Capalbio Cinema International Short Film Festival ha compiuto 18 anni. Miglior Film: «Dagar Emmellan» di Erik Bäfving (Svezia). Marco Calvise vincitore come miglior regista per il corto “Milonga”

Capalbio Cinema International Short Film Festival ha compiuto 18 anni. Miglior Film: «Dagar Emmellan» di Erik Bäfving (Svezia). Marco Calvise vincitore come miglior regista per il corto “Milonga”

Carolina Crescentini e Tommaso Mottola (direttore artistico del festival)E’ andata in scena a Capalbio la diciottesima edizione dell’International Short Film Festival, diretto da Tommaso Mottola. La rassegna dedicata ai cortometraggi internazionali, quest’anno è stata legata dal tema delle «Mappe del mondo», al cinema e al tempo di Twitter e delle rivoluzioni arabe. Alla serata delle premiazioni hanno partecipato anche, in veste di giurate, l’attrice Carolina Crescentini e la produttrice Ginevra Elkann. Miglior Film Capalbio Cinema: «Dagar Emmellan» di Erik Bäfving (Svezia). Importanti riconoscimenti concessi ai lavori italiani. Marco Calvise vincitore come miglior regista per il corto “Milonga”.
 
Nell’anno della sua prima maturità e nonostante i tagli cospicui alla cultura in Italia, Capalbio Cinema torna a crescere nelle attenzioni degli enti locali e soprattutto nei contenuti. Realizzato in collaborazione con la Fondazione Sistema Toscana, il Festival è finanziato dal MiBAC Direzione Cinema, dalla Regione Toscana, dalla Presidenza della Provincia di Grosseto e dal Comune di Capalbio, e per la prima volta dalla Presidenza del Consiglio – Dipartimento della gioventù.
 
Padrino il Maestro Michelangelo Antonioni che scelse la famosa piazzetta per le proiezioni, il Festival, fondato nel 1994 da Stella Leonetti è oggi Festival di punta del panorama italiano dei corti, ma anche vetrina specializzata che chiama a raccolta il grande cinema sugli approfondimenti tematici che coinvolgono non solo il mondo della celluloise ma tutte le discipline dell’arte e del pensiero.

Grazie agli innumerevoli attestati del settore, in particolar modo dalla stampa, il festival è stato patrocinato, nel corso del tempo, dalle principali istituzioni del Cinema Italiano ed ha ottenuto il sostegno da tantissime tra le maggiori aziende italiane. L’attività di promozione dei corti ha portato, anche quest’anno, il nome di “Capalbio nel Mondo” grazie ai gemellaggi internazionali (Vladivostok, Calcutta, Nordkapp, Il Cairo, Mosca), e porterà in Toscana, come in passato, non solo i grandi autori e interpreti internazionali (Malcovich, Kiarostami, Konchalovsky, per esempio), ma anche delegazioni di grande prestigio sul piano politico e culturale (da Ministri della Cultura ed ambasciatori a scienziati, produttori, artisti): anche quest’anno infatti saranno numerose le delegazioni internazionali e istituzionali.
Attraverso il linguaggio della brevità – cifra tipica del corto – “Capalbio Cinema” ha sempre messo a confronto il Cinema con le maggiori forme di espressione. Negli anni ha radunato intellettuali e artisti di fama internazionale (Oliviero Toscani, Peter Gabriel, Maurizio Cattelan), presentando incontri culturali sulla brevità nelle arti, con spettacoli dal vivo che hanno visto rappresentate le forme brevi in Musica Classica, Teatro, Performance, Musica Pop, Fotografia, e quest’anno “Capalbio Cinema”, ha in programma incontri dal vivo di livello internazionale ed aprirà per la prima volta agli “incroci” con la video-arte.
All’insegna del motto del Festival Siate brevi Capalbio torna ad essere la capitale del corto e della brevità.

