E’ GIA’ POLEMICA PER L’EVENTO CINEMATROGRAFICO DELL’ANNO

A N G E L I E D E M O N I
di Mariangiola Castrovilli
Recriminazioni nel 2006 a Cannes per Il Codice da Vinci accolto molto gelidamente da pubblico e stampa festivaliera (che evidentemente si sbagliava visto che il film ha incassato 750 milioni di euro) con un Howard seccato dall’accoglienza che aveva detto testualmente che «per avere un’opinione, bisognerebbe prima vedere il film, perché comunque si tratta di intrattenimento e non di teologia. E poi, quello che il libro sottolinea è che la vita è un mistero continuo ed il regalo piú grande è la nostra mente e la curiosità, per cui ogni cosa che stimoli l’intelligenza è benvenuta».


Sul suo corpo un’unica parola, Illuminati.
Il professor Robert Langdon (Tom Hanks) non ha dubbi, si tratta della setta degli Illuminati, più conosciuta come Illuminati di Baviera, risalente al XVIII secolo e che si credeva ormai estinta.

Infatti ecco la setta di nuovo in azione che rapisce i 4 cardinali papabili e vuole far saltare in aria San Pietro con l’antimateria rubata al Cern in Svizzera.
segue … >>>

A N G E L I E D E M O N I
di Mariangiola Castrovilli
Recriminazioni nel 2006 a Cannes per Il Codice da Vinci accolto molto gelidamente da pubblico e stampa festivaliera (che evidentemente si sbagliava visto che il film ha incassato 750 milioni di euro) con un Howard seccato dall’accoglienza che aveva detto testualmente che «per avere un’opinione, bisognerebbe prima vedere il film, perché comunque si tratta di intrattenimento e non di teologia. E poi, quello che il libro sottolinea è che la vita è un mistero continuo ed il regalo piú grande è la nostra mente e la curiosità, per cui ogni cosa che stimoli l’intelligenza è benvenuta».


Sul suo corpo un’unica parola, Illuminati.
Il professor Robert Langdon (Tom Hanks) non ha dubbi, si tratta della setta degli Illuminati, più conosciuta come Illuminati di Baviera, risalente al XVIII secolo e che si credeva ormai estinta.

Infatti ecco la setta di nuovo in azione che rapisce i 4 cardinali papabili e vuole far saltare in aria San Pietro con l’antimateria rubata al Cern in Svizzera.
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Spontanea sorge quindi la domanda se Angeli e Demoni sia un film anticattolico a cui Howard risponde che si tratta solo di un thriller pieno d’azione. «E’ il mio primo sequel» ammette il regista «e non potevo lasciarmi scappare l’occasione di un lavoro in cui l’antimateria s’intreccia con l’elezione di un Papa. Ne Il Codice da Vinci siamo stati più fedeli al libro, il ritmo era più disteso ma il tema più provocatorio nei confronti della Chiesa.
Quando ne parlo off records con i preti, sono tutti d’accordo nell’ammettere che né il libro né il film hanno in qualche modo influito sulla fede dei cattolici».