ARRIVA NEI CINEMA “OPERAZIONE VALCHIRIA”
QUANDO AD ESSERE EROI SONO PROPRIO I NAZISTI . . .
MOLTI RICONOBBERO IL MALE
ALCUNI OSARONO SFIDARLO
di Mariangiola Castrovilli
Simpatico e disponibile come non mai Tom Cruise ha accettato infatti un lungo tappeto rosso firmando autografi e facendosi fotografare con i suoi fans che sembravano non averne mai abbastanza all’Auditorium della Conciliazione. In Operazione Valchiria il bel Tom veste i panni dell’aristocratico colonnello Claus von Stauffenberg, che servendo il Terzo Reich perse un occhio, la mano destra e due dita della sinistra, ultimo attentatore, fu proprio lui infatti a mettere la bomba sotto la sedia di Hitler nel luglio del 44. Operazione purtroppo non riuscita che gli costò la vita.
Tema delicato e personaggio… difficile, Cruise, come c’è arrivato ? « Sono stato attratto dall’avvincente storia delle sue azioni e della sua vita che la sceneggiatura ha reso piena di suspance » risponde sorridendo Tom. « Quando leggo uno script lo vedo sempre dalla parte dello spettatore e faccio solo film che andrei a vedere anch’io. Qui si trattava poi della vera storia di un uomo profondamente attaccato ai valori familiari, pronto a morire per il suo Paese. Quando ero bambino ci hanno insegnato che tutti i tedeschi erano nazisti, così li odiavo senza riserve domandandomi spesso come mai non avessero cercato di far fuori Hitler. E’stato importante scoprire invece che c’era chi si opponeva a quelle nefandezze e ha dato la vita per i suoi ideali di libertà » .
segue … >>>
QUANDO AD ESSERE EROI SONO PROPRIO I NAZISTI . . .
MOLTI RICONOBBERO IL MALE
ALCUNI OSARONO SFIDARLO
di Mariangiola Castrovilli
Simpatico e disponibile come non mai Tom Cruise ha accettato infatti un lungo tappeto rosso firmando autografi e facendosi fotografare con i suoi fans che sembravano non averne mai abbastanza all’Auditorium della Conciliazione. In Operazione Valchiria il bel Tom veste i panni dell’aristocratico colonnello Claus von Stauffenberg, che servendo il Terzo Reich perse un occhio, la mano destra e due dita della sinistra, ultimo attentatore, fu proprio lui infatti a mettere la bomba sotto la sedia di Hitler nel luglio del 44. Operazione purtroppo non riuscita che gli costò la vita.
Tema delicato e personaggio… difficile, Cruise, come c’è arrivato ? « Sono stato attratto dall’avvincente storia delle sue azioni e della sua vita che la sceneggiatura ha reso piena di suspance » risponde sorridendo Tom. « Quando leggo uno script lo vedo sempre dalla parte dello spettatore e faccio solo film che andrei a vedere anch’io. Qui si trattava poi della vera storia di un uomo profondamente attaccato ai valori familiari, pronto a morire per il suo Paese. Quando ero bambino ci hanno insegnato che tutti i tedeschi erano nazisti, così li odiavo senza riserve domandandomi spesso come mai non avessero cercato di far fuori Hitler. E’stato importante scoprire invece che c’era chi si opponeva a quelle nefandezze e ha dato la vita per i suoi ideali di libertà » .
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Tom Cruise e le donne una platea… fedelissima… « Sono un dono della terra che tratto con molto amore e rispetto, avendo visto tutti gli sforzi per crescerci di mia madre che era single » . Molto orgoglioso di Connor, Cruise non nasconde la soddisfazione per il provino affrontato tutto da solo da suo figlio per Sette anime di Gabriele Muccino. « L’avevamo accompagnato io e Will Smith ma Gabriele ci ha lasciato fuori ad aspettare. Alla fine Muccino è uscito dicendo tutto bene, la parte è sua » .
E alla fatidica domanda su Obama, Cruise risponde che approva « tutto quello che sta facendo, perché voglio che i miei figli vivano i sogni che avevo da bambino, viaggiare ed incontrare culture diverse » .