FERRAGOSTO ARROVENTATO A TARQUINIA

Protesta nell'aula consiliare del Comune

Riunione tumultuosa del Consiglio Comunale.
L’amministrazione della cittadina tirrenica, ancora una volta, duramente criticata dalla popolazione. 
La maggioranza ha deciso di accordarsi con l’Enel in merito alla Centrale a Carbone di Civitavecchia.

L’opposizione ha votato contro. I cittadini hanno contestato in aula e nelle piazze con slogan pesanti e senza mezzi termini. Richiesto un Referendum. 
Il Sindaco Mazzola insieme ad alcuni assessori hanno abbandonato il comune dileguandosi da un’uscita di servizio lasciando da soli il Vice-Sindaco Serafini e il consigliere Pelucco ad affrontare la folla.
 

Q U A N D O   I L   P O P O L O   D I C E   N O

 

E   G L I   A M M I N I S T R A T O R I   N O N   S E   N E   R E N D O N O   C O N T O  !
di  Alessandro Sacripanti

L'ingresso del Comune di Tarquinia

Si sentiva già nell’aria in questi giorni la contestazione per la convocazione del Consiglio Comunale indetto per il 13 agosto. Infatti erano subito scattate le critiche dell’ex Assessore Regionale Luigi Daga che aveva messo in risalto alcune perplessità sulla decisione di indire una seduta proprio in quella data.
La cittadinanza è comunque intervenuta numerosa per assistere agli sviluppi relativi alla votazione della delibera riguardo la fase di avvio dell’impianto di Torre Valdaliga Nord a Civitavecchia collegata ad iniziative a tutela della salute, dell’ambiente e dello sviluppo del territorio.
La Sala del Consiglio è stata letteralmente presa d’assalto dai cittadini e dai rappresentanti dei Comitati No Coke e Cittadini Liberi, che hanno seguito le fasi iniziali della seduta, indugiando in un quasi silenzio, esprimendo così il proprio disappunto sulla percezione di un risultato purtroppo scontato.
Dopo la fase di avvio attuata dal presidente del Consiglio Alessandro Dinelli, c’è stata la constatazione sulla presenza in Sala di 17 consiglieri di cui 4 dell’opposizione. Il Sindaco Mauro Mazzola ha iniziato facendo una sintesi delle sedute precedenti relative alla Centrale Tvn e alla sua apertura. Il discorso è stato poco assorbito dal pubblico in sala a causa di problemi all’impianto audio e probabilmente anche un po’ per il tono di voce basso del Sindaco.
Il Sindaco Mazzola ha ribadito la necessità di un rapporto del Comune con Enel che non sia solo da spettatore passivo ma che possa servire per la tutela e la salute dell’ambiente, per la ricerca delle produzioni energetiche rinnovabili, per lo sviluppo del lavoro e della sicurezza dei cittadini.
Mentre in sala i dissidenti No Coke già mormoravano alle affermazioni del Sindaco, ha preso la parola il consigliere di minoranza  Sergio Benedetti del Pdl che, mettendo in discussione non condividendola, insieme agli altri dell’opposizione, la delibera adottata dalla Giunta, proponeva un emendamento urgente, chiedendo che il Consiglio Comunale rifiutasse ogni tipo di compensazione e di concertazione con Enel e che l’Arpa facesse da garante per il monitoraggio dell’ambiente in collaborazione con gli enti ed istituzioni. Infine suggeriva di intraprendere un’azione legale insieme alle associazioni di categoria ed a tutti gli altri enti presenti nel territorio così da dimostrare che il Comune non stia agendo in modo passivo.
L’esplosione del pubblico in un applauso molto lungo è stato seguito, poi, dalla mozione presentata dal consigliere Marco Tosoni, dissidente nell’ambito della maggioranza, che non approvava quanto inserito nella delibera insistendo nell’affermare che quanto proposto era solo un atto di compravendita tra Comune e Enel. A perderci sarebbero solo i cittadini e questo significherebbe consegnare nelle mani dell’Enel l’intero territorio ormai compromesso da un ricatto economico.
Dello stesso tenore l’intervento del consigliere del Pdl Sandro Mazzola che ribadendo quanto affermato da Benedetti ha aggiunto che E’ tutto un problema politico. Negli anni passati abbiamo sempre detto tutti no ad accordi con Enel, e adesso chiedere soldi per la salute e quindi per riparare un danno gia annunciato sarebbe solo come fumo negli occhi  proponendo a tutti di intentare una causa contro Enel.

