64° Anniversario della Repubblica Italiana

64° Anniversario della Repubblica Italiana

Emblema della Repubblica Italiana“Dobbiamo lavorare insieme per la sicurezza e il benessere comune: in Italia e in Europa”

In un mondo sempre più interdipendente, non potrà esservi vera sicurezza se permarranno focolai di minaccia; non potrà esservi vero benessere se anche soltanto una parte dell’umanità sarà costretta a vivere nell’indigenza. Dobbiamo lavorare insieme per la sicurezza e il benessere comune: insieme in Italia, insieme in Europa.
 
È quanto si legge nel messaggio inviato alle Forze Armate dal Presidente Napolitano che questa mattina ha reso omaggio alla Tomba del Milite Ignoto ed è intervenuto alla Rivista Militare ai Fori Imperiali.

Le Forze Armate – ha sottolineato il Capo dello Stato – sono da anni impegnate in tanti teatri di crisi. La comunanza di intenti e la sinergia di azione che esse esprimono nei confronti dei contingenti degli altri paesi, della cooperazione civile e delle organizzazioni internazionali sono cruciali per la costruzione di una nuova sicurezza condivisa, fondamento di un nuovo benessere collettivo.

I riconoscimenti che pervengono ai nostri militari dai colleghi sul campo, dalle popolazioni che essi assistono e dalle Nazioni amiche – ha aggiunto il Presidente Napolitano – sono la prova più eloquente della qualità del loro impegno e della credibilità che si sono conquistati nelle missioni di pace e di sicurezza al servizio della comunità internazionale.
Le Forze Armate hanno ora di fronte una nuova sfida, quella di costruire una difesa europea realmente integrata.Il mio auspicio è che questo grande passo sia compiuto rapidamente e con successo e che costituisca avanguardia di un’Europa politica finalmente unita.

Nel celebrare il sessantaquattresimo anniversario della Repubblica Italiana – si legge nel messaggio – raccolto dinanzi al mausoleo del Milite Ignoto, il mio primo deferente pensiero va ai militari di ogni arma, grado e specialità che hanno perso la vita nell’adempimento del dovere al servizio della Patria. Il 2 giugno del 1946 ha avuto inizio un periodo nuovo e straordinario nella storia dello stato nazionale unitario. Abbiamo vissuto anni non sempre facili, anni di duro lavoro resi però fecondi dalla forza propulsiva dei valori della nostra Carta Costituzionale: democrazia, libertà, eguaglianza, giustizia.Su quei valori fondanti abbiamo costruito l’Italia di oggi, soggetto protagonista della comunità internazionale e di un’Europa che è chiamata a rafforzare la sua unità.

Al termine della cerimonia ai Fori Imperiali, il Capo dello Stato, in un messaggio inviato al Ministro della Difesa, Iganzio La Russa, ha espresso il proprio compiacimento per il pieno successo dell’evento. I reparti hanno sfilato – ha scritto il Presidente Napolitano – con il consueto, ammirevole impegno e la folta, calorosa partecipazione dei cittadini ha confermato, ancora una volta, quanto affetto il popolo italiano nutra per le sue Forze Armate e quanto sia salda la sua fiducia nei valori della democrazia e della Patria. Ho altresì apprezzato come – ha concluso il Presidente il messaggio – anche quest’anno ella abbia voluto conferire all’evento toni di sobrietà, senza nulla togliere al valore della celebrazione.
 
 
Gli auguri dai Capi di Stato per la Festa della RepubblicaIl Presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, ha ricevuto dal Presidente degli Stati Uniti, Barack Obama, la seguente lettera:

A nome del popolo americano, rivolgo a lei e al popolo d’Italia il più caloroso saluto in occasione della festa nazionale del 2 giugno. Gli Stati Uniti apprezzano profondamente il fermo impegno dell’Italia a contribuire insieme con gli Stati Uniti e gli altri alleati della Nato alla promozione della pace, dello sviluppo e della sicurezza in tutto il mondo. In questa speciale occasione sono anche lieto di riconoscere l’enorme apporto degli immigrati italiani e degli italo-americani per fare degli Stati Uniti quello che sono oggi. Nel momento in cui il popolo d’Italia onora la sua festa nazionale, la gente di tutta l’America ricorda i profondi legami culturali e storici tra le nostre due grandi nazioni e si sente calorosamente partecipe di questa celebrazione in Italia.

