IL PRESENTE LETTO CON LA LENTE D’INGRANDIMENTO DEL PASSATO
IL PITTORE STEFANO SOLIMANI
VINCE IL PREMIO INTERNAZIONALE ARCAISTA
SECONDO CLASSIFICATO LUCA BATTISTON
TERZO AUGUSTO PODEROSI
“ A R C A I C O N O N E ’ Q U A L C O S A D I L O N T A N O
D I V E C C H I O , D I S O R P A S S A T O ”
a cura di Claudia Domenicucci
“Siamo contenti del grande successo che ha riscosso questa seconda edizione del Premio -dichiara Massimo Stefani, Presidente dell’Associazione Arcaista, organizzatrice dell’evento- i numeri parlano chiaro: 500 artisti italiani e stranieri hanno chiesto di partecipare e 116 sono stati i finalisti selezionati. Abbiamo esposto opere di alto livello e il compito della Giuria, presieduta dal maestro professor Alfio Mongelli, è stato impegnativo. Ringraziamo Regione Lazio, Provincia di Viterbo, Comune e Università Agraria di Tarquinia per il patrocinio concesso e diamo appuntamento a tutti alla terza edizione del premio che si svolgerà il prossimo anno. Il nostro movimento artistico si espande a macchia d’olio e troviamo tante persone interessate a farne parte. Il Premio serve da stimolo per ampliare la conoscenza dell’arcaismo e rilanciare la vera arte”.
Un successo, quindi, che è andato al di là di ogni previsione con artisti non solo italiani ma provenienti anche da tutta Europa sulla scia di un movimento fondato nel Giugno del 2006, nella Città di Tarquinia (Lazio), con lo scopo di recuperare antiche virtù artistiche e culturali da proporre in tutte le forme moderne ed originali, intese come logica naturale evoluzione dell’Arte.
Come sottolinea lo storico Fausto Benvenuto, direttore culturale di molte manifestazioni internazionali e componente della giuria del Premio: “Arcaico non è, come si potrebbe pensare, qualcosa di lontano, di vecchio, di sorpassato, o peggio, una sfida lanciata verso orizzonti incolmabili, ma sangue che, in modo inestricabile, sfocia nelle nostre vene. Il Premio Internazionale Arcaista ci ricorda quindi, attraverso il disvelamento estetico, che anche la storia più remota giunge sino a noi attraverso i suoi granelli di sabbia, i suoi forti legami identitari, la polvere del destino. Il presente -prosegue Benevenuto- può essere letto sicuramente meglio con la lente d’ingrandimento del passato. Sollecitiamo finalmente un’arte moderna e connettiva che non può spogliarsi dal culto dei nostri antenati, dalla “lezione” classica greco-romana senza perdersi nel vuoto, spesso vergognoso, di un’arte puramente concettuale fine a se stessa o nel trash di un futurismo senza radici”.
Come sottolinea lo storico Fausto Benvenuto, direttore culturale di molte manifestazioni internazionali e componente della giuria del Premio: “Arcaico non è, come si potrebbe pensare, qualcosa di lontano, di vecchio, di sorpassato, o peggio, una sfida lanciata verso orizzonti incolmabili, ma sangue che, in modo inestricabile, sfocia nelle nostre vene. Il Premio Internazionale Arcaista ci ricorda quindi, attraverso il disvelamento estetico, che anche la storia più remota giunge sino a noi attraverso i suoi granelli di sabbia, i suoi forti legami identitari, la polvere del destino. Il presente -prosegue Benevenuto- può essere letto sicuramente meglio con la lente d’ingrandimento del passato. Sollecitiamo finalmente un’arte moderna e connettiva che non può spogliarsi dal culto dei nostri antenati, dalla “lezione” classica greco-romana senza perdersi nel vuoto, spesso vergognoso, di un’arte puramente concettuale fine a se stessa o nel trash di un futurismo senza radici”.
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IL PITTORE STEFANO SOLIMANI
VINCE IL PREMIO INTERNAZIONALE ARCAISTA
SECONDO CLASSIFICATO LUCA BATTISTON
TERZO AUGUSTO PODEROSI
“ A R C A I C O N O N E ’ Q U A L C O S A D I L O N T A N O
D I V E C C H I O , D I S O R P A S S A T O ”
a cura di Claudia Domenicucci
“Siamo contenti del grande successo che ha riscosso questa seconda edizione del Premio -dichiara Massimo Stefani, Presidente dell’Associazione Arcaista, organizzatrice dell’evento- i numeri parlano chiaro: 500 artisti italiani e stranieri hanno chiesto di partecipare e 116 sono stati i finalisti selezionati. Abbiamo esposto opere di alto livello e il compito della Giuria, presieduta dal maestro professor Alfio Mongelli, è stato impegnativo. Ringraziamo Regione Lazio, Provincia di Viterbo, Comune e Università Agraria di Tarquinia per il patrocinio concesso e diamo appuntamento a tutti alla terza edizione del premio che si svolgerà il prossimo anno. Il nostro movimento artistico si espande a macchia d’olio e troviamo tante persone interessate a farne parte. Il Premio serve da stimolo per ampliare la conoscenza dell’arcaismo e rilanciare la vera arte”.
