Tutti i vincitori del Premio Tarquinia-Cardarelli 2009 e le motivazioni della Giuria
Premio per la Critica letteraria italiana
Giorgio Ficara
Premio per la Critica letteraria internazionale
Radwa Ashour
Premio per la Storia della letteratura e la Filologia
Nino Borsellino
Premio per l’Opera prima di critica letteraria
Alice Cencetti
Giovanni Pascoli. Una biografia critica (Le Lettere, 2009)
Premio di Poesia
Nino De Vita
Premio per la piccola e media editoria
e/o
Premio per le migliori dieci recensioni di studenti delle scuole superiori
I premiati verranno annunciati durante la cerimonia di premiazione
La cerimonia di premiazione si terrà a Tarquinia sabato 12 dicembre alle 18, nella chiesa di Santa Maria in Castello, e sarà condotta da Serena Dandini. Il Premio è presieduto da Massimo Onofri con una giuria formata da Raffaele Manica e Filippo La Porta.
§ – Giorgio Ficara, professore di Letteratura italiana a Torino e critico militante, riceve il Premio per la critica letteraria per la sua opera fondata su una salda tradizione ed una grande esperienza di lettore, che, però, si va sempre più fertilmente spalancando sulla nostra complessa contemporaneità; per la sua sintonia inquieta con il presente letterario; per la sua scrittura elegante, insieme densa e chiara. Il riconoscimento va a conferma di una versatilità, disponiblità, apertura di compasso con pochi pari. Si ricordano le sue escursioni negli ambiti più diversi, anche linguistici, dallo studio su Leopardi, quello su Casanova fino all’ultimo novecento. E’ un impegno, il suo, nei confronti della critica testimoniato da un lungo e fertile rapporto con la madre e il padre della critica italiana: Francesco de Sanctis.
Giorgio Ficara – Nato a Torino nel 1952, saggista e critico letterario, e? professore ordinario di letteratura italiana all’Universita? di Torino, visiting professor alla Stanford University e a UCLA e direttore scientifico della Fondazione De Sanctis. Ha insegnato a Parigi, alla Sorbona e al Colle?ge de France, e in diverse universita? europee. Tra i suoi libri: Solitudini. Studi sulla letteratura italiana dal Duecento al Novecento (Garzanti, 1993), Il punto di vista della Natura. Saggio su Leopardi (Il Melangolo, 1996), Casanova e la malinconia (Einaudi, 1999) e Stile Novecento (Marsilio, 2007). Ha vinto nel 1984 il premio per la saggistica dell’Accademia Nazionale dei Lincei. E? condirettore di Lettere Italiane e collabora a ”La Stampa”. Ha introdotto la Storia della letteratura italiana di De Sanctis per la collana de La Pleiade di Einaudi.
§ – Il Premio per la critica internazionale va ad una figura molto complessa e affascinante: critico letterario, scrittrice di romanzi (sempre con un impianto di forte denuncia storico-sociale), racconti e reportage di viaggio, intellettuale laica appassionata di Gramsci, militante politica, studiosa allieva di Edward Said, professoressa universitaria in lotta con le autorità, Radwa Ashour ha visto scorrere dalla sua finestra sul Nilo almeno mezzo secolo di guerre, manifestazioni, rivolte, occupazioni militari, colpi di stato, riforme economiche, lotte di emancipazione. Nella sua biografia, scrittura e impegno politico (in favore delle donne, della democrazia, della causa palestinese, e sempre in prima linea e rischiando di persona) convergono in una stessa appassionata ricerca della verità, contro il potere in tutte le sue forme.
