SESSO A GO-GO, MA I RAGAZZI NON SANNO DI AVERE L’ANIMA
Il vero tabù, nel mondo di oggi, non è il sesso, ma l\’anima. Il materialismo, il nichilismo, l\’agnosticismo che nasce dalla pigrizia intellettuale e spirituale, hanno rotto gli argini, soprattutto fra i giovani, che per definizione dovrebbero essere al riparo dal cinismo, e che invece si dimostrano ancora più cinici e rassegnati degli adulti.
A V E R E L \’ A N I M A È T A B U \’ !
di Pier Francesco Grasselli
Non ho resistito, dopo un pezzo apparso su La Gazzetta di Parma sull\’incessante operato dell\’esorcista Padre Pietro Violi della Diocesi di Parma, a dire la mia su un argomento che mi sta molto a cuore, anche se per lo più la gente mi conosce per i romanzi generazionali che hanno fatto seguito a L\’ultimo Cuba Libre e che di tutto parlano fuorchè di anima. In realtà, parallelamente alla mia attività di scrittore, mi interesso di questi temi, considerati scabrosi dai giovani d\’oggi, da anni.
La superficialità nel porsi le Grandi Domande – Chi siamo? Perché viviamo? – o semplicemente la rassegnazione a non poter trovare risposte soddisfacenti a tali domande in questa vita, è uno dei più grandi mali del nostro tempo. La cosa più sconcertante è venire a sapere che i giovani non sanno di avere un\’anima, che non sanno di essere anime incarnate, esseri spirituali che vivono un\’esperienza nella materia. Perché il nichilismo dilagante e il materialismo imperante gli hanno insegnato a identificarsi totalmente con il proprio corpo e a vivere alla giornata senza soffermarsi sulle ragioni della loro presenza su questo pianeta, dando per scontato che sia impossibile ottenere risposte a questi Interrogativi. E invece le risposte ci sono, se facciamo tanto di metterci a cercarle. Le religioni ci offrono un aiuto immenso in questo senso e, ridotte ai minimi termini, asseriscono verità comuni e universali. Molti studiosi hanno poi dedicato la vita a indagare questi misteri. È la Ricerca, quella con la R maiuscola, così chiamata in gergo esoterico, la ricerca della verità e delle risposte alle grandi domande, alla scoperta delle dinamiche che regolano l\’universo.
La vita dissoluta in cui alcuni giovani si gettano a capofitto, i tragici errori che commettono e di cui leggiamo amaramente nelle pagine della cronaca dei quotidiani, sono anche il frutto di questa mancata consapevolezza. Perché il vero tabù, nel mondo di oggi, non è il sesso, ma l\’anima. Sono certo che qualcuno si meraviglierà di leggere parole simili scritte da uno scrittore che ha dedicato la bellezza di tre romanzi al vuoto esistenziale che questi giovani tentano invano di colmare con droga, alcol e sesso e che non di rado è stato persino accusato di fornire un cattivo esempio.
segue … >>>
Non ho resistito, dopo un pezzo apparso su La Gazzetta di Parma sull\’incessante operato dell\’esorcista Padre Pietro Violi della Diocesi di Parma, a dire la mia su un argomento che mi sta molto a cuore, anche se per lo più la gente mi conosce per i romanzi generazionali che hanno fatto seguito a L\’ultimo Cuba Libre e che di tutto parlano fuorchè di anima. In realtà, parallelamente alla mia attività di scrittore, mi interesso di questi temi, considerati scabrosi dai giovani d\’oggi, da anni.
La superficialità nel porsi le Grandi Domande – Chi siamo? Perché viviamo? – o semplicemente la rassegnazione a non poter trovare risposte soddisfacenti a tali domande in questa vita, è uno dei più grandi mali del nostro tempo. La cosa più sconcertante è venire a sapere che i giovani non sanno di avere un\’anima, che non sanno di essere anime incarnate, esseri spirituali che vivono un\’esperienza nella materia. Perché il nichilismo dilagante e il materialismo imperante gli hanno insegnato a identificarsi totalmente con il proprio corpo e a vivere alla giornata senza soffermarsi sulle ragioni della loro presenza su questo pianeta, dando per scontato che sia impossibile ottenere risposte a questi Interrogativi. E invece le risposte ci sono, se facciamo tanto di metterci a cercarle. Le religioni ci offrono un aiuto immenso in questo senso e, ridotte ai minimi termini, asseriscono verità comuni e universali. Molti studiosi hanno poi dedicato la vita a indagare questi misteri. È la Ricerca, quella con la R maiuscola, così chiamata in gergo esoterico, la ricerca della verità e delle risposte alle grandi domande, alla scoperta delle dinamiche che regolano l\’universo.
La vita dissoluta in cui alcuni giovani si gettano a capofitto, i tragici errori che commettono e di cui leggiamo amaramente nelle pagine della cronaca dei quotidiani, sono anche il frutto di questa mancata consapevolezza. Perché il vero tabù, nel mondo di oggi, non è il sesso, ma l\’anima. Sono certo che qualcuno si meraviglierà di leggere parole simili scritte da uno scrittore che ha dedicato la bellezza di tre romanzi al vuoto esistenziale che questi giovani tentano invano di colmare con droga, alcol e sesso e che non di rado è stato persino accusato di fornire un cattivo esempio.