2011: LA MAPPA DEL MONDO
Il tema della manifestazione ha preso spunto dal dibattito dedicato alle metamorfosi del linguaggio nel cinema, nell’arte e nella società contemporanea che ha concluso l’edizione del 2010, e che ha visto Eugenio Scalfari a confronto tra gli altri con il filosofo Giacomo Marramao, con l’artista Sandro Chia, e il critico Enrico Ghezzi.

«Oggi siamo immersi in un mondo di mappe – sottolinea il direttore artistico Tommaso Mottola – eppure uno dei principali problemi degli artisti di ogni disciplina è cogliere la visione di insieme, il grande disegno che ci orienti in un mondo la cui superficie – società, frontiere, credi, politiche, risorse, paure… – è agitata da venti di burrasca.Il corto è per noi come una mappa nautica, con il suo disegno affascinante, preciso, dettagliato, e indispensabile per orientarsi in mare aperto. Abbiamo bisogno di un nuovo sistema cartografico per orientarci nella società di domani: con questa chiave inedita e con un bando speciale abbiamo invitato i registi di ogni latitudine ad inviare i loro corti a Capalbio.»

CONCORSO INTERNAZIONALE
Il Tema delle Mappe ha ispirato il bando lanciato a febbraio e grazie al quale oltre 1.000 sono stati i cortometraggi preventuti al festival, selezionati quest’anno per la prima volta da esperti di varie aree del globo. Sono state appunto le proiezioni dei cortometraggi il nucleo centrale dell’XVIIIa edizione di Capalbio Cinema, che ha presenta un Concorso Internazionale di cortometraggi provenienti da tutto il mondo. Tra questi, per la prima volta 4 sono stati i titoli italiani in competizione, selezionati nello scorso luglio dall’Academy del Corto, una giuria di studenti italiani provenienti da tutta Italia in una maratona di 3 giorni alla Casa del cinema.

I corti del concorso
A BIKE RIDE di Bernard Attal, USA, 2010, 13’
BUKOWSKI di Daan Bakker, Olanda, 2010, 10’
DAGAR EMELLAN (INBETWEENER) di Erik Bäfving, Svezia, 2011, 14’
DAS OPFER (THE VICTIM) di Marco Gadge, Germania, 2010, 14’
DAS ZIMMER (THE ROOM) di Nik Sentenza, Germania, 2009, 13’
DE 54 (THE 54) di Philip Hering, Olanda, 2010, 14’
FARTSDUMPEN (THE SPEEDBUMP) di Eric Magnusson, Norvegia, 2011, 10’
IL GARIBALDI SENZA BARBA di Nicola Piovesan, Italia, 2011, 15’
HER MOTHER’S DAUGHTER di Oonagh Kearney, Irlanda, 2010, 6’
LEL CHAMEL (HEADING NORTH) di Youssef Chebbi, Tunisia, 2010, 16’
HOUSE di Ahmad Salem, Giordania, 2011, 4’
LASSES LODD I LIVET (AND THE NUMBER IS…) di Robin Jensen, Norvegia, 2010, 8’
MILONGA di Marco Calvise, Italia, 2010, 12’
OMERO BELLO-DI-NONNA di Marco Chiarini, Italia, 2010, 13’
RESONANCES di Kaja H. Leijon, Norvegia, 2010, 11’
LAS PALMAS di Johannes Nyholm, Svezia, 2011, 13’
TU & EU (YOU & ME) di Edward Shieh, USA, 2010, 15’
UFØDT (THE UNBORN IDENTITY) di Henrik Horgen, Norvegia, 2010, 13’
IDYLL di Morten Hovland, Norvegia, 2010, 6’
JENNY di Ingvild Søderlind, Norvegia, 2010, 15’
MYRLANDET (BOGLAND) di Jonas Selberg Augustsén, Svezia, 2011, 17’
RAO YI SHENG (DOCTOR RAO) di Alexej Tchernyi e Wu Zhi, Germania, 2011, 7’
SÁMI BODDU (SÁMI MOMENT) di Ken Are Bongo, Norvegia, 2010, 5’
SONO IO DIO di Francesca Del Sette, Italia, 2011, 13’
THE SUN’S INCUBATOR (HADINAT AL SHAMS) di Ammar al-Beik, Siria, 2011, 11’
UNIVERSO DE MYA di Miguel Clara Vasconcelos, Portogallo, 2011, 11’

