Da leggere con disinvoltura e ironia i “vestimenti” di
Binglabart by
Letizia Negri dove gli elementi della tradizione vengono rivisitati in armature forti e trasgressive grazie a geniali particolari presi a prestito dalle culture sub-metropolitane. Lo spirito guida è l’ironia, che nel mondo di Binglabà è la chiave per leggere ogni evento della realtà.
L’energia ed il vulcanico fermento creativo di
Cristian Dorigatti spaziano
con istintiva maestria tra giocosità di forme e colori e intriganti provocazioni materiche. Enormi monili di concettualità in continua evoluzione che si trasformano nelle linee e nelle funzioni stimolando e coinvolgendo, con ironia e genialità, l’attenzione del fruitore.
Di
Elementi di
Maria Stella Ivana Riggi, architetto designer, colpisce la razionalità con cui sono uniti rigore e fantasia in progetti che si ispirano alle infinite combinazioni dei solidi in movimento. Moduli che si sommano, che ruotano e che si sottraggono, creano volumi pieni e vuoti in un elegante gioco di architetture per il corpo.
I gioielli di
Silvia Cerroni sono sperimentazioni di materiali nuovi e suggestivi. Fibre ottiche e coloratissimi fili elettrici si intrecciano all’argento riuscendo a creare ornamenti dal richiamo cibernetico ma anche fortemente evocativi di quel surrealismo che Dalì ha espresso nei suoi quadri.
Dalla naturale eleganza dei fratelli Tom&Miki Colliard, nascono bijoux-vestito che riescono a racchiudere in un solo ornamento il fascino della DolceVita anni ’50 e la carica iconica dei gioielli etnici; grazie all’equilibrio tra ricordo e materia, linee impeccabili e materiali naturali: morbide e bellissime sciarpe di seta assicurano al collo semi giganti che si alternano a onice, agata o foglie compresse in lucidissime pepite di resina.
Marco Minelli, fondatore del movimento dell’
Irrealismo abbraccia sia il mondo dell’Hi-Fi che quello del Gioiello Contemporaneo, proponendo un’istallazione in collaborazione con
Gianluca Gioffi, incredibile artista del vetro, che ha come concetto portante di destabilizzare l’osservatore impedendogli di comprendere velocemente ciò che guarda. Nel campo acustico ha espanso questo concetto inserendo un gioiello contemporaneo all’interno di un apparecchio di vero Hi-Fi in modo tale da operare su più fronti impegnando così più sensi e cercando di appagare la funzionalità del senso a secondo delle esigenze del fruitore; si può ascoltare dell’ottima musica e poi uscire indossando quella che poco prima era una manopola del volume.
Di
Monica Coscioni, designer del gioiello, incanta la sensibilità poetica e sognatrice da cui è nata una collezione ispirata al deserto dal valore onirico e narrativo capace di comunicare l’incomunicabile utilizzando forme e colori che suscitano ataviche suggestioni; attraverso i suoni degli oggetti indossati o accarezzati con le mani, la plasticità delle forme, evoca l’essenza, il desidero capace di donare emozioni.
Poliedrica ed in continua evoluzione, è difficile sfuggire alla magia della mente creativa di
Sabina Feroci, artista che spazia dall’illustrazione alla scultura sempre mantenendo un’altissima espressività artistica. Il filo rosso di Sabina è la carta, carta vissuta e trattata in mille modi diversi in continua sperimentazione plastica e formale. I suoi gioielli sono sculture parlanti, esseri viventi con un fortissimo impatto emotivo e comunicativo. Oggetti magici che si raccontano con incisiva ironia, proprio come un cortometraggio animato.
Ho apprezzato da subito la grinta di
2ice Design by
Irene Moret che, mossa da una passione maniacale per lo studio e la sperimentazione dell’Industrial Design ha indirizzato la sua creatività verso un design di forte riciclo, inteso nello stravolgimento stesso dell’uso e dell’identità degli oggetti. Le sue creazioni, monumentali e totemiche, nascondono una leggerezza inaspettata, i materiali di recupero sono trasformati e camuffati rinascendo in spoglie sempre nuove e attraenti.
Aristocratico e funambolico è lo stile di
Dario Mambretti che, giocando al rialzo con la preziosità dei materiali, crea un sapiente mix di bizzarria e pulitissimo design. Per Dario è molto importante sentirsi libero di esprimere la propria abilità tecnica senza essere vincolato dal costo del materiale e del tempo impiegato; il gioiello tecnicamente è concepito in maniera artigianale con la massima cura e attenzione.
Tutte assieme queste incontenibili “energie” faranno in modo che a luglio, la sezione del Gioiello Contemporaneo, nelle sale di VOLT, dia vita ad una nuova frontiera del Gioiello Contemporaneo. Le vecchie categorie sono finalmente spazzate via dall’energia e dal desiderio di artisti e designer del Gioiello Contemporaneo di emergere e di portare la loro creatività in un mercato finalmente e veramente internazionale, promuovendo un prodotto fino ad ora a torto relegato ad una ristretta cerchia di “cultori”.
STARK, con la nuova sezione del Gioiello Contemporaneo, è il primo vero passo per diffondere la voglia di Gioiello Contemporaneo ad un pubblico vasto ed internazionale fuori dagli schematismi di settore.
Mostra a cura di Bianca Cappello
Catalogo Selective Art Edizioni
LE ISTITUZIONI PRESENTI ALLA MOSTRA DI BERLINO
Selective Art Gallery fondata e diretta da Mario Rizzardo e Gabriella Artoni, da sempre è attiva nella promozione e nella divulgazione dell’arte Antica e Contemporanea proponendo opere d’arte e mostre selezionatissime a livello internazionale.
Ha sede in Quai des Grand Augustins 57 nel cuore del cuore di Parigi all’interno del quartiere di Saint Germani Des Pre sulla riva della Senna, proprio di fronte al Louvre e a Notre Dame de Paris.
Le Arti Orafe, sotto la direzione del fondatore Gio Carbone, dal 1985 è la più importante e prestigiosa scuola privata per l’oreficeria contemporanea e tradizionale a Firenze. Organizza e gestisce corsi di durata diversa in materie attinenti alla gioielleria ed alla oreficeria, con una concezione particolare, che coniuga la formazione tecnica, la ricerca artistica, il design contemporaneo.