L’ARCHITETTURA CONTEMPORANEA SBARCA A VENEZIA

\"\"Il prossimo 14 settembre, la Biennale di Venezia, darà il via all’ 11. Mostra Internazionale di Architettura. Fino al 23 novembre, le sedi dei Giardini e dell’ Arsenale saranno popolate da progetti innovativi, grandi installazioni e molto altro ancora; tutto realizzato all’insegna della sperimentazione, che insieme alle nuove tecnologie e alla libertà d’espressione saranno alla base di “Out There. Architecture Beyond Building”. Questo il titolo che presenta la mostra.
Sabato 13 settembre, durante la vernice, la giuria internazionale, composta da 5 membri, assegnerà i premi ufficiali dei vari settori, mentre, su proposta del direttore del settore architettura, Aaron Betsky, sarà conferito a Frank O. Gehry il Leone d’oro alla carriera. Intorno all’ 11. Mostra Internazionale di Architettura ruoteranno numerosi eventi collaterali ospitati negli spazi del centro storico della città.

                                      

L\’ARCHITETTURA CONTEMPORANEA SBARCA A VENEZIA:
11. MOSTRA INTERNAZIONALE DI ARCHITETTURA


a cura di Claudia Domenicucci

\"\"Le storiche sedi espositive dalla Biennale veneziana, l’Arsenale e i Giardini, si preparano dopo due anni, ad aprire nuovamente i loro spazi all’architettura contemporanea. Da domenica 14 settembre a domenica 23 novembre si svolgerà a Venezia l’ 11. Mostra Internazionale di Architettura, diretta da Aaron Betsky e organizzata dalla Biennale presieduta da Paolo Baratta. La vernice avrà luogo nei giorni 11, 12 e 13 settembre.

La Biennale, istituita nel 1895, si arricchirà del settore architettura solo nel 1980, quando verrà realizzata la 1. Mostra Internazionale di Architettura diretta da Paolo Portoghesi: Presenza del Passato. Questo primo appuntamento sarà ricordato come evento storico per le grandi installazioni che nel periodo della mostra cambiarono il volto della città lagunare. Tra queste, quella destinata a segnare il corso dell’architettura futura, sarà la Strada Novissima. Installazione collettiva realizzata da 19 architetti di fama mondiale realizzata negli spazi dell’Arsenale (aperti per la prima volta proprio per questa occasione), dove ogni architetto, avendo a disposizione una campata dell’edificio delle Corderie, aveva il compito di costruire una ”facciata ideale”, dietro la quale esporre una selezione dei propri lavori. Una scena dove racchiudere tutte le tendenze progettuali del momento.

segue … >>>



\"\"Il prossimo 14 settembre, la Biennale di Venezia, darà il via all’ 11. Mostra Internazionale di Architettura. Fino al 23 novembre, le sedi dei Giardini e dell’ Arsenale saranno popolate da progetti innovativi, grandi installazioni e molto altro ancora; tutto realizzato all’insegna della sperimentazione, che insieme alle nuove tecnologie e alla libertà d’espressione saranno alla base di “Out There. Architecture Beyond Building”. Questo il titolo che presenta la mostra.
Sabato 13 settembre, durante la vernice, la giuria internazionale, composta da 5 membri, assegnerà i premi ufficiali dei vari settori, mentre, su proposta del direttore del settore architettura, Aaron Betsky, sarà conferito a Frank O. Gehry il Leone d’oro alla carriera. Intorno all’ 11. Mostra Internazionale di Architettura ruoteranno numerosi eventi collaterali ospitati negli spazi del centro storico della città.

                                      

L\’ARCHITETTURA CONTEMPORANEA SBARCA A VENEZIA:
11. MOSTRA INTERNAZIONALE DI ARCHITETTURA


a cura di Claudia Domenicucci

\"\"Le storiche sedi espositive dalla Biennale veneziana, l’Arsenale e i Giardini, si preparano dopo due anni, ad aprire nuovamente i loro spazi all’architettura contemporanea. Da domenica 14 settembre a domenica 23 novembre si svolgerà a Venezia l’ 11. Mostra Internazionale di Architettura, diretta da Aaron Betsky e organizzata dalla Biennale presieduta da Paolo Baratta. La vernice avrà luogo nei giorni 11, 12 e 13 settembre.

