ASTROLOGIA

Lo yoga è una antichissima disciplina indiana risalente alla notte dei tempi, che aiuta a raggiungere una dimensione di vita più serena ed equilibrata, attraverso la pratica della meditazione. In Occidente la forma di yoga più rinomata è l’hatha yoga, che prevede alcune posizioni ginniche il cui effetto sarebbe quello di andare a stimolare e riequilibrare dei centri energetici detti chakras.

Da circa trent’anni una donna indiana di nobili origini, Shri Mataji Nirmala Devi, sta diffondendo nel mondo un metodo detto Sahaja Yoga, semplice e spontaneo. Il percorso di intervento sui chakras, a cui sono collegati gli organi e il cui buon funzionamento assicura serenità ed equilibrio, avviene attraverso la meditazione, dimensione caratterizzata dal rallentamento del flusso mentale.

Questo metodo yoga ha elaborato una sorprendente corrispondenza tra i centri di energia e i pianeti, come se ogni astro avesse in sé un tipo specifico di energia vibratoria, in grado di aiutare oppure ostacolare il funzionamento dei chakras, la cui collocazione corrisponde ai plessi nervosi: plesso sacrale, aortico, solare, chiasma ottico, zona limbica, solo per citarne alcuni. Mercurio, ad esempio, è legato al secondo chakra, situato sotto l’ombelico, centro della conoscenza, della creatività e dell’attenzione, caratteristiche tipicamente mercuriali.

Lo yoga è una antichissima disciplina indiana risalente alla notte dei tempi, che aiuta a raggiungere una dimensione di vita più serena ed equilibrata, attraverso la pratica della meditazione. In Occidente la forma di yoga più rinomata è l’hatha yoga, che prevede alcune posizioni ginniche il cui effetto sarebbe quello di andare a stimolare e riequilibrare dei centri energetici detti chakras.

Da circa trent’anni una donna indiana di nobili origini, Shri Mataji Nirmala Devi, sta diffondendo nel mondo un metodo detto Sahaja Yoga, semplice e spontaneo. Il percorso di intervento sui chakras, a cui sono collegati gli organi e il cui buon funzionamento assicura serenità ed equilibrio, avviene attraverso la meditazione, dimensione caratterizzata dal rallentamento del flusso mentale.

Questo metodo yoga ha elaborato una sorprendente corrispondenza tra i centri di energia e i pianeti, come se ogni astro avesse in sé un tipo specifico di energia vibratoria, in grado di aiutare oppure ostacolare il funzionamento dei chakras, la cui collocazione corrisponde ai plessi nervosi: plesso sacrale, aortico, solare, chiasma ottico, zona limbica, solo per citarne alcuni. Mercurio, ad esempio, è legato al secondo chakra, situato sotto l’ombelico, centro della conoscenza, della creatività e dell’attenzione, caratteristiche tipicamente mercuriali.

Giove è lo sponsor del terzo chakra, all’altezza del plesso solare, e raccoglie in sé le stesse qualità del centro suddetto: abbondanza, pace, spiritualità, armonia, benessere. Il terzo chakra governa la parte alta del fegato e, astrologicamente parlando, è proprio Giove che è in contatto con questo organo.

L’aspetto interessante è che dall’analisi di un oroscopo di nascita è possibile individuare anche le “anomalie” dei chakras ed eventualmente intervenire su di essi. Durante i transiti planetari, la persona può avere una sofferenza al chakra legato a quel pianeta, e quindi focalizzare l’attenzione su di esso e vivere meglio la fase problematica.

L’unione microcosmo-macrocosmo, così cara agli antichi, è in effetti ancora valida, soprattutto nel meraviglioso scambio ed arricchimento tra discipline diverse.