UNA CANNES SCINTILLANTE SI PREPARA AD OSPITARE LE GIORNATE DEL FESTIVAL
La città francese in questi giorni sarà il luogo più cosmopolita del mondo e al di là dei fastidi da sopportare per l’occasione il regno dell’immaginario prenderà il sopravvento dove tutto ed il contrario di tutto sarà possibile. Per la prima volta nella sua storia la più grande kermesse cinematografica europea sarà inaugurata con un film di animazione in 3D per poi contrapporre storia, letteratura, polizieschi e capolavori restaurati.
UN SET CINEMATOGRAFICO A CIELO APERTO
di Mariangiola Castrovilli
Da domenica 10 maggio a Cannes si respira un’aria di eccitazione sotto pelle, mentre ferve il maquillage primaverile per darle un aspetto assolutamente scintillante e rapide vengono su le nuove tensostrutture provvisorie per esposizioni, proiezioni e ricevimenti in una Croisette che si trasforma per i tumultuosi 15 i giorni della durata del Festival in un set cinematografico a cielo aperto, uno stupendo regno dell’immaginario dove è possibile tutto ed il suo contrario.
Certo ci sono anche molti fastidi per i locali che devono sopportare cose come la chiusura delle strade laterali e che in macchina diventa una vera e propria gincana creando qualche problema anche ai pedoni, ma che fa, è il prezzo da pagare per diventare almeno per le due settimane più care dell’anno, il posto più cosmopolita del mondo.
Per quanto riguarda annessi e connessi legati al cinema infatti non essere a Cannes vuol dire tante cose e non proprio positive perché il non invito a questa superba fiera delle vanità con un ritorno economico e di immagine non indifferente, significa, stando alle apparenze, aver lavorato a vuoto… un’assenza assordante dalla vetrina più prestigiosa dell’anno… Vero è che ci si può consolare poi con tutte le attenuanti del caso, ma la ferita continua a bruciare e per un po’ di tempo…
Molte le novità di questo 62° Festival presieduto da Gilles Jacob e condotto con mano sicura da Thierry Frémaux, innanzitutto l’inaugurazione con, per la prima volta nella sua storia l’animazione conil film in 3 D La-haut (UP) della Disney-Pixar che promette di essere dal 29 luglio, quando uscirà nelle sale, un boom al box office. A salire dunque il 13 maggio i tanto sospirati gradini coperti dal tappeto rosso del Palais du Cinema insieme al regista Peter Docter (Mostre &Cie) e Bob Peterson (sceneggiatore de Monde de Nemo), al produttore Jonas Rivera ed al leggendario John Lasseter, direttore creativo degli Studios Walt Disney e Pixar animation, Charles Aznavour, che qui ha dato la voce al protagonista Carl.
segue … >>>
La città francese in questi giorni sarà il luogo più cosmopolita del mondo e al di là dei fastidi da sopportare per l’occasione il regno dell’immaginario prenderà il sopravvento dove tutto ed il contrario di tutto sarà possibile. Per la prima volta nella sua storia la più grande kermesse cinematografica europea sarà inaugurata con un film di animazione in 3D per poi contrapporre storia, letteratura, polizieschi e capolavori restaurati.
UN SET CINEMATOGRAFICO A CIELO APERTO
di Mariangiola Castrovilli
Da domenica 10 maggio a Cannes si respira un’aria di eccitazione sotto pelle, mentre ferve il maquillage primaverile per darle un aspetto assolutamente scintillante e rapide vengono su le nuove tensostrutture provvisorie per esposizioni, proiezioni e ricevimenti in una Croisette che si trasforma per i tumultuosi 15 i giorni della durata del Festival in un set cinematografico a cielo aperto, uno stupendo regno dell’immaginario dove è possibile tutto ed il suo contrario.
Certo ci sono anche molti fastidi per i locali che devono sopportare cose come la chiusura delle strade laterali e che in macchina diventa una vera e propria gincana creando qualche problema anche ai pedoni, ma che fa, è il prezzo da pagare per diventare almeno per le due settimane più care dell’anno, il posto più cosmopolita del mondo.
Per quanto riguarda annessi e connessi legati al cinema infatti non essere a Cannes vuol dire tante cose e non proprio positive perché il non invito a questa superba fiera delle vanità con un ritorno economico e di immagine non indifferente, significa, stando alle apparenze, aver lavorato a vuoto… un’assenza assordante dalla vetrina più prestigiosa dell’anno… Vero è che ci si può consolare poi con tutte le attenuanti del caso, ma la ferita continua a bruciare e per un po’ di tempo…
Molte le novità di questo 62° Festival presieduto da Gilles Jacob e condotto con mano sicura da Thierry Frémaux, innanzitutto l’inaugurazione con, per la prima volta nella sua storia l’animazione conil film in 3 D La-haut (UP) della Disney-Pixar che promette di essere dal 29 luglio, quando uscirà nelle sale, un boom al box office. A salire dunque il 13 maggio i tanto sospirati gradini coperti dal tappeto rosso del Palais du Cinema insieme al regista Peter Docter (Mostre &Cie) e Bob Peterson (sceneggiatore de Monde de Nemo), al produttore Jonas Rivera ed al leggendario John Lasseter, direttore creativo degli Studios Walt Disney e Pixar animation, Charles Aznavour, che qui ha dato la voce al protagonista Carl.
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Questa nuova edizione Cannense in un momento di crisi globale e di ricerca di punti di riferimento si volta ad osservare differenti periodi storici, come l’occupazione francese vista da Tarantino, l’Italia di Mussolini da Bellocchio, la Germania del 1913 da Haneke, e Suleiman che ci mostra la Palestina dal 1948 ad oggi. Sotto i riflettori anche ispirazioni letterarie, come Bright Star di Jane Campion da Yeats, o Thérèse Raquin riletta da Park Chan-Wook in Bak-Jwi.
Lontani i tempi dei trionfi di Coppola, Scorsese o Mann, dovuti magari anche al lungo sciopero degli sceneggiatori del 2008, come ci spiegò Thiérry Frémaux quasi un mese fa a Parigi all’Intercontinental Le Grand Hotel presentando il programma di Cannes. Barack Obama ha fatto proseliti anche al cinema e così l’America, riducendo la sua abituale faraonica partecipazione, incredibile a dirsi è presente con solo due film in competizione, La-Haut (UP) e Taking Woodstock di Ang Lee.
Per gli amanti del brivido a qualsiasi temperatura anche tanti polizieschi, ed il corrosivo stile di Gaspar Noé e Lars von Trier a deliziare i loro numerosi fans.
Cannes Classic offrirà poi nella sua sezione dal 14 al 24 tre capolavori restaurati, da Senso di Luchino Visconti a Les Chausson rouges di Michael Powell e Emeric Pressburger a Pierrot le fou di Jean Luc Godard. Una tripletta da non perdere a nessun costo
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FILMATO TRATTO DA WWW.VISUM.IT