La Biennale, istituita nel 1895, si arricchirà del settore architettura solo nel 1980, quando verrà realizzata la 1. Mostra Internazionale di Architettura diretta da Paolo Portoghesi: Presenza del Passato. Questo primo appuntamento sarà ricordato come evento storico per le grandi installazioni che nel periodo della mostra cambiarono il volto della città lagunare. Tra queste, quella destinata a segnare il corso dell’architettura futura, sarà la Strada Novissima. Installazione collettiva realizzata da 19 architetti di fama mondiale realizzata negli spazi dell’Arsenale (aperti per la prima volta proprio per questa occasione), dove ogni architetto, avendo a disposizione una campata dell’edificio delle Corderie, aveva il compito di costruire una ”facciata ideale”, dietro la quale esporre una selezione dei propri lavori. Una scena dove racchiudere tutte le tendenze progettuali del momento.

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Oggi, arrivata al suo undicesimo appuntamento, la Mostra Internazionale di Architettura si presenta con il titolo “Out There. Architecture Beyond Building”, ossia “L\’architettura và oltre il costruire”. La mostra ci proporrà un’architettura che ormai ha superato la condizione dell’ edificio realizzato solo per necessità, per volgere verso un’architettura che propone sfide per le quali le semplici costruzioni non bastano più.  Sfida accolta in pieno da Aaron Betsky e girata agli architetti partecipanti alla Biennale, ai quali viene chiesto di incoraggiare la sperimentazione per creare “un’architettura che non risolva problemi, ma li ponga, li evidenzi e li articoli. Ci serve un’architettura che interroghi la realtà”, afferma lo stesso Betsky, “Gli edifici sono oggetti, e l’atto del costruire produce gli oggetti-edifici, ma l’architettura è qualcosa d’altro. E’ il modo di pensare e di parlare sugli edifici. E’ il modo di rappresentarli, di realizzarli: questo è architettura. Più in generale, l’architettura è un modo di rappresentare, dare forma e forse anche offrire alternative critiche all’ambiente umano. Non basta più lasciare fuori la pioggia, fare spazio a uffici-alveare, e neppure sforzarsi per inserirsi in un contesto in costante trasformazione o divenuto artificialmente immobile”.
La sperimentazione proposta da Betsky vede protagoniste le nuove tecnologie, divenute fondamentali negli ultimi anni per ottenere forme libere di esprimersi e di articolarsi nella realtà così come nascono nella mente dell’architetto. Questo ha favorito anche una maggiore libertà nelle tecniche utilizzate che spesso sembrano allontanarsi dall’architettura per arrivare a risultati più vicino all’ arte; il collage, la decostruzione, il riuso, l’utilizzo di materiali poveri, la creazione di volumi effimeri (spesso utopici), ecc.

\"\"Ponendo queste considerazioni alla base dell’ 11. Mostra Internazionale di Architettura, il Cda della Biennale, presieduto da Paolo Baratta, ha deciso di accogliere la proposta di Aaron Betsky di assegnare il Leone d’oro alla carriera a Frank O. Gehry, l’ architetto californiano che in cinquant’ anni di attività ha realizzato strutture divenute icone dell’ architettura contemporanea. Il “papà” del Guggenheim di Bilbao e del Walt Disney Concert Hall, nella sua carriera ha sempre cercato di dar vita a forme e volumi liberi di muoversi nello spazio, lontani da quei limiti che spesso portano a modificare un progetto in corso d’opera, fino a renderlo diverso dall’idea originale. Frank Gehry è riuscito a riportare fedelmente nel mondo reale il mondo delle idee, il suo mondo, quello delle emozioni e dei ricordi. Questo è stato possibile grazie al suo intuito, all‘ utilizzo dei più sofisticati programmi informatici, ma soprattutto grazie alla continua sperimentazione. “Nessun altro architetto vivente ci ha mostrato più chiaramente di Frank Owen Gehry, quanto meravigliosa e produttiva può essere la sperimentazione” ( Aaron Betsky).