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Protesta nell'aula consiliare del Comune

Riunione tumultuosa del Consiglio Comunale.
L’amministrazione della cittadina tirrenica, ancora una volta, duramente criticata dalla popolazione. 
La maggioranza ha deciso di accordarsi con l’Enel in merito alla Centrale a Carbone di Civitavecchia.

L’opposizione ha votato contro. I cittadini hanno contestato in aula e nelle piazze con slogan pesanti e senza mezzi termini. Richiesto un Referendum. 
Il Sindaco Mazzola insieme ad alcuni assessori hanno abbandonato il comune dileguandosi da un’uscita di servizio lasciando da soli il Vice-Sindaco Serafini e il consigliere Pelucco ad affrontare la folla.
 

Q U A N D O   I L   P O P O L O   D I C E   N O

 

E   G L I   A M M I N I S T R A T O R I   N O N   S E   N E   R E N D O N O   C O N T O  !
di  Alessandro Sacripanti

L'ingresso del Comune di Tarquinia

Si sentiva già nell’aria in questi giorni la contestazione per la convocazione del Consiglio Comunale indetto per il 13 agosto. Infatti erano subito scattate le critiche dell’ex Assessore Regionale Luigi Daga che aveva messo in risalto alcune perplessità sulla decisione di indire una seduta proprio in quella data.
La cittadinanza è comunque intervenuta numerosa per assistere agli sviluppi relativi alla votazione della delibera riguardo la fase di avvio dell’impianto di Torre Valdaliga Nord a Civitavecchia collegata ad iniziative a tutela della salute, dell’ambiente e dello sviluppo del territorio.
La Sala del Consiglio è stata letteralmente presa d’assalto dai cittadini e dai rappresentanti dei Comitati No Coke e Cittadini Liberi, che hanno seguito le fasi iniziali della seduta, indugiando in un quasi silenzio, esprimendo così il proprio disappunto sulla percezione di un risultato purtroppo scontato.
Dopo la fase di avvio attuata dal presidente del Consiglio Alessandro Dinelli, c’è stata la constatazione sulla presenza in Sala di 17 consiglieri di cui 4 dell’opposizione. Il Sindaco Mauro Mazzola ha iniziato facendo una sintesi delle sedute precedenti relative alla Centrale Tvn e alla sua apertura. Il discorso è stato poco assorbito dal pubblico in sala a causa di problemi all’impianto audio e probabilmente anche un po’ per il tono di voce basso del Sindaco.
Il Sindaco Mazzola ha ribadito la necessità di un rapporto del Comune con Enel che non sia solo da spettatore passivo ma che possa servire per la tutela e la salute dell’ambiente, per la ricerca delle produzioni energetiche rinnovabili, per lo sviluppo del lavoro e della sicurezza dei cittadini.
Mentre in sala i dissidenti No Coke già mormoravano alle affermazioni del Sindaco, ha preso la parola il consigliere di minoranza  Sergio Benedetti del Pdl che, mettendo in discussione non condividendola, insieme agli altri dell’opposizione, la delibera adottata dalla Giunta, proponeva un emendamento urgente, chiedendo che il Consiglio Comunale rifiutasse ogni tipo di compensazione e di concertazione con Enel e che l’Arpa facesse da garante per il monitoraggio dell’ambiente in collaborazione con gli enti ed istituzioni. Infine suggeriva di intraprendere un’azione legale insieme alle associazioni di categoria ed a tutti gli altri enti presenti nel territorio così da dimostrare che il Comune non stia agendo in modo passivo.
L’esplosione del pubblico in un applauso molto lungo è stato seguito, poi, dalla mozione presentata dal consigliere Marco Tosoni, dissidente nell’ambito della maggioranza, che non approvava quanto inserito nella delibera insistendo nell’affermare che quanto proposto era solo un atto di compravendita tra Comune e Enel. A perderci sarebbero solo i cittadini e questo significherebbe consegnare nelle mani dell’Enel l’intero territorio ormai compromesso da un ricatto economico.
Dello stesso tenore l’intervento del consigliere del Pdl Sandro Mazzola che ribadendo quanto affermato da Benedetti ha aggiunto che E’ tutto un problema politico. Negli anni passati abbiamo sempre detto tutti no ad accordi con Enel, e adesso chiedere soldi per la salute e quindi per riparare un danno gia annunciato sarebbe solo come fumo negli occhi  proponendo a tutti di intentare una causa contro Enel.