CONCORSO INTERNAZIONALE – I PREMI E LE GIURIE

Gran Premio Capalbio
La giuria del Classico Premio di Capalbio quest’anno ha visto Ginevra Elkann, presidente della Fondazione Pinacoteca Giovanni e Marella Agnelli e produttrice cinematografica, che debuttò a Capalbio con un proprio cortometraggio; Mohammed Rouda, giornalista di Variety Arab – Fipresci; Alessio Vlad, musicista e direttore artistico dell’Opera di Roma; l’attrice Carolina Crescentini; l’architetto Renato Nicolini.La giuria assegnerà tre Premi: Il premio come Miglior Film Capalbio Cinema del valore di 1.000 euro a cui si aggiungono il Premio Technovision (utilizzo di una macchina da presa e mezzi tecnici per un periodo di una settimana); il Premio Santini Edizioni (edizione completa comprensiva di 3 turni sala doppiaggio per integrazione P.D., sincronizzazione colonne, 1 turno sala mix dolby digital); il Premio Technicolor (Lavorazione e copia in DG Beta); il Premio Internozero (Progettazione della locandina). Quindi il Premio Miglior Regia, con il Capalbio Cinema, consistente in 500 euro e infine il Premio Miglior Fotografia con il Premio Technovision (utilizzo di una macchina da presa e mezzi tecnici per una settimana) e il Premio Technicolor (lavorazione e copia in DG Beta).

Premio World of Maps Novità 2011
Il premio viene istituito per la prima volta e segna l’inizio di un percorso di ricerca che il festival intende perseguire nei prossimi anni, con il duplice intento di rimappare attraverso i corti la geografia del pianeta attraversato da enormi sconvolgimenti, e al tempo stesso individuare quei talenti capaci cogliere con spirito innovativo il respiro del cambiamento.Una giuria di esperti è stata chiamata ad assegnare il primo Premio World of Maps al regista rivelazione del concorso internazionale.
Luba Kuzovnikova, direttore del Festival Barents Spektakle e curatrice della sezione Mind the Map che si presenta a Capalbio; il regista Ahmad Abdhalla di cui sarà presentato durante Capalbio Cinema il lungometraggio Microphone; il critico cinematografico del manifesto Roberto Silvestri.
Il premio World of Maps al Regista Rivelazione sarà del valore di 1.000 euro a cui si aggiungono il Premio Technovision (utilizzo di una macchina da presa e mezzi tecnici per un periodo di una settimana); il Premio Santini Edizioni (edizione completa comprensiva di 3 turni sala doppiaggio per integrazione P.D., sincronizzazione colonne, 1 turno sala mix dolby digital); il Premio Technicolor (Lavorazione e copia in DG Beta); il Premio Internozero (Progettazione della locandina). La giuria ha assegnato anche un Premio al Regista Rivelazione – Premio Technovision (utilizzo di una macchina da presa e mezzi tecnici per una settimana).

Premio Adci Migliore Idea Creativa
Assegnato dai creativi pubblicitari dell’Art Director’s Club, un Classico di Capalbio che da oltre dieci anni avvicina i pubblicitari top italiani ai giovani film-makers. Francesco Emiliani, direttore creativo di Art Director’s Club Iconsegnerà il prestigioso premio alla Migliore Idea Creativa.

