PREMIO LETTERARIO INTERNAZIONALE TARQUINIA-CARDARELLI 2008
Sabato 22 novembre, ore 17: Il Presidente Massimo Onofri incontra Franco Cordelli
Secondo appuntamento nella Sala Consiliare del Comune di Tarquinia, per gli “INCONTRI CON L’AUTORE” organizzati nell’ambito del Premio.
F R A N C O C O R D E L L I
Grande studioso della forma “romanzo” e romanziere a sua volta, Franco Cordelli, con la sua opera, ha indagato e messo in discussione il mondo culturale italiano degli ultimi decenni. Ruolo che emerge anche ne Il poeta postumo, libro pubblicato originariamente nel 1978, e ristampato quest’anno (casa editrice Le Lettere, Firenze), in cui Cordelli ripercorre l’esperienza che lo vide tra i “promotori” delle letture poetiche iniziate nel club romano Beat 72, e proseguite poi, negli anni, in altri luoghi come la spiaggia di Castelporziano e Villa Borghese, tra la fine degli anni Settanta e l’inizio degli anni Ottanta. Eventi capaci di radunare anche fino a trentamila persone, “notti meravigliose”, come le definisce Cordelli, a cui partecipavano poeti come Allen Ginsberg, Josif Brodskji e Juan Gelman, che recitavano i loro versi “con una potenza in grado di scuotere profondamente”, affiancati da altri personaggi come una giovane e sconosciuta Margherita Hack, Paolo Villaggio, Roberto Benigni e tanti altri scrittori e poeti italiani.
La sua attività di critico letterario comprende l’antologia Il pubblico della poesia (1975, curata assieme ad Alfonso Berardinelli), che rendeva conto della “deriva” dei linguaggi e delle esperienze poetiche della fine degli anni Sessanta, e raccolte di saggi sempre attenti alle problematiche socio-politiche connesse all’attività letteraria.
segue … >>>
leggi anche “Il commento di Gicar” sulle spigolature a margine di un Premio … >>>
Sabato 22 novembre, ore 17: Il Presidente Massimo Onofri incontra Franco Cordelli
Secondo appuntamento nella Sala Consiliare del Comune di Tarquinia, per gli “INCONTRI CON L’AUTORE” organizzati nell’ambito del Premio.
F R A N C O C O R D E L L I
Grande studioso della forma “romanzo” e romanziere a sua volta, Franco Cordelli, con la sua opera, ha indagato e messo in discussione il mondo culturale italiano degli ultimi decenni. Ruolo che emerge anche ne Il poeta postumo, libro pubblicato originariamente nel 1978, e ristampato quest’anno (casa editrice Le Lettere, Firenze), in cui Cordelli ripercorre l’esperienza che lo vide tra i “promotori” delle letture poetiche iniziate nel club romano Beat 72, e proseguite poi, negli anni, in altri luoghi come la spiaggia di Castelporziano e Villa Borghese, tra la fine degli anni Settanta e l’inizio degli anni Ottanta. Eventi capaci di radunare anche fino a trentamila persone, “notti meravigliose”, come le definisce Cordelli, a cui partecipavano poeti come Allen Ginsberg, Josif Brodskji e Juan Gelman, che recitavano i loro versi “con una potenza in grado di scuotere profondamente”, affiancati da altri personaggi come una giovane e sconosciuta Margherita Hack, Paolo Villaggio, Roberto Benigni e tanti altri scrittori e poeti italiani.
La sua attività di critico letterario comprende l’antologia Il pubblico della poesia (1975, curata assieme ad Alfonso Berardinelli), che rendeva conto della “deriva” dei linguaggi e delle esperienze poetiche della fine degli anni Sessanta, e raccolte di saggi sempre attenti alle problematiche socio-politiche connesse all’attività letteraria.
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