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I cittadini si sentono traditi

Non dello stesso avviso è stato il consigliere dell’Udc Renato Bacciardi che vedendo la Centrale Tvn ormai ad un punto di non ritorno ha chiesto al presidente del Consiglio Dinelli di mettere, invece, al vaglio del massimo consesso cittadino, le proposte su come impiegare al meglio le risorse economiche che saranno concesse e cercare di usarle al meglio per il controllo dell’ambiente e per lo sviluppo del paese.

Anche il consigliere Daniele Scalet del Pd, messo in causa per un discorso di vecchia data e motivi personali, ha aggiunto che forse sarebbe stato meglio non essere presente al Consiglio Comunale e quindi non partecipare al voto e mettersi in mostra per poi essere contestati. Ha specificato che il Comune non prenderà soldi da Enel per tacere, ma solo per coprire un danno visibile.
Il Presidente del Consiglio Dinelli dopo aver preso atto delle mozioni presentate mettendole agli atti ha aperto le votazioni. In aula è calato il silenzio più assoluto da parte dei cittadini presenti. Nel momento dello scrutinio dei voti, per alcuni interminabili minuti, è sembrato che in Sala non ci fosse nessuno.
La maggioranza approva. L’opposizione è contraria. Bacciardi si astiene. Nello stesso istante che il presidente Dinelli ha ufficializzato il risultato il pubblico è esploso in una contestazione generale, con insulti ed urla all’insegna di “vergogna e venduti”.  Dopo che i No Coke hanno mostrato ai politici presenti uno striscione con scritto “oggi chiudete la bocca a noi, da domani l’Enel la chiuderà a voi”, quasi tutti i presenti hanno abbandonato l’aula consiliare.

Ma l’uscita della folla dal Comune è stato solo l’inizio della vera e propria contestazione messa in atto nella piazza antistante il palazzo municipale con striscioni, cartelloni e le singolari scritte “Maiali Dentro” affisse all’ingresso della scalinata del Comune in attesa dell’uscita dei politici.
Mentre i manifestanti alzavano la voce in piazza controllati dalle forze dell’ordine ben presto si è capito che il Sindaco e gli altri politici erano usciti da una porta di servizio del Comune per evitare la contestazione diretta. Solo il vice sindaco Giovanni Olivo Serafini e il consigliere di maggioranza Santino Pelucco attraversavano la soglia d’ingresso del Comune dove erano stati affissi i disegni dei maiali e venivano presi d’assalto dai manifestanti che li coprivano di insulti e di urla, rei di aver preso una decisione che per i No Coke e molti cittadini equivale alla svendita della città all’Enel.
Anche alcuni politici di centrodestra ed altri, non legati alle forze della sinistra,  stavano in piazza. Qualcuno ha urlato rivolto ai manifestanti  “ Ma Mazzola Sindaco, non era l’amico in comune? ”, parafrasando uno slogan utilizzato dal primo cittadino in campagna elettorale. 

Protesta nell'aula consiliare del Comune

Uno dei cartelli di protesta

I cittadini si sentono traditi

L'ingresso del Comune di Tarquinia

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