LEOPARDI@INFINITO.IT


MUSEIONRASSEGNA MUSEION 

“leopardi@infinito.it”
Lunedì 18 agosto h 21.30
Concerto spettacolo con Gianni Abbate e Fabio Barili
Museo Geologico delle frane – P. S. Donato Civita di Bagnoregio

leopardi@infinito.it

L’opera  “notturna”   di  Leopardi  mira  a creare silenzio e concentrazione, intimità con il segreto, a penetrare una solitudine vasta come il buio del cielo. Ascoltando i suoi versi si perde la concezione del tempo, come davanti alle onde del mare o al fuoco, e intanto gli argini della mente si polverizzano e qualcosa dilaga. Versi umidi di luce lunare e d’incertezze infinite, che si apparentano ai vacillanti “Inni alla notte” di Novalis. Ritornano in mente le note liquide di Chopin, ma anche quelle spezzate della notte in Tunisia di Gillespie o quelle strazzianti di Tom Waits.  La notte è terra di nessuno, dove entrare in confidenza con ciò che durante il giorno, per paura o timidezza, rimane nascosto. La notte ci riporta a noi stessi. Non è più così. Oggi la notte è divenuta la moltiplicazione del giorno, un mezzogiorno scuro. È sarabanda, stridore, sussulto, un reve che non permette né pause, né isolamenti, né svelamenti. Allora fermiamoci per una notte sulla ringhiera del nulla in compagnia di Leopardi, per riprendere fiato, guardare le stelle, noi stessi e la vita che lentamente scorre.

Il concerto/spettacolo prevede la lettura di: “Un dialogo di un folletto e uno gnomo” dalle Operette Morali, due lettere al fratello Carlo, poesie scelte dai Canti e si avvale di una colonna sonora portante che, attraverso l’uso della chitarra elettrica, archetto elettronico ed effetti sintetizzati, ci rimanda a quegli spazi infiniti ed a quelle atmosfere tanto care a Leopardi.

segue …>>>



MUSEIONRASSEGNA MUSEION 

“leopardi@infinito.it”
Lunedì 18 agosto h 21.30
Concerto spettacolo con Gianni Abbate e Fabio Barili
Museo Geologico delle frane – P. S. Donato Civita di Bagnoregio

leopardi@infinito.it

L’opera  “notturna”   di  Leopardi  mira  a creare silenzio e concentrazione, intimità con il segreto, a penetrare una solitudine vasta come il buio del cielo. Ascoltando i suoi versi si perde la concezione del tempo, come davanti alle onde del mare o al fuoco, e intanto gli argini della mente si polverizzano e qualcosa dilaga. Versi umidi di luce lunare e d’incertezze infinite, che si apparentano ai vacillanti “Inni alla notte” di Novalis. Ritornano in mente le note liquide di Chopin, ma anche quelle spezzate della notte in Tunisia di Gillespie o quelle strazzianti di Tom Waits.  La notte è terra di nessuno, dove entrare in confidenza con ciò che durante il giorno, per paura o timidezza, rimane nascosto. La notte ci riporta a noi stessi. Non è più così. Oggi la notte è divenuta la moltiplicazione del giorno, un mezzogiorno scuro. È sarabanda, stridore, sussulto, un reve che non permette né pause, né isolamenti, né svelamenti. Allora fermiamoci per una notte sulla ringhiera del nulla in compagnia di Leopardi, per riprendere fiato, guardare le stelle, noi stessi e la vita che lentamente scorre.

Il concerto/spettacolo prevede la lettura di: “Un dialogo di un folletto e uno gnomo” dalle Operette Morali, due lettere al fratello Carlo, poesie scelte dai Canti e si avvale di una colonna sonora portante che, attraverso l’uso della chitarra elettrica, archetto elettronico ed effetti sintetizzati, ci rimanda a quegli spazi infiniti ed a quelle atmosfere tanto care a Leopardi.

segue …>>>

Ideazione e regia: Gianni Abbate

Voce recitante: Gianni Abbate
Chitarra elettrica, archetto elettronico ed effetti sintetizzati: Fabio Barili

Rassegna Museion vi da appuntamento a Sabato 6 dicembre h 16,30 con “Museion per un teatro sostenibile”. Performance conclusiva con G. Abbate e F. Barili presso il Museo del Fiore di Acquapendente (Viterbo) – Torre Alfina loc. Cas.Giardino

mikronet

Lascia un commento