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Il vero tabù, nel mondo di oggi, non è il sesso, ma l\’anima. Il materialismo, il nichilismo, l\’agnosticismo che nasce dalla pigrizia intellettuale e spirituale, hanno rotto gli argini, soprattutto fra i giovani, che per definizione dovrebbero essere al riparo dal cinismo, e che invece si dimostrano ancora più cinici e rassegnati degli adulti.
A V E R E L \’ A N I M A È T A B U \’ !
di Pier Francesco Grasselli
Non ho resistito, dopo un pezzo apparso su La Gazzetta di Parma sull\’incessante operato dell\’esorcista Padre Pietro Violi della Diocesi di Parma, a dire la mia su un argomento che mi sta molto a cuore, anche se per lo più la gente mi conosce per i romanzi generazionali che hanno fatto seguito a L\’ultimo Cuba Libre e che di tutto parlano fuorchè di anima. In realtà, parallelamente alla mia attività di scrittore, mi interesso di questi temi, considerati scabrosi dai giovani d\’oggi, da anni.
La superficialità nel porsi le Grandi Domande – Chi siamo? Perché viviamo? – o semplicemente la rassegnazione a non poter trovare risposte soddisfacenti a tali domande in questa vita, è uno dei più grandi mali del nostro tempo. La cosa più sconcertante è venire a sapere che i giovani non sanno di avere un\’anima, che non sanno di essere anime incarnate, esseri spirituali che vivono un\’esperienza nella materia. Perché il nichilismo dilagante e il materialismo imperante gli hanno insegnato a identificarsi totalmente con il proprio corpo e a vivere alla giornata senza soffermarsi sulle ragioni della loro presenza su questo pianeta, dando per scontato che sia impossibile ottenere risposte a questi Interrogativi. E invece le risposte ci sono, se facciamo tanto di metterci a cercarle. Le religioni ci offrono un aiuto immenso in questo senso e, ridotte ai minimi termini, asseriscono verità comuni e universali. Molti studiosi hanno poi dedicato la vita a indagare questi misteri. È la Ricerca, quella con la R maiuscola, così chiamata in gergo esoterico, la ricerca della verità e delle risposte alle grandi domande, alla scoperta delle dinamiche che regolano l\’universo.
La vita dissoluta in cui alcuni giovani si gettano a capofitto, i tragici errori che commettono e di cui leggiamo amaramente nelle pagine della cronaca dei quotidiani, sono anche il frutto di questa mancata consapevolezza. Perché il vero tabù, nel mondo di oggi, non è il sesso, ma l\’anima. Sono certo che qualcuno si meraviglierà di leggere parole simili scritte da uno scrittore che ha dedicato la bellezza di tre romanzi al vuoto esistenziale che questi giovani tentano invano di colmare con droga, alcol e sesso e che non di rado è stato persino accusato di fornire un cattivo esempio.
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Non ho resistito, dopo un pezzo apparso su La Gazzetta di Parma sull\’incessante operato dell\’esorcista Padre Pietro Violi della Diocesi di Parma, a dire la mia su un argomento che mi sta molto a cuore, anche se per lo più la gente mi conosce per i romanzi generazionali che hanno fatto seguito a L\’ultimo Cuba Libre e che di tutto parlano fuorchè di anima. In realtà, parallelamente alla mia attività di scrittore, mi interesso di questi temi, considerati scabrosi dai giovani d\’oggi, da anni.
La superficialità nel porsi le Grandi Domande – Chi siamo? Perché viviamo? – o semplicemente la rassegnazione a non poter trovare risposte soddisfacenti a tali domande in questa vita, è uno dei più grandi mali del nostro tempo. La cosa più sconcertante è venire a sapere che i giovani non sanno di avere un\’anima, che non sanno di essere anime incarnate, esseri spirituali che vivono un\’esperienza nella materia. Perché il nichilismo dilagante e il materialismo imperante gli hanno insegnato a identificarsi totalmente con il proprio corpo e a vivere alla giornata senza soffermarsi sulle ragioni della loro presenza su questo pianeta, dando per scontato che sia impossibile ottenere risposte a questi Interrogativi. E invece le risposte ci sono, se facciamo tanto di metterci a cercarle. Le religioni ci offrono un aiuto immenso in questo senso e, ridotte ai minimi termini, asseriscono verità comuni e universali. Molti studiosi hanno poi dedicato la vita a indagare questi misteri. È la Ricerca, quella con la R maiuscola, così chiamata in gergo esoterico, la ricerca della verità e delle risposte alle grandi domande, alla scoperta delle dinamiche che regolano l\’universo.
La vita dissoluta in cui alcuni giovani si gettano a capofitto, i tragici errori che commettono e di cui leggiamo amaramente nelle pagine della cronaca dei quotidiani, sono anche il frutto di questa mancata consapevolezza. Perché il vero tabù, nel mondo di oggi, non è il sesso, ma l\’anima. Sono certo che qualcuno si meraviglierà di leggere parole simili scritte da uno scrittore che ha dedicato la bellezza di tre romanzi al vuoto esistenziale che questi giovani tentano invano di colmare con droga, alcol e sesso e che non di rado è stato persino accusato di fornire un cattivo esempio.
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