AUTUNNO NEI BORGHI DELLA TUSCIA
Dal 2 ottobre al 9 novembre vengono proposti oltre cento
appuntamenti tra degustazioni guidate, cene nelle taverne,
cortei storici e caldarroste in piazza per tutti … >>>
Un’opportunità per trascorrere il fine settimana in autunno negli angoli incantevoli della Tuscia Viterbese, degustando i prodotti tipici, fare escursioni nei castagneti e rivivere antiche tradizioni.
Le castagne, quindi, come occasione di convivialità, riscoperta delle tradizioni, escursioni nei borghi, ma anche passione per un prodotto di qualità che nella provincia di Viterbo è frutto di un grande amore per la terra.
La Camera di Commercio di Viterbo e la Provincia di Viterbo hanno predisposto per la promozione delle Feste della Castagna un articolato piano di comunicazione rivolto prevalentemente al centro Italia, con un’attenzione particolare alla Capitale.
Tra gli strumenti utilizzati l’affissione di maxi poster e manifesti, la distribuzione di brochure e locandine nei locali, la pubblicità sulle linee della Metro di Roma; le inserzioni sulle più importanti guide agli eventi della Capitale, gli spot radiofonici nella zona di Roma. Inoltre i visitatori potranno essere costantemente aggiornati sugli appuntamenti attraverso l’area dedicata sul sito www.tusciaviterbese.it e l’infoline: 334.2842216.
”Questa manifestazione – spiega Ferindo Palombella, presidente della Camera di Commercio di Viterbo – va crescendo di anno in quantità e qualità con una ricaduta positiva sul territorio e sulle imprese, confermandosi insieme alle Feste del vino e dell’olio un ottimo strumento di marketing territoriale. Grazie alla stretta collaborazione con Provincia, Comuni, Comunità montane e Associazioni di categoria riusciamo a valorizzare il nostro patrimonio socio-culturale, a stimolare il turismo in un periodo dell’anno di bassa stagione e a diffondere i nostri prodotti tipici rivolgendoci soprattutto ai turisti che provengono da Roma e più in generale dal centro Italia. Tra le novità di quest’anno – aggiunge Palombella – il coinvolgimento diretto di 45 tra ristoranti, alberghi e agriturismi che potranno offrire ai visitatori un’accoglienza ad hoc e far degustare i prodotti tipici locali”.
Una posizione pienamente condivisa da Mauro Gianlorenzo, dirigente dell’Assessorato al’Agricoltura della Provincia di Viterbo, il quale ha dichiarato: “L’avvio di questa iniziativa coincide con il decollo del Distretto agroalimentare dei Cimini, che vede proprio nella castagna uno dei due prodotti sul quale insistere per far crescere la cosiddetta filiera corta, che tanti giovamenti porterebbe al nostro territorio”.
Dulcis in fundo, le aziende agricole e agrituristiche “La Vita” e “La gentile di Caprarola” hanno permesso di far conoscere alcune delle possibili trasformazioni delle castagne in prelibati prodotti dolciari, così come hanno suscitato interesse le castagne già arrostite e surgelate che i Fratelli Mariani esportano in tutto il mondo.
Dal 2 ottobre al 9 novembre vengono proposti oltre cento
appuntamenti tra degustazioni guidate, cene nelle taverne,
cortei storici e caldarroste in piazza per tutti … >>>
Un’opportunità per trascorrere il fine settimana in autunno negli angoli incantevoli della Tuscia Viterbese, degustando i prodotti tipici, fare escursioni nei castagneti e rivivere antiche tradizioni.
Le castagne, quindi, come occasione di convivialità, riscoperta delle tradizioni, escursioni nei borghi, ma anche passione per un prodotto di qualità che nella provincia di Viterbo è frutto di un grande amore per la terra.
La Camera di Commercio di Viterbo e la Provincia di Viterbo hanno predisposto per la promozione delle Feste della Castagna un articolato piano di comunicazione rivolto prevalentemente al centro Italia, con un’attenzione particolare alla Capitale.
Tra gli strumenti utilizzati l’affissione di maxi poster e manifesti, la distribuzione di brochure e locandine nei locali, la pubblicità sulle linee della Metro di Roma; le inserzioni sulle più importanti guide agli eventi della Capitale, gli spot radiofonici nella zona di Roma. Inoltre i visitatori potranno essere costantemente aggiornati sugli appuntamenti attraverso l’area dedicata sul sito www.tusciaviterbese.it e l’infoline: 334.2842216.
”Questa manifestazione – spiega Ferindo Palombella, presidente della Camera di Commercio di Viterbo – va crescendo di anno in quantità e qualità con una ricaduta positiva sul territorio e sulle imprese, confermandosi insieme alle Feste del vino e dell’olio un ottimo strumento di marketing territoriale. Grazie alla stretta collaborazione con Provincia, Comuni, Comunità montane e Associazioni di categoria riusciamo a valorizzare il nostro patrimonio socio-culturale, a stimolare il turismo in un periodo dell’anno di bassa stagione e a diffondere i nostri prodotti tipici rivolgendoci soprattutto ai turisti che provengono da Roma e più in generale dal centro Italia. Tra le novità di quest’anno – aggiunge Palombella – il coinvolgimento diretto di 45 tra ristoranti, alberghi e agriturismi che potranno offrire ai visitatori un’accoglienza ad hoc e far degustare i prodotti tipici locali”.
Una posizione pienamente condivisa da Mauro Gianlorenzo, dirigente dell’Assessorato al’Agricoltura della Provincia di Viterbo, il quale ha dichiarato: “L’avvio di questa iniziativa coincide con il decollo del Distretto agroalimentare dei Cimini, che vede proprio nella castagna uno dei due prodotti sul quale insistere per far crescere la cosiddetta filiera corta, che tanti giovamenti porterebbe al nostro territorio”.
Dulcis in fundo, le aziende agricole e agrituristiche “La Vita” e “La gentile di Caprarola” hanno permesso di far conoscere alcune delle possibili trasformazioni delle castagne in prelibati prodotti dolciari, così come hanno suscitato interesse le castagne già arrostite e surgelate che i Fratelli Mariani esportano in tutto il mondo.
ALCUNI DATI
Superficie coltivata in provincia: 3.000 ettari
Canepina: 690 ettari
Viterbo: 670 ettari
Vallerano: 650 ettari
Caprarola: 370 ettari
Soriano nel Cimino: 330 ettari
Ronciglione: 270 ettari
Il valore della produzione della castagna si stima tra i 10 e i 13 milioni di euro alla produzione.