Premio Stella di Capalbio
Il Premio Stella di Capalbio é intestato alla fondatrice di Capalbio Cinema Stella Leonetti e sarà assegnato al migliore attore e alla migliore attrice protagonista. Il Premio da quest’anno inaugura la sua prima giuria internazionale: Sasha Skliar, rock star, Russia; il giornalista del Tg2 Francesco Festuccia; l’attrice norvegese Gørild Mauseth

Premio Nisida
E’ assegnato dalla giuria dei ragazzi dell’Istituto Minorile Nisida di Napoli. L’esperienza quasi decennale che il festival condivide con passione con l’Istituto modello di Napoli, e che porta ogni anno un regista affermato a presiedere il voto dei 50 ragazzi che giudicheranno uan selezione dei corti del Concorso Internazionale. negli anni il Premio stato presieduto da Saverio Costanzo, Davide Ferrario, Paolo Genovese e quest’anno la giuria dei ragazzi di Nisida è stata presieduta dal regista Antonio Capuano che proprio a Nisida ha girato il suo ultimo film.

Premio Paesaggio Umano
Premio Paesaggio Umano, in collaborazione con il Festival del Paesaggio, consistente in una settimana di ospitalità donata con l’intento di far scrivere un cortometraggio nella Sicilia sudorientale. Il premio è dedicato alla migliore rappresentazione dell’intimo umano nella dialettica con il paesaggio circostante, offerto in collaborazione con la Film Commission Sicilia ed il Centro Sperimentale di Cinematografia di Palermo.Costanza Messina, direttrice del Festival del Paesaggio Festival del Paesaggio; Natalia Timofeeva, Festival Programmer del Vladivostok Film Fest. Tore Fosse, direttore del Nordkapp Film Festival, la rassegna cinematografica più a Nord del mondo.

Premio Reset-Dialogues on Civilizations Novità 2011
Istituito dall’Associazione Reset di cui è presidente Giuliano Amato il Premio è destinato all’opera che si distingue per chiarezza ed efficacia di una comunicazione che attraversi le frontiere tra diverse culture, tra Nord e Sud del Mediterraneo, tra Est e Ovest, tra mentalità distanti per etnia, lingua, religioni, tradizioni, codici di comportamento. Il Premio vuole segnalare l’opera che di più si mostra capace di smantellare pregiudizi e stereotipi aprendosi a una visione delle dimensioni altre che restituiscano allo spettatore, di ogni cultura, il senso di una comune umanità, nel rispetto dei diritti umani e con uno sguardo capace di trasmettere il senso della pari dignità che la condizione umana merita nelle più diverse forme di civiltà.

Altri premi e giurie verranno annunciati a Capalbio durante la manifestazione

IL FOCUS DI WORLD OF MAPS
Il tema del festival ha ispirato un bando speciale internazionale ed il Focus di quest’anno. E il simbolo di Twitter ne ha ispirato il titolo

#arab#film#revolution
Le Primavere arabe hanno rotto gli argini, portando rabbia, energia e speranze di una nuova generazione alla ribalta internazionale. Alla luce degli innumerevoli cambiamenti che stanno delineando il profilo delle società arabe di domani, Capalbio Cinema – attaverso il Bando speciale #arab#film#revolution lanciato a Cannes – ha chiamato a raccolta i nuovi autori del mondo arabo e della Diaspora per ri-mappare la creatività di un’area ora in grande fermento.
Il bando ha dato dei risultati sorprendenti: oltre 100 film sono perventui dal bando o su invito da Egitto, Siria, Algeria, Marocco, Tunisia, Giordania, Quatar, Arabia Saudita, Libano.

FILM DI #arab#film#revolution
Una esplosione di energia, e molte sorprese che hanno aiutato a capire distanze e vicinanze.

