IL RESTAURO DELLA MADONNA DEL CARDELLINO (1507) DI RAFFAELLO

Dopo un restauro, durato nove anni, torna ad essere visibile al pubblico uno dei maggiori capolavori di Raffaello che entrerà a far parte delle 23 opere inamovibili, quelle che non possono essere portate all’estero. Dopo la mostra di presentazione a Palazzo Medici-Ricciardi che si aprirà a Firenze alla fine di novembre, il dipinto troverà definitiva sistemazione, nella primavera del prossimo anno, in una teca climatizzata della Galleria degli Uffizi.

U N A   S T R A O R D I N A R I A   M E R A V I G L I A

D E L L A   S T O R I A   D E L L ’  A R T E   I T A L I A N A
 
di  Claudia Benedetto

Madonna del cardellino - Raffaello

Iniziato nel 1999 è giunto al termine il restauro della Madonna del cardellino considerato uno dei maggiori capovalori di Raffaello Sanzio (1483-1520). L’opera è un dipinto in olio su tavola (107X77 cm) realizzato nel 1507 durante il soggiorno fiorentino del pittore (1504-1508) per il matrimonio di Lorenzo Nasi. Il 17 novembre 1547 subì un grave danneggiamento a causa del crollo di casa Nasi: ridotta in 17 frammenti venne ricomposta e successivamente acquistata dai Medici.

Fu nel corso dei secoli oggetto non di veri e propri restauri ma di interventi di rinfrescatura del colore con l’aggiunta di ulteriori strati di vernice. In particolare due interventi di ridipintura, il cui intento era quello di restituire lo splendore dei colori, portarono il quadro ad un inevitabile ingrigimento. Nove anni fa si decise di affidare l’opera alla restauratrice Patrizia Riitano dell’Opificio delle Pietre Dure di Firenze, la quale attraverso un intervento non invasivo ha pulito il dipinto fino ai suoi colori originari (l’azzurro del cielo, il vestito rosso) salvaguardandoli e allo stesso tempo restituendo il suo naturale invecchiamento. Come affermato dalla stessa restauratrice ci sono voluti sei anni per togliere la pittura che era stata aggiunta nel corso dei secoli e che paradossalmente ha permesso la conservazione della vernice originale, e successivamente una fase volta alla ricostruzione delle parti perdute ed al risanamento del supporto ligneo. Sono stati portati alla luce anche particolari inediti del paesaggio, del prato, di piante e alcuni piccoli fiori.

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Madonna del cardellino - prima del restauro Madonna del cardellino - durante il restauro Madonna del cardellino - dopo il restauro
F A S I   D E L   R E S T A U R O


Dopo un restauro, durato nove anni, torna ad essere visibile al pubblico uno dei maggiori capolavori di Raffaello che entrerà a far parte delle 23 opere inamovibili, quelle che non possono essere portate all’estero. Dopo la mostra di presentazione a Palazzo Medici-Ricciardi che si aprirà a Firenze alla fine di novembre, il dipinto troverà definitiva sistemazione, nella primavera del prossimo anno, in una teca climatizzata della Galleria degli Uffizi.

U N A   S T R A O R D I N A R I A   M E R A V I G L I A

D E L L A   S T O R I A   D E L L ’  A R T E   I T A L I A N A
 
di  Claudia Benedetto

Madonna del cardellino - Raffaello

Iniziato nel 1999 è giunto al termine il restauro della Madonna del cardellino considerato uno dei maggiori capovalori di Raffaello Sanzio (1483-1520). L’opera è un dipinto in olio su tavola (107X77 cm) realizzato nel 1507 durante il soggiorno fiorentino del pittore (1504-1508) per il matrimonio di Lorenzo Nasi. Il 17 novembre 1547 subì un grave danneggiamento a causa del crollo di casa Nasi: ridotta in 17 frammenti venne ricomposta e successivamente acquistata dai Medici.

Fu nel corso dei secoli oggetto non di veri e propri restauri ma di interventi di rinfrescatura del colore con l’aggiunta di ulteriori strati di vernice. In particolare due interventi di ridipintura, il cui intento era quello di restituire lo splendore dei colori, portarono il quadro ad un inevitabile ingrigimento. Nove anni fa si decise di affidare l’opera alla restauratrice Patrizia Riitano dell’Opificio delle Pietre Dure di Firenze, la quale attraverso un intervento non invasivo ha pulito il dipinto fino ai suoi colori originari (l’azzurro del cielo, il vestito rosso) salvaguardandoli e allo stesso tempo restituendo il suo naturale invecchiamento. Come affermato dalla stessa restauratrice ci sono voluti sei anni per togliere la pittura che era stata aggiunta nel corso dei secoli e che paradossalmente ha permesso la conservazione della vernice originale, e successivamente una fase volta alla ricostruzione delle parti perdute ed al risanamento del supporto ligneo. Sono stati portati alla luce anche particolari inediti del paesaggio, del prato, di piante e alcuni piccoli fiori.

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Madonna del cardellino - prima del restauro Madonna del cardellino - durante il restauro Madonna del cardellino - dopo il restauro
F A S I   D E L   R E S T A U R O

La Madonna del cardellino sarà in mostra gratuitamente a Palazzo Medici-Ricciardi dal 23 novembre 2008 al 1 marzo 2009, dopodiché tornerà definitivamente, protetta da una teca climatizzata, nella sala 26 della Galleria degli Uffizi di Firenze. Definitivamente perché entrerà a far parte delle 23 opere “inamovibili” quelle cioè che non possono essere portate all’estero. La mostra curata da Antonio Natali e Marco Ciatti dal titolo: “L’amore, l’arte e la grazia – Raffaello: la Madonna del cardellino restaurata” fornirà al pubblico tutte le informazioni sulla nascita del quadro, sull’incidente fino all’ultimo restauro attraverso immagini e video ad alta definizione.

Per maggiori informazioni

 
QUESTE  LE  IMMAGINI  CHE  TESTIMONIANO  IL  LAVORO DI  RESTAURO
Madonna del cardellino - prima del restauro

Madonna del cardellino - durante il restauro

Madonna del cardellino - dopo il restauro

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