“Scacco a Dio” al Tarquinia-Cardarelli con Roberto Vecchioni
Ospiti e personalità sempre più illustri nella suggestiva aula consiliare del Comune di Tarquinia nell’ambito di “Incontri con l’Autore” per il Premio Tarquinia-Cardarelli 2009. Sabato 14 novembre, alle ore 17, Massimo Onofri, direttore artistico del Premio, incontrerà il cantautore e scrittore Roberto Vecchioni, che dopo un confronto, nella mattinata, con gli studenti delle scuole superiori, presenterà il suo ultimo libro “Scacco a Dio”, recentemente uscito per Einaudi.
Martedì 17 alle ore 11.00, invece, a Viterbo, presso Palazzo Gentili, sede della Provincia, si terrà la conferenza stampa di presentazione della fase finale della kermesse letteraria giunta quest’anno alla sua ottava edizione (la seconda come premio per la critica letteraria). La giuria, presieduta da Massimo Onofri, premierà sia autori nazionali che internazionali. Verranno attribuiti, inoltre, il premio per la storia della letteratura, l’opera prima, la poesia e per la piccola e media editoria del Lazio. Grande novità è il premio per le migliori dieci recensioni di studenti provenienti dalle scuole superiori di tre paesi della provincia e cioè Tarquinia, Montefiascone e Acquapendente. Anche in questa edizione si terrà “Il Processo”, ricalcando il canovaccio del 2008 dove i giornalisti del Corriere della Sera Gian Antonio Stella e Sergio Rizzo, accusati dai pubblici ministeri Andrea Marcenaro e Duccio Trombadori e difesi da Luca Telese, furono assolti dal pubblico. Durante la conferenza stampa verranno annunciati i nuovi ospiti, figure di grande rilievo nazionale.
Il Premio è realizzato con il patrocinio del Ministero per i Beni e le Attività Culturali, il contributo della Regione Lazio, della Provincia di Viterbo, del Comune di Tarquinia, della Confindustria di Viterbo, della Camera di Commercio di Viterbo, dell’Edil Cassa di Viterbo, dell’Autorità Portuale di Civitavecchia e della Fondazione CARIVIT. Alla conferenza di Martedì interverranno Alessandro Mazzoli (Presidente della Provincia di Viterbo), Mauro Mazzola (Sindaco di Tarquinia), Fausto Furietti (Assessore alla cultura della Provincia di Viterbo), Angelo Centini (Assessore alla cultura del Comune di Tarquinia), Domenico Merlani (Presidente della Confindustria di Viterbo), Antonio Delli Iaconi (Presidente della Cassa Edile di Viterbo), Ferindo Palombella (Presidente della Camera di Commercio di Viterbo), Massimo Onofri (Direttore artistico del Premio Cardarelli).
Intanto tutte le attenzioni sono dirette per l’incontro di sabato con il cantautore di Milano nella veste forse meno conosciuta di narratore e saggista, ma non per questo meno importante e significativa. A proposito del suo ultimo libro, Scacco a Dio, Vecchioni commenta: «Credo che tutti gli uomini giochino a scacchi con Dio. Il problema è chiedersi se Dio lo permette o non lo sopporta». I personaggi che racconta sono dunque illustri rappresentanti di questo umano atteggiamento: Oscar Wilde, JFK, Federico II, Shakespeare, grandi uomini che hanno sfidato Dio inventandosi un destino diverso da quello che sembrava già scritto, e dei quali l’autore ci mostra un volto inedito ed inaspettato. E così scopriamo che Oscar Wilde dopo anni di carcere vive sotto falso nome nel nord della Francia; che il matematico Évariste Galois muore in duello non a causa di una donna ma per il risultato sconvolgente delle sue ricerche; che sir Alec Guinness si converte dopo uno strano colloquio in una chiesa durante le riprese del film in cui veste i panni di padre Brown; che il campione del mondo di scacchi Capablanca non ha perso il suo titolo come credevamo.Un insieme di racconti che danno forma ad un unico romanzo, caratterizzato dall’affabulazione rapinosa e lieve di Vecchioni, capace di cogliere e svelare, d’incanto, gli abissi dell’animo umano.
«Sembra quasi che lo facciano per farmi dispetto, gli uomini: arrivati a un certo punto è come se s’incidessero un’altra linea della vita sulla mano. No, non parlo di peccati, quelli son minuzie: dico il corso del loro destino. È come se in un’immaginaria scacchiera non accettassero più le diagonali di un alfiere, i salti di un cavallo, le rette di una torre. E spacciano questa falsa libertà per uno scacco a me, uno scacco a Dio. Ecco cosa mi tormenta e cosa voglio capire: dove ho sbagliato?»
Roberto Vecchioni nasce a Milano nel 1943.
La sua attività musicale inizia negli anni ‘60, scrivendo canzoni per artisti affermati come Vanoni, Zanicchi, Cinquetti, ed in seguito Nannini, Oxa, Pravo. Nel 1971 si propone per la prima volta come cantante dei suoi pezzi. Il grande successo di pubblico arriva nel 1977 con l’album «Samarcanda», cui fanno seguito altri 20 album per una vendita totale che supera i 6 milioni di copie.Oltre alla sua veste più nota di cantante, Vecchioni è anche autore di libri e saggi e collabora con i massimi giornali italiani. Come narratore esordisce nel 1983 con Il grande sogno (Milano libri) dove accosta prosa e poesia. Nel 1996 escono i racconti di Viaggi del tempo immobile (Einaudi), mentre nel 1998 ha curato e composto la voce «Canzone d’Autore» per l’Enciclopedia Treccani.
Il suo primo romanzo è Le parole non le portano le cicogne (Einaudi, 2000) una coinvolgente avventura nel mondo della parola e dei suoi significati, seguito nel 2004 dal romanzo breve Il libraio di Selinunte che ha raggiunto le quattro edizioni con oltre 60.000 copie vendute. Nel 2006 è uscita la raccolta di fiabe Diario di un gatto con gli stivali (Einaudi).
Dal 2001 ha tenuto corsi per alcune università italiane (Torino, Teramo, Pavia, Roma) sui temi di letteratura, musica e cultura della comunicazione.
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