2½ di Elie Kamal, Libano, 2010
Adam di Ali Ahmed Heraize, Egitto,2011
Checkpoint di Ruben Amar, Francia/Isralele, 2010
D’amour et d’eau fraiche di Ines Ben Othman, Tunisia, 2011
Habibti di Nour Wazzi, Regno Unito/Palestina, 2010
L’Ambouba di Nadia Raïs, Tunisia, 2010
Le dernier passager [The Last Passenger] di Mounes Khammar, Algeria, 2010
Two and Two di Babak Anvari, UK/Iran, 2010
Yasmine et la Révolution di Karin Albou, Francia/Tunisia, 2011

FILM ARABI in altre sezioni
Per la prima volta 5 film sono entrati in concorso o nelle sezioni parallele.Heading North di Youssef Chebbi, Tunisia, 2010 | Concorso InternazionaleHouse di Ahmad Saleh, Giordania, 2010 | Concorso InternazionaleThe Sun’s Incubator di Ammar al-Beik, Siria, 2011 | Concorso MappeA Man’s Shadow di Tamer Mahdy, Egitto, 2010 | Human RightsAl Naï di Said Najmi, Giordania, 2010 | Junior

OSPITI #arab#film#revolution
Per la prima volta a Capalbio una delegazione che ha rappresenta plasticamente quasi l’intero arco geopolitico e culturale del cinema Arabo, a raccolta a Capalbio per fare un passo avanti nella condivisione della democrazia e delle lingue del cinema.

Ahmad Abdalla, regista (Microphone) Egitto
Babak Anvari, regista (Two and Two) Iran
Wael Rahman Attili, CEO e cofondatore Kharabeesh, Tunisia
Youssef Chebbi, regista (Heading North) Tunisia
Cynthia Couchair, Direttore delle “Giornate del Cinema Arabo” Beirut, Libano
Donatella Della Ratta, Manager Arab New Media per Creative Commons, Italia
Lisa Makhedjouf, attrice (Yasmine et la Révolution), Francia
Ines Ben Othman, regista (D’amour et d’eau fraiche), Tunisia
Mohammed Rouda, giornalista e critico cinematografico di Variety, Libano
Yahri Ben Yahmed, regista Association Cinéastes Tunisiens, Tunisia

IL CINEMA ARABO AL TEMPO DI TWITTER
Il Festival ha presentato due Panel dedicati al Cinema arabo e alla rivoluzione mediatica araba e la giornata di sabato 8 ottobre sarà interamente dedicata al tema con proiezioni, incontri e eventi speciali che analizzeranno i diversi aspetti della società e della cultura araba.La giornalista del Tg1 Monica Maggioni, di cui verrà presentato il docu-film Out of Tehran, modererà Il Cinema Arabo al tempo di Twitter, panel alla presenza del Sindaco di Capalbio Luigi Bellumori, il Presidente della Provincia di Grosseto Leonardo Marras e il Presidente della ragione Toscana Enrico Rossi.
Sul palco si sono confrontati cineasti e intellettuali italiani e del mondo mediorientale. Il regista Roberto Faenza è intervenuto su Cinema e cambiamento nella società, Giancarlo Bosetti, direttore ed uno dei soci fondatori della rivista culturale Reset, interverrà sul tema Cultura e Geopolitica, mentre il produttore egiziano Ahmed Abdallah e il giornalista di Variety Arab Countries Mohammed Rouda hanno analizzato il nuovo scenario produttivo e creativo. Il rappresentante degli autori del nuovo cinema Tunisino Yahri Ben Yahmed ha portato l’esperienza della ricostruzione del sistema cinema del paese, all’alba dei grandi cambiameti avvenuti.