Un Leone d’oro speciale sarà invece conferito a James Sloss Ackerman, il decano della comunità internazionale di storici dell’architettura del Rinascimento. La sua opera ha influenzato storici dell’ architettura nonché numerosi architetti. Il suo più grande merito, forse, è quello di far rivivere i grandi architetti del passato come se fossero nostri contemporanei, facendo così in modo che questi siano sempre presenti nella nostra cultura.

Inoltre, durante la vernice, la giuria internazionale, composta da Paola Antonelli, Max Hollein, Jeffrey Kipnis, Farshid Moussavi e Luigi Prestinenza Puglisi, assegnerà gli altri premi ufficiali: Leone d’oro per la migliore Partecipazione nazionale; Leone d’oro per il miglior progetto della Mostra Internazionale Out There: Architecture Beyond Building; Leone d’argento per un promettente giovane architetto della Mostra Internazionale Out There: Architecture Beyond Building.
La Mostra Internazionale di Architettura articolerà la sua esposizione in più sedi.  Ai Giardini, gli studi stranieri si distribuiranno nei 29 padiglioni nazionali, mentre il famoso Padiglione Italia, coordinato da Francesco Garofalo, dividerà i suoi spazi tra Experimental Architecture e Masters of Experiment, due esposizioni le cui opere hanno al centro del proprio esistere la sperimentazione. Al piano rialzato dello stesso Padiglione Italia, troviamo Upload city, realizzata con la collaborazione di Saskia van Stein, che proporrà video da You Tube e fonti analoghe, video musicali e amatoriali, tutto per mostrare un’ architettura sperimentale prodotta dalla (o per) la prossima generazione, la cui libertà spesso supera i limiti dettati dal costruire. Alle Corderie dell’ Arsenale invece, verranno allestite 21 installazioni di grandi dimensioni e site-specific, che saranno accompagnate da Manifestos, manifesti d’intento per un’architettura “oltre il costruire”. Sempre alle Corderie sarà allestita Hall of Fragments, di David Rockwell con Casey Jones + Reed Kroloff. Verranno proiettati film di fantascienza e film storici, con lo scopo di vedere come in passato veniva pensato quello che ora è il nostro mondo, e allo stesso tempo come venivano ricreati i mondi antichi. Le  Artiglierie dell’Arsenale accoglieranno “Uneternal City. Trent’anni da “Roma interrotta”, dodici progetti che vedranno protagonista Roma e la sua periferia. Qui saranno inoltre ospitati i lavori dei primi 10 classificati e delle 40 menzioni d’onore del concorso online per studenti universitari Everyville 2008. Comunità oltre il Luogo. Senso civico oltre l’Architettura, a cura di Aaron Betsky con la collaborazione di Francesco Delogu.
I paesi privi di padiglione e le istituzioni che organizzano eventi collaterali esporranno in altre sedi, sparse per il centro storico di Venezia.

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In queste sedi, per tutta la durata della mostra, sarà possibile ammirare i progetti dei grandi nomi dell’ architettura mondiale come quelli dei giovani architetti, protagonisti dell’architettura di domani. Tra i nomi dei partecipanti quello che sicuramente ha maggior risalto è quello di Frank O. Gehry, che stringe ancora di più il suo legame con Venezia presentando alla mostra il Venice Gateway: il progetto per una porta d’acqua per la città lagunare, che collegherà l’isola all’ aeroporto.
Oltre quelli già citati, tra gli architetti partecipanti ricordiamo Matthew Ritchie, Massimiliano Fuksas e Zaha Hadid,
«L\’architettura è un fatto d\’arte, un fenomeno che suscita emozione, al di fuori dei problemi di costruzione, al di là di essi. La Costruzione è per tener su: l\’Architettura è per commuovere.». Queste parole, pronunciate oltre 60 anni fa da Le Corbusier, oggi sembrano tornare attuali integrandosi perfettamente con le idee poste da Betsky alla base del sulla mostra. Se già nel secolo scorso fare una distinzione tra costruzione e architettura era necessario, oggi diventa fondamentale. Per questo nasce “Out There. Architecture Beyond Building”; e se quello che affermava Le Corbusier vale ancora ai giorni nostri, preparate i fazzoletti, perché l’11 Mostra Internazionale di Architettura ha tutti i presupposti per farci sperare che sia davvero possibile creare un’architettura che vada “oltre il costruire”,  la vera architettura, quella “grande”…quella che commuove.

mikronet

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