Un successo, quindi, che è andato al di là di ogni previsione con artisti non solo italiani ma provenienti anche da tutta Europa sulla scia di un movimento fondato nel Giugno del 2006, nella Città di Tarquinia (Lazio), con lo scopo di recuperare antiche virtù artistiche e culturali da proporre in tutte le forme moderne ed originali, intese come logica naturale evoluzione dell’Arte.
Come sottolinea lo storico Fausto Benvenuto, direttore culturale di molte manifestazioni internazionali e componente della giuria del Premio: “Arcaico non è, come si potrebbe pensare, qualcosa di lontano, di vecchio, di sorpassato, o peggio, una sfida lanciata verso orizzonti incolmabili, ma sangue che, in modo inestricabile, sfocia nelle nostre vene. Il Premio Internazionale Arcaista ci ricorda quindi, attraverso il disvelamento estetico, che anche la storia più remota giunge sino a noi attraverso i suoi granelli di sabbia, i suoi forti legami identitari, la polvere del destino. Il presente -prosegue Benevenuto- può essere letto sicuramente meglio con la lente d’ingrandimento del passato. Sollecitiamo finalmente un’arte moderna e connettiva che non può spogliarsi dal culto dei nostri antenati, dalla “lezione” classica greco-romana senza perdersi nel vuoto, spesso vergognoso, di un’arte puramente concettuale fine a se stessa o nel trash di un futurismo senza radici”.
Come sottolinea lo storico Fausto Benvenuto, direttore culturale di molte manifestazioni internazionali e componente della giuria del Premio: “Arcaico non è, come si potrebbe pensare, qualcosa di lontano, di vecchio, di sorpassato, o peggio, una sfida lanciata verso orizzonti incolmabili, ma sangue che, in modo inestricabile, sfocia nelle nostre vene. Il Premio Internazionale Arcaista ci ricorda quindi, attraverso il disvelamento estetico, che anche la storia più remota giunge sino a noi attraverso i suoi granelli di sabbia, i suoi forti legami identitari, la polvere del destino. Il presente -prosegue Benevenuto- può essere letto sicuramente meglio con la lente d’ingrandimento del passato. Sollecitiamo finalmente un’arte moderna e connettiva che non può spogliarsi dal culto dei nostri antenati, dalla “lezione” classica greco-romana senza perdersi nel vuoto, spesso vergognoso, di un’arte puramente concettuale fine a se stessa o nel trash di un futurismo senza radici”.
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La Seconda Edizione del Premio Internazionale Arcaista di Pittura, Grafica e Scultura, la cui fase finale si è svolta dal 26 giugno al 6 luglio scorsi a Tarquinia (VT), ha visto le opere finaliste rimare esposte in suggestivi contesti architettonici o di incontro sociale come il Palazzo dell’Università Agraria, la Chiesa di Santa Maria in Castello, la Sala esposizioni “La Lestra” di Palazzo Bruschi, la Cantina dell’Etrusco, il D.O.T. di Piazza del Duomo ed il Caffè del Teatro.
Nel corso della cerimonia inaugurale, presentata dal critico d’arte e conduttore televisivo Andrea Diprè (Sky), grande successo ha riscosso l’originale performance artistica, che ha allietato il pubblico presente. La ballerina Silvia Paesani, accompagnata dalla musica composta dal maestro Leandro Piccioni, danzando ha lentamente sollevato i teli che coprivano le opere d’arte degli artisti Santo Paolo Guccione, Renato Giordano, Luca Battiston, Benito Romagnoli, Mirella Rossomando, Ilaria Pergolesi, Paola Romano e Massimo Stefani. La performance è stata particolarmente suggestiva e ha coinvolto le circa 250 persone che affollavano la chiesa. Gli arcaisti hanno voluto rappresentare la nascita dell’arte, la decadenza, l’apparente morte e infine la sua rinascita.
“La manifestazione inaugurale, che si è svolta nella Chiesa di S.Maria in Castello, è stata un vero successo -affermano gli esponenti arcaisti- e ringraziamo gli artisti provenienti da ogni parte d’Italia e d’Europa, che contribuiscono a fare grande il Movimento Arcaista. Siamo grati anche, per essere intervenuti, al Presidente dell’Università Agraria Alessandro Antonelli ed al Vice Sindaco di Tarquinia Giovanni Serafini”. Inoltre alcuni componenti della Giuria del Premio, tra i quali lo scultore Alfio Mongelli, il Professor Lino Tardia e lo storico Prof. Fausto Benvenuto, si sono complimentati personalmente con tutti gli artisti ed hanno anche sottoscritto l’adesione al manifesto arcaista.