Alle ore 18:30 è stato di scena Creative Revolutions!, con la proiezione dei video virali delle rivoluzioni arabe provenienti da Egitto, Siria, Giordania e Tunisia. Il panel è condotto da Donatella Della Ratta, esperta media Arabi e interviene Wael Attili CEO della web platform Kharabeesh. “Creative Revolutions! è una finestra sulla creatività web emersa dalle primavere arabe – così introduce il panel Donatella Della Ratta – Cartoni animati, video musicali, telegiornali satirici, soap opera, tutto in pillole create da giovani egiziani, tunisini, giordani, siriani, e diffuse viralmente attraverso i social network.
13 i video virali proiettati in questa sezione: Asma Maafouz Jan 18 the video which sparked the Egyptian revolution (Egitto); Standing in line (Egitto); Ben Ali searching for an host (Tunisia); Ghaddafi speech (Giordania); Rules street fighters (Giordania); Brave Rabbit End (Giordania); Abu Abdo the storyteller (Siria); Hurrya wo bess (Siria); WikiSham (Siria); Cosmic conspiracy over Syria (Siria); Syrian Rap (Siria); Damascus home sit in (Siria); Nakba (Giordania); Democracy (Egitto).

WORLD OF MAPS – LE MAPPE DEL CINEMA
Nel solco della nuova stagione del festival inaugurata nel 2009 con UTOPIA, e nel 2020 con METAMORFOSI, quest’anno il festival ha dedicato la giornata conclusiva, domenica 8, a riflettere sui percorsi e tracciati possibili del cinema dal punto divista del linguaggio.
Incontri dal vivo e proiezioni hanno disseminato la giornata di domenica di Mappe del nuovo fare cinema.

Luci da una Mappa del Buio è l’evento speciale Word of Maps che Enrico Ghezzi ha realizzato in esclusiva per Capalbio Cinema, un montaggio di un’ora in cui il critico cinematografico interpreterà il tema del festival.

Il programma della Giornata delle Mappe di domenica 9 ha visto interventi a sorpresa di artisti di fama internazionale (Sandro Chia), noti architetti (Renato Nicolini) e filosofi (Giacomo Marramao) e soprattutto di registi, tra i quali Giuseppe Gaudino e il gruppo Flatform. Poi sono seguite le proezioni a sorpresa, nel corso di tutta la giornata conclusiva e fino alla CERIMONIA DI PREMIAZIONE.

LE SEZIONI E GLI EVENTI
Numerose e articolate le sezioni di Capalbio Cinema 2011:

– La sezione competitiva dei cortometraggi di Capalbio del Concorso internazionale
– Il focus #arab#film#revolution
– Il focus sul cinema russo di Russian Roads, che vedrà la partecipazione di una delegazione dal Festival Internazionale Pacific Meridian di Vladivostok, il maggiore festival dell’oriente russo – partner di Capalbio Cinema dal 2003 – che presenterà una selezione di quattro cortometraggi russi e asiatici e una mostra fotografica di Gleb Teleshov.
– Piccola mappa per l’isola Ruiz – Tribute to Raúl Ruiz, curata dal critico Bruno Roberti e dalla redazione di Fuori Orario, un omaggio al grande regista franco-cileno recentemente scomparso con la proiezione di alcuni suoi “invisibili” cortometraggi
– La rassegna sui diritti umani Human Rights
– Il Premio alla Carriera – Lifetime Achievement all’attore Alessandro Haber, di cui saranno proiettati quattro cortometraggi e che sarà protagonista di una masterclass con il pubblico
– La sezione non competitiva di film per ragazzi Junior e le sue sottosezioni Kids e Teenagers
– La selezione di videoarte di frontiera in Mind the map!, slogan scelto per il 2011 dal Barents Spektakel, festival permanente che organizza performance di teatro, letteratura, arte contemporanea, concerti nella regione norvegese di Barents.

Tutte le proiezioni si sono tenute presso il Cinema Tirreno, lo storico cinema di Capalbio, che, grazie all’impegno del Comune è stato riaperto al pubblico e recentemente riadattato. La Galleria il Frantoio è stata, invece, la bellissima cornice degli incontri dal vivo e delle mostre collaterali.

RUSSIAN ROADS
Nel contesto delle celebrazioni il festival ha invitato una delegazione dal Festival Internazionale Pacific Meridian di Vladivostok, il maggiore festival dell’oriente Russo, che Capalbio Cinema aiuto’ a nascere nel lontano 2002. I curatori hanno presentato una selezione di cortometraggi russi e asiatici dal titolo Russian Roads ed è stata anche allestita una mostra fotografica di Gleb Teleshov.

