The Big Five! Perché non The Big Six?
(Gicar) – Franco Iosa che, anche quest’anno, con il suo intervento, ci onora di aprire il “Diario di Bordo” versione 2011 (il quinto nella storia di oltrepensiero.it), ha partecipato per tre volte consecutive alle spedizioni scientifiche “Sulle Orme del Grande Squalo Bianco” del Prof. Primo Micarelli ricoprendo anche l’incarico di fotografo ufficiale dei Viaggi di Studio. 66 anni, non più giovanissimo, soprattutto rispetto agli studenti universitari ed agli appassionati al seguito delle missioni, è stato scherzosamente battezzato il “papà” dell’Unità di Studio e Ricerca sugli squali bianchi.
Nonostante la sua lunga esperienza internazionale nell’aeronautica militare e civile, è un uomo dalla personalità sinceramente e profondamente umile.
Come se non tenesse mai conto delle proprie competenze e conoscenze, non è mai sazio di imparare e scoprire, come tutti i saggi, nuovi mondi e fare nuove esperienze. Non a caso, l’altra grande passione della sua vita, oltre gli squali, è proprio quella per le moto e il motociclismo. Personaggio dall’animo sensibile, con una spiccata umanità nei confronti del prossimo, prova un infinito rispetto per la natura e l’ambiente in genere. Sappiamo sta soffrendo non poco per la forzata permanenza in Italia lontano dall’VIII Spedizione in Sud Africa. Ci aiuterà, in compenso e da vicino, a noi di oltrepensiero.it, in redazione, commentando e spiegando le notizie tecniche che ci arriveranno da Gansbaai… questa volta al di qua dei monitor dei computer con l’ansia di chi aspetta e non, invece, con la fretta di chi deve trasmettere, come negli ultimi anni ha sempre fatto unitamente agli altri componenti della spedizione. Ringraziamo Franco Iosa per questa sua ennesima disponibilità e volentieri apriamo il “Diario di Bordo” con le sue riflessioni sul Grande Squalo Bianco ed il suo “The Big Six” !
THE BIG SIX
(Franco Iosa) – Big Five, in sud Africa non vuol dire batti il cinque. Big Five è riferito ai 5 grandi animali che, come immagine, più rappresentano il continente Africano. Giusto per ricordali eccoli:
Certamente sono imponenti ed una grande curiosità, che stimola la fantasia, ci fa sorvolare la vasta savana alla ricerca di questi magnifici animali, che meritano tutto il nostro rispetto.
Io aggiungerei un sesto animale, non vive in terraferma, regna nella vastità dell’oceano che circonda il Continente Africano, e come gli altri 5 ha le sue zone elettive di dominio, in particolare in Sud Africa laddove l’Oceano Atlantico e l’Oceano Indiano si incontrano e si uniscono. Parlo dell’immensa casa, che va da Cape Town a Mossel Bay ed ospita il “Grande Squalo Bianco”, [Great White Shark]. L’aggettivo “Grande” non è casuale bensì una definizione appropriata alla grandezza e maestosità di questo animale che ha raggiunto la sua perfezione da millenni, anch’esso merita una foto in questa mia riflessione.
E’ vero che questo lamnide non regna solo in Sud Africa, lo troviamo in molte parti del globo acqueo, come ad esempio nelle coste dell’Australia nell’Oceano Pacifico, a Guadalupe, nelle Antille, esemplari sono presenti anche nel bacino mediterraneo. Ma è in Sud Africa, a Gansbaai, e più precisamente nelle immediate vicinanze di Dyer Island , che ho avuto la possibilità di più “incontri ravvicinati” con questo maestoso pesce.
Un predatore perfetto. Quando Guardo questa foto, selezionata tra le centinaia di scatti che ho fatto nelle mie tre missioni di supporto fotografico al team di ricercatori, non posso non avere una stretta al cuore di nostalgia per quelle bellissime giornate avventurose, In compagnia di Studenti, Sub e Cineoperatori, tutti sotto la guida esperta di Michael Rutzen, abbiamo avuto la possibilità di entrare in acqua e protetti da un’apposita gabbia abbiamo ammirato questo magnifico essere attivo nel suo territorio. Ciò che risalta maggiormente è la mancanza di aggressività, è molto attento e con grande cautela studia la sua preda o il boccone che gli viene offerto. I movimenti repentini dei sub, nella gabbia, lo rendono molto circospetto, quasi sospetti malizia da parte di quegli esseri che invadono il suo ambiente. Ne ha ben donde, vista la caccia spietata perpetrata dall’ “Homo Sapiens”, che del suo corpo vuole solo le pinne per fare una presunta zuppetta afrodisiaca; ma questo è un altro capitolo.
Quest’anno, per altri impegni, non ho potuto partecipare alla missione di studio, tuttavia con l’ausilio del “Dario di Bordo” pubblicato da Oltrepensiero, sarò spiritualmente presente non solo a bordo del Barracuda, ma anche alle “Lectures” di biologia magistralmente tenute da Primo Micarelli, da Emilio Sperone, da Michael Rutzen e non ultima dalla mia carissima amica Sara Andreotti, meglio conosciuta come “Saretta”, che da oltre un anno risiede permanente a Gansbaai. In aggiunta alla ricerca sul Grande Squalo Bianco, Saretta frequenta una prestigiosa Università per aggiungere un altro dottorato al suo palmares di biologa e ricercatrice. Rivivrò con tutti i componenti, “vecchi e nuovi” intense giornate di “Fotografie”. Con il bacino ben appoggiato alla murata e l’obiettivo puntato ed a fuoco sull’esca, sarò pronto a catturare con l’ennesimo scatto, l’essenza dell’atto predatorio del mio carissimo amico “THE GREAT WHITE SHARK”, Il sesto animale più grande presente a sud del continente Africano.
Non mancate di trasmettere le vostre esperienze ed emozioni attraverso le pagine elettroniche di Oltrepensiero.it, Vivete intensamente ogni momento; dal vostro trepidare in partenza, al vostro trasporto a casa di un nuovo bagaglio di emozioni e conoscenza.
Un abbraccio a tutti, Franco
{morfeo 74}
FRANCO IOSA
Fotografie tratte dall’archivio 2010
Unità di Studio e Ricerca sugli Squali Bianchi
Selezione immagini a cura di Tiziana Tiselli
Center-Gross Euronics di Bovalino
DIARIO DI BORDO
VIII SPEDIZIONE SCIENTIFICA 2011
“SULLE ORME DEL GRANDE SQUALO BIANCO”