Radwa Ashour – Scrittrice, romanziera, intellettuale laica appassionata di Gramsci, militante politica, studiosa allieva di Edward Said, professoressa universitaria, Radwa Ashour ha visto scorrere dalla sua finestra sul Nilo mezzo secolo fitto di guerre, manifestazioni, rivolte, occupazioni militari, colpi di stato, riforme economiche, lotte di emancipazione. Nella sua biografia scrittura e impegno politico – sempre in prima linea e rischiando di persona – convergono in una stessa appassionata ricerca della verità, contro il potere in tutte le sue forme. Nata al Cairo nel 1946, Radwa Ashour, è una delle figure intellettuali più famose in Egitto. Professore di inglese e di letteratura comparata presso l’università ‘Ayn Shams del Cairo, ha conseguito un dottorato in letteratura afro-americana presso l’università del Massachusetts (USA). Massima studiosa di arabian gender studies, nel 2004 ha curato la raccolta in 4 volumi della letteratura araba femminile; la traduzione in inglese Arab Women Writings: A Critical Reference Guide: 1873-1999 è una versione ridotta dell’originale in arabo.Ha pubblicato sette romanzi, un testo autobiografico, due raccolte di racconti brevi e cinque libri di critica. La sua opera più famosa è La trilogia di Granada, il cui primo volume ha ottenuto il primo premio alla Fiera Internazionale del Cairo nel 1995, mentre l’intera trilogia ha vinto il primo premio alla Prima Fiera del libro delle Donne che si è svolta al Cairo nel 1996. Un altro suo romanzo, Spettri, ha ottenuto, sempre al Cairo, il primo premio alla Fiera del Libro del 2002. Nel 2003 ha pubblicato Qit’ah min Europa (Un pezzo d’Europa) che ha riscosso notevole successo. In Italia sono stati tradotti alcuni suoi racconti: Un omicidio pulito in Parola di donna, corpo di donna, a cura di Valentina Colombo (Mondadori, 2005) e Ho visto una palma in Lo specchio degli occhi a cura di Younis Tawfik (Ananke, 1998). Il romanzo Atyàf. Fantasmi dell’Egitto e della Palestina è uscito nel 2008 presso la casa editrice Ilisso.Nel 2007 ha vinto il premio Constantine Cavafy per la letteratura. È sposata con il poeta palestinese Mourid Barghouti; hanno un figlio, Tamim al Barghouti, anch’egli poeta.
§ – Il Premio della Storia della letteratura e della Filologia va a Nino Borsellino, professore emerito di Letteratura italiana e Storia della critica letteraria alla Sapienza di Roma, il quale, in circa sessant’anni di attività, ha scandagliato, con originalità e sicurezza di risultati e con felicità di scrittura, i diversi generi letterari (teatro, novella, romanzo, saggio, poesia) e quasi tutti i secoli della letteratura italiana, da Dante a Macchiavelli e Ariosto, passando per gli anticlassicisti cinquecenteschi di cui fu precoce decodificatore, sino a Verga e Pirandello. E tutto ciò con vigorosa disposizione storico-antropologica, grande consapevolezza critico-metodologica e rigore teorico (suo un importante saggio sul “Comico”), in vista d’una idea di letteratura fondata sull’endiadi di verità e civiltà.
Nino Borsellino – Nato a Reggio Calabria nel 1929 è professore emerito di Letteratura Italiana e Storia della critica letteraria all’Università La Sapienza di Roma. Ha insegnato come Visiting professor in varie università degli USA. Presiede il comitato scientifico della Fondazione N. Sapegno di Aosta. Ha diretto la Rivista di studi pirandelliani, la Storia generale della letteratura italiana (con Walter Pedullà, 12 voll. Motta 1999) e, con Lucio Felici, Scenari di fine secolo, 2 voll. di aggiornamento della Storia della letteratura italiana di Cecchi e Sapegno, (Garzanti, 2001). Ha curato edizioni di testi teatrali (Commedie del Cinquecento, Feltrinelli, 1962 – 67) e di Francesco D Sanctis (Verso il realismo, Einaudi 1965). La sua saggistica dantesca è in parte raccolta in due volumi: Sipario dantesco (Salerno, 1989), Ritratto di Dante (Laterza 1998, III ed.); quella d’ambito rinascimentale in monografie su Ariosto, Machiavelli e scrittori dell’anticlassicismo, e in Rozzi e Intronati (Bulloni, 1974 e 1976), La Tradizione del comico (Garzanti, 1989), L’età italiana (Vecchiarelli 2008), Paradisi perduti (Garzanti, 2009). Altri volumi sono dedicati a Leopardi Il socialismo della Ginestra (Lalli, 1987), Verga Storia di Verga (Laterza, 1982 e 1993), Pirandello Ritratto e immagini di Pirandello (Laterza 2000, nuova ed. ) e Il dio di Pirandello (Selleria 2004) e molti saggi a scrittori del Novecento. Per I Meridiani Mondadori ha introdotto il primo tomo delle opere di Andrea Camilleri. In Critica e Storia (Kepos, 1993) sono messi a fuoco temi di metodologia letteraria.