OMAGGIO A RAÚL RUIZ
L’omaggio della XVIII edizione curato dal critico Bruno Roberti e dalla redazione di Fuori Orario è stato quest’anno dedicato a Raul Ruiz, recentemente scomparso, cui è dedicata la Piccola mappa per l’isola Ruiz: omaggio a a Raoul Ruiz. Una mappa per ritrovare il tesoro Ruiz. «A luglio Raul aveva compiuto settanta anni, in un letto d’ospedale stava montando, con la moglie Valeria Sarmiento, il suo nuovo film, dal titolo tenero ed evocativo “La noche de enfrente” – ricorda Bruno Roberti – ad agosto si è addormentato malinconicamente, dolcemente, per sempre, o forse “per mai”: le sue ultime parole sono state “risvegliatemi”. Capalbio Cinema, nell’anno dedicato alle “mappe” avrebbe voluto invitarlo, averlo con noi. Impossibile non dedicargli l’ “omaggio al maestro”, è stato un modo per averlo qui, per rivederlo, cordiale dolce, apparire e disparire nei suoi film, in quel “mondo alla rovescia” che sono i suoi film.»
L’omaggio al Maestro franco-cileno ha visto la proiezione di alcuni dei suoi molti cortometraggi, enigmatici, visionari, ironici, avventurosi, immaginifici. Tra questi: Botanique: Querelle de jardins (1982); Le Jeu de l’oie(1979); Lettre d’un cineaste (1983); Les Divisions de la nature / Un homme un chateau: Chambord (1978).
 

QUESTI I PREMI 2011 ASSEGNATI DALLE VARIE GIURIE:
 
Gran Premio Capalbio – Miglior Film Capalbio Cinema: «Dagar Emmellan» di Erik Bäfving (Svezia).
Gran Premio Capalbio – Miglior Regista: Marco Calvise per «Milonga» (Italia).
Gran Premio Capalbio – Miglior Fotografia: Ingvild Soderlind per «Jenny» (Norvegia).
Gran Premio Capalbio – Menzione speciale: «Lel Chamel» (Heading North) di Youssef Chebbi (Tunisia).
Gran Premio Capalbio – Menzione speciale: «De 54» di Philip Hering (Olanda).
Premio World of Maps: «Universo de Mya» di Miguel Clara Vascoscelos (Portogallo).
Premio World of Maps Menzione speciale: «House» di Ahmad Saleh (Giordania).
Premio Adci Miglior Idea creativa: «Jenny» di Ingvild Søderlind (Norvegia).
Premio Stella di Capalbio – Miglior Interpretazione femminile: l’intero cast di «Her mother’s daughters» (Irlanda).
Premio Stella di Capalbio – Miglior Interpretazione maschile: Torben kessler per «Das Opfer» (Germania).
Premio Stella di Capalbio – Menzione speciale Interpretazione femminile: Nina Attal per «A bike ride» (Usa).
Premio Stella di Capalbio – Menzione speciale Interpretazione maschile: Miles van der Lely per «Bukowski» (Olanda).
Premio Nisida: «Il Garibaldi senza barba» di Nicola Piovesan (Italia).
Premio Paesaggio umano: «A Bike ride» di Bernard Attal (Usa).
Premio Paesaggio umano – Menzione speciale: «House» di Ahmad Saleh (Giordania).
Premio Reset-doc dialogues on civilizations: «Idiyll» di Morten Ovland (Norvegia).

CREDITS
Direttore Artistico: Tommaso Mottola
Concorso internazionale a cura di Tommaso Mottola
A World of Maps a cura di Tommaso Mottola, con la collaborazione di Bruno Robert
i#arab#film#revolution a cura di Tommaso