DIALOGANDO CON . . . DINO MENARIN
N E C E S S A R I O R E I N V E N T A R S I
di Mariangiola Castrovilli
«La crisi intanto parte dal 2004 con prodromi nel 2003 con i problemi statunitensi, dove abbiamo perso notevoli quote di mercato grazie anche a significative concorrenze straniere. Come Fiera c’è solo una strada da seguire perchè volendo competere dovremo saper dire sempre qualcosa di più e di diverso su tutti i piani. Fiera dunque non più vista come classico venditore spazi, ma soggetto in grado di produrre incontri, servizi, conoscenze» riflette il presidente che continua, «in situazioni di crisi non ci si può fermare, è necessario invece inventare e reinventarsi».
Sembra facile…
«Ma nemmeno impossibile, intanto c’è la voglia di reagire da parte delle imprese visto che rispetto alla produzione generica i marchi tengono e migliorano con buone prospettive dell’alto di gamma perché oltre al lusso e superlusso funziona bene anche il design modaiolo che apre nuove strade produttive. I brend infatti hanno ben capito che iniettando moda nell’easy gold, rendendolo accessibile e con un valore che si mantiene nel tempo raggiungono una più larga fetta di giovani e nuclei familiari».
E l’oro e i diamanti come si collocano adesso ?
«Sono più che mai un bene rifugio perché in momenti di crisi cambia la scala di valori . Il nuovo lusso adesso è artigiano. Abbiamo un mercato che invecchia e oggi deve emergere nuova linfa vitale con nuovi designer che concepiscano oggetti con un valore aggiunto non raggiungibile dal prodotto indiano o cinese».
segue … >>>
N E C E S S A R I O R E I N V E N T A R S I
di Mariangiola Castrovilli
«La crisi intanto parte dal 2004 con prodromi nel 2003 con i problemi statunitensi, dove abbiamo perso notevoli quote di mercato grazie anche a significative concorrenze straniere. Come Fiera c’è solo una strada da seguire perchè volendo competere dovremo saper dire sempre qualcosa di più e di diverso su tutti i piani. Fiera dunque non più vista come classico venditore spazi, ma soggetto in grado di produrre incontri, servizi, conoscenze» riflette il presidente che continua, «in situazioni di crisi non ci si può fermare, è necessario invece inventare e reinventarsi».
Sembra facile…
«Ma nemmeno impossibile, intanto c’è la voglia di reagire da parte delle imprese visto che rispetto alla produzione generica i marchi tengono e migliorano con buone prospettive dell’alto di gamma perché oltre al lusso e superlusso funziona bene anche il design modaiolo che apre nuove strade produttive. I brend infatti hanno ben capito che iniettando moda nell’easy gold, rendendolo accessibile e con un valore che si mantiene nel tempo raggiungono una più larga fetta di giovani e nuclei familiari».
E l’oro e i diamanti come si collocano adesso ?
«Sono più che mai un bene rifugio perché in momenti di crisi cambia la scala di valori . Il nuovo lusso adesso è artigiano. Abbiamo un mercato che invecchia e oggi deve emergere nuova linfa vitale con nuovi designer che concepiscano oggetti con un valore aggiunto non raggiungibile dal prodotto indiano o cinese».
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Avete anche da poco siglato un accordo di collaborazione con la Moda…
Dino Menarin uomo, percorrendo questa fiera delle meraviglie così piena di cose che fanno sognare, davanti a cosa si ferma e s’incanta ?
Lei regala gioielli ? Gli occhi azzurri del presidente s’illuminano mentre garbatamente risponde «Sarò scontato e forse noioso, ma regalo solo pietre. E solo a mia moglie».