relazionato più volte, con la proposta di un progetto organico da parte di Amos Cardinali, Presidente dell’Associazione “Sub Rimini Gian Neri”. |
– Non gettate oggetti al delfino, più si abitua a giocare con elementi artificiali più diverrà dipendente dall’uomo.
– Non dirigete la vostra imbarcazione verso il delfino. Se il delfino si muove, mantenete una direzione parallela e stabile e a bassa velocità.
– Mantenere le distanze dal delfino, idealmente 100 m (200 m se ci sono altre imbarcazioni).
– Se il delfino si avvicina a voi non passate più di 15 minuti con lui.
– Se un’altra barca si trova con il delfino al vostro arrivo, non avvicinatevi, non provate a richiamare l’attenzione del delfino, spegnete il motore e osservate a distanza.
– Se il delfino mostra di essere in fase di riposo o di alimentazione, non avvicinarsi, o meglio ancora allontanarsi. Riposo e alimentazione sono due comportamenti cruciali che non devono essere in alcun modo disturbati o modificati.
– Molti delfini solitari mostrano interesse per le eliche. Se il delfino tende ad avvicinarsi troppo all’elica, e se questo è sicuro per voi, spegnete il motore.
– Se il delfino dovesse seguire la vostra imbarcazione fino in porto o comunque in acque che ritenete non sicuro, allertate la Capitaneria di Porto della sua presenza.
– In generale è comunque bene non provare ad avvicinarsi troppo, toccare o nuotare col delfino, questo comporta grandi rischi per lui e per voi.