§ – Nino De Vita riceve il Premio per la sua poesia che preserva i tesori di un dialetto nobile, quello d’un lembo della Sicilia occidentale, e mostra i segni di una passione intima e civile; per un’opera che, da decenni, si compone in un grande, ininterrotto poema “a puntate” che, da racconto, si va facendo ineluttabilmente romanzo, grande romanzo.
Nino De Vita – È nato a Marsala nel 1950. Alla sua prima raccolta di versi, Fosse Chiti (Amadeus, 1989), ha fatto seguito una trilogia in dialetto siciliano: Cutusìu, (Mesogea, 2001) con cui vince il Premio Mondello 2003; Cùntura, (Mesogea, 2003), Premio Napoli 2004, Nnòmura, (Mesogea, 2005), Premio Bartolo Cattafi 2006. Nel 1996 gli è stato assegnato il premio Alberto Moravia. Due suoi racconti per ragazzi, Il cacciatore e Il racconto del lombrico, illustrati rispettivamente da Michele Ferri e da Francesca Ghermandi, sono stati pubblicati dall’ editore Orecchio Acerbo di Roma. Si sono interessati alla sua poesia, tra gli altri, Vincenzo Consolo, Franco Loi, Massimo Onofri, Enzo Siciliano, Giovanni Raboni, Goffredo Fofi, Andrea Cortellessa, Emanuele Trevi. Si occupa della “Fondazione Sciascia”, sorta a Racalmuto per volontà dello scrittore siciliano scomparso.
§ – Il Premio per l’Opera Prima di critica letteraria va a Alice Cencetti per il libro Giovanni Pascoli. Una biografia critica (Le Lettere, 2009), dedicato a uno dei più ambivalenti e complessi poeti dell’Italia unita, nel segno di un’affascinante idea di critica fondata su un impegno di decostruzione (demistificando tutte le biografie pascoliane che la precedono) e restauro.
Alice Cencetti – È nata a Firenze nel 1978 e si è laureata nel 2002 in Storia della critica e della storiografia letteraria presso la Facoltà di Lettere dell’Università degli Studi di Firenze con il prof. Marino Biondi con una tesi di argomento risorgimentale. Presso la stessa università è dottore di ricerca in Italianistica dal 2007. Ha indirizzato i suoi studi prevalentemente all’area storico-letteraria dell’Ottocento e primo Novecento, approfondendo negli ultimi anni il campo della biografia e della critica pascoliane. Nel 2008 per la Soprintendenza per i beni librari e documentari della regione Emilia-Romagna ha curato l’edizione del volume Un epistolario dell’Ottocento. Le lettere di Gaspare Finali a Giovanni Pascoli (1892-1912) (Compositori) mentre nel 2009 ha pubblicato il saggio Giovanni Pascoli. Una biografia critica (Firenze, Le Lettere) e insieme a Marino Biondi ha curato il volume di Vittorio Vettori Civiltà letteraria, cultura e filosofia (Firenze, Le Lettere).