Messaggi altrettanto calorosi sono giunti al Presidente Napolitano dal Segretario generale delle Nazioni Unite, Ban Ki Moon, dal Presidente della Repubblica francese, Nicolas Sarkozy, dal Presidente della Repubblica popolare cinese, Hu Jintao, dal Presidente della Federazione Russa, Dmitrij Medvedev, dal Presidente dell’India, Pratibha Patil, dal Presidente del Pakistan, Asif Ali Zardari, e da numerosi altri Capi di Stato.
 

Il Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano“L’Italia consolidi la sua unità, si rinnovi, divenga più moderna e più giusta”

Un augurio affettuoso a quanti vivono e operano nel nostro paese per la festa che celebriamo insieme : festa dell’Italia che si unì e si fece Stato 150 anni orsono, festa della Repubblica che il popolo scelse liberamente il 2 giugno 1946. Inizia così il videomessaggio del Presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, per la Festa della Repubblica.

In questo momento, sentirsi nazione unita e solidale, sentirsi italiani, significa – ha aggiunto il Presidente Napolitano – riconoscere come problemi di tutti noi quelli che preoccupano le famiglie in difficoltà, quelli che nei giovani suscitano, per effetto della precarietà e incertezza in cui si dibattono, pesanti interrogativi per il futuro.

Parlo dei problemi del lavoro e della vita quotidiana, dell’economia e della giustizia sociale. Stiamo attraversando, nel mondo e in particolar modo in Europa, una crisi difficile: occorre dunque un grande sforzo, fatto anche di sacrifici, per aprire all’Italia una prospettiva di sviluppo più sicuro e più forte. Per crescere di più e meglio, assicurando maggiore benessere a quanti sono rimasti più indietro, l’Italia deve crescere tutta, al Nord e al Sud. Si deve, guardando ai giovani, promuovere una migliore educazione e formazione, fare avanzare la ricerca scientifica e tecnologica, elevare la produttività del nostro sistema economico: solo così si potrà creare nuova e buona occupazione.

Il confronto tra le opposte parti politiche deve concorrere al raggiungimento di questi risultati, e non produrre solo conflitto, soltanto scontro fine a sé stesso.

Si discutano in questo spirito – ha sottolineato il Capo dello Stato – le decisioni che sono all’ordine del giorno; si scelga in questo spirito – nel Parlamento, nelle istituzioni regionali e locali e nella società – tra le diverse proposte che si dovranno liberamente esprimere. Ci accomuni – ha concluso il Presidente Napolitano – un forte senso delle responsabilità cui fare fronte perché l’Italia consolidi la sua unità, si rinnovi, divenga più moderna e più giusta e si dimostri capace di dare il suo contributo alla causa della pace e della giustizia nel mondo.
Buon 2 giugno a tutti.

“Impegno condiviso delle classi dirigenti per superare sterili contrapposizioni”

Rinnovo l’auspicio che da parte delle classi dirigenti vi sia uno scatto di consapevolezza della necessità di un impegno condiviso per superare sterili contrapposizioni e dannosi particolarismi. E’ quanto scrive il Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano nel messaggio inviato ai Prefetti d’Italia, in occasione della Festa della Repubblica.

Questo modo di interpretare la responsabilità pubblica – ha affermato Napolitano – è il miglior contributo per riaffermare, nel centocinquantenario dell’Unità d’Italia, le ragioni dell’unità e dell’indivisibilità della Repubblica.

Il Paese ha bisogno di una buona Amministrazione – ha sottolineato il Presidente – che venga percepita nella sua capacità di dare risposte concrete alle esigenze e alle aspettative più avvertite dalle popolazioni, attraverso l’azione di amministratori e funzionari pubblici improntata a trasparenza e sobrietà.

A voi Prefetti – ha aggiunto il Presidente Napolitano – per il riconosciuto ruolo di terzietà a garanzia dell’interesse generale, è richiesto il massimo impegno per rendere più incisiva l’azione complessiva di governo sul territorio, contribuendo ad individuarne le priorità grazie a un costante monitoraggio delle situazioni di disagio emergenti, con attenzione particolare a quei contesti nei quali più alto è il rischio di tensioni.

Ho apprezzato – ha scritto il Capo dello Stato – le recenti iniziative, ispirate a principi di solidarietà ed equità, che sono state attuate in ambito provinciale, in materia di sostegno al reddito delle famiglie e delle imprese, di sospensione delle procedure di rilascio di immobili per morosità, di prevenzione del fenomeno dell’usura e di moratoria delle scadenze di mutui.

Fonte:
www.quirinale.it

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