Prof. Fausto Benvenuto – Storico e organizzatore di manifestazioni artistiche
“La manifestazione inaugurale, che si è svolta nella Chiesa di S.Maria in Castello, è stata un vero successo -affermano gli esponenti arcaisti- e ringraziamo gli artisti provenienti da ogni parte d’Italia e d’Europa, che contribuiscono a fare grande il Movimento Arcaista. Siamo grati anche, per essere intervenuti, al Presidente dell’Università Agraria Alessandro Antonelli ed al Vice Sindaco di Tarquinia Giovanni Serafini”. Inoltre alcuni componenti della Giuria del Premio, tra i quali lo scultore Alfio Mongelli, il Professor Lino Tardia e lo storico Prof. Fausto Benvenuto, si sono complimentati personalmente con tutti gli artisti ed hanno anche sottoscritto l’adesione al manifesto arcaista.
La cerimonia conclusiva del Premio Internazionale Arcaista si è svolta, invece, presso la Sala Consiliare del Comune.
Ha vinto il pittore Stefano Solimani, con il quadro intitolato “Prima di Sera”. “Il primo pensiero pieno di gratitudine va a mio padre che mi ha quasi costretto a fare il medico e lo ringrazio, poiché -commenta Solimani- oggi che ho una professione posso dedicarmi con tranquillità, nei momenti liberi, alla grande passione della pittura. Un grazie lo dico a mia moglie, che dimostra grande pazienza e alle mie due figlie, la più grande delle quali è la critica più attenta e pungente delle mie opere”.
Stefano Solimani ha 54 anni e svolge la professione di medico specialista in chirurgia orale presso la ASL di San Benedetto del Tronto (AP). Ha un curriculum artistico notevole ed ha cominciato a esporre i suoi quadri dal 1967. A settembre, nell’ambito di un accordo tra l’Istituto di Cultura Cinese e il Ministero Italiano dei Beni Culturali, esporrà le sue opere a Pechino, nell’ambito di una mostra sull’arte italiana allestita all’interno della “Città proibita”. È uno degli artisti italiani inseriti nel recente libro edito da Mondadori dal titolo “I giudizi di Sgarbi”, dove il noto critico d’arte Vittorio Sgarbi ha parole di elogio per i suoi quadri. Qualcuno ha paragonato l’artista marchigiano al celebre Caravaggio.
Luca Battiston, 44 anni, di Correggio (Reggio Emilia), vincitore della prima edizione, quest’anno si è classificato secondo con l’opera “Passato e futuro”. “Ringrazio la Giuria che ha creduto nuovamente in me -ha detto-. Questo Premio mi porta fortuna. Credo nell’arcaismo poiché è quello che è necessario oggi per l’arte, è la tradizione che diventa futuro”.
Terzo è giunto Augusto Poderosi, 42 anni di Roma, con la scultura “Colpo di luce”. Un artista poliedrico: scultore, orafo, mosaicista. È specializzato in arte sacra e liturgica. “Mi riconosco nei principi del Movimento Arcaista -ha affermato-. Per me è il modo in cui il visibile entra in contatto con l’invisibile. Radicarsi alla tradizione non vuol dire essere fermi, immobili o peggio vecchi, ma avere un’anima antica proiettata verso il futuro”.
Intanto l’arcaismo tornerà in televisione nell’ambito trasmissione, completamente rinnovata nei contenuti dalla scorsa primavera, dal titolo “Le forme dell’arcaismo”, condotta dal critico d’arte Andrea Dipré. La trasmissione, che va in onda tutte le domeniche, alle ore 19.30, sull’emittente satellitare Sat 8, canale 859 di Sky, parlerà diffusamente della seconda edizione del Premio Internazionale.
Dice Diprè: “L’arcaismo è un movimento che può e deve crescere e con questa trasmissione televisiva intendiamo farlo conoscere sempre di più”. Soddisfatto il Presidente dell’Associazione Arcaista Massimo Stefani: “La trasmissione televisiva ci consente di far conoscere l’arcaismo e gli artisti che si riconoscono in questo movimento”.
II° EDIZIONE 2008 PREMIO INTERNAZIONALE ARCAISTA
PITTURA – GRAFICA – SCULTURA
GIURIA
Presidente
Alfio Mongelli – Scultore – Art Director della Rome University of Fine Arts
Prof. Andrea Diprè
– Critico e storico dell’Arte e conduttore di trasmissioni televisiveProf. Lino Tardia – Pittore, titolare di cattedra della Rome University of Fine Arts
Prof. Anna Francesca Biondolillo – Critico d’Arte della rivista “Boè”
Prof. Fausto Benvenuto – Storico e organizzatore di manifestazioni artistiche