§ – La casa editrice e/o riceve il Premio per la piccola e media editoria di qualità in virtù della sua lunga e particolare storia. Creata alla fine degli anni ’70 da Sandro Ferri e Sandra Ozzola, multientica per la crescente schiera di collaboratori di tutto il mondo, e/o si è prima caratterizzata per la pubblicazione di autori dell’Est europeo (Rabal, Christa Wolf, Brandys, una collana praghese diretta da Milan Kundera), per poi via via allargare i propri orizzonti verso Ovest e oltreoceano (Thomas Pynchon, Alice Munro, Alice Sebold), nei Caraibi (Gutierrez), in Africa (Achebe) nel Mediterraneo (Jean-Claude Izzò) e verso l’Est estremo, con la Cina (Wei Wei) e il Medio Oriente (Selim Nassib). Impegnata anche sul versante italiano, la casa editrice e/o s’è distinta anche per la scoperta di nuove voci, tra le quali basterà citare Elena Ferrante e Massimo Carlotto.
Edizioni E/O – Fondata nel 1979 da Sandro Ferri e Sandra Ozzola, la casa editrice Edizioni E/O ha sin dal principio manifestato la volonta? di creare ponti e aperture nelle frontiere letterarie per stimolare il dialogo tra le diverse culture. E? cosi? che ha iniziato a tradurre in Italia le letterature dell’Europa dell’Est, dell’America e dei paesi del Sud del mondo. Inoltre l’esplorazione letteraria dell’area mediterranea ha portato al lancio in Italia del genere del “noir mediterraneo” molto prima che divenisse una moda. Dai primi anni Novanta la casa editrice ha allargato il proprio pubblico avviando una fortunata collana di tascabili nella quale vengono riproposti i titoli di maggiore successo. Tra gli autori piu? importanti M. Barbery, M. Carlotto, E. Ferrante, PJ. Gutie?rrez, B. Hrabal, JC. Izzo, E. Keret, A. Lakhous, L. Levi, S. Liebrecht, EE. Schmitt, A. Sebold, C. Wolf. Oggi la E/O e? considerata una delle piu? prestigiose case editrici indipendenti sul territorio italiano e dal 2005 ha dato vita alla nuova Europa Editions, casa editrice “sorella” che pubblica libri in traduzione negli Stati Uniti e in Canada.
Grande novità è il Premio per le migliori dieci recensioni di studenti delle scuole superiori di tre paesi della provincia di Viterbo: Tarquinia, Montefiascone e Acquapendente.
Gli studenti si sono dedicati alla lettura di un libro – L’Equivoco di Alain Elkann (Bompiani, 2008) – producendo poi una piccola recensione.
Con questa iniziativa il Premio vuole promuovere la riflessione critica, nella convinzione che non si debba insegnare solo a scrivere un romanzo, come fanno le scuole di scrittura ormai imperanti, ma che si debba imparare anche a leggere e a scrivere sulla letteratura.
I Premiati verranno annunciati durante la cerimonia del 12 dicembre.
Il Premio Tarquinia-Cardarelli è realizzato con il patrocinio della Presidenza del Consiglio dei Ministri e del Ministero per i Beni e le Attività Culturali, il contributo della Regione Lazio, Provincia di Viterbo, Comune di Tarquinia, Confindustria di Viterbo, Camera di Commercio di Viterbo, Cassa Edile di Viterbo, Autorità Portuale di Civitavecchia e Fondazione CARIVIT.
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Ufficio stampa Provincia di Viterbo:
Maria Letizia Riganelli – Federica Lupino
0761/313347; e-mail: ufficiostampa@provincia.vt.it
Ufficio Stampa Comune di Tarquinia:
Daniele Belardinelli Aiello
0766/849246 – e.mail: relazioni.esterne@tarquinia.net
Ufficio stampa Premio: Davis & Franceschini
Alba Donati – Irene Cencetti
Tel 055/2347273 – e.mail: davis.franceschini@dada.it
www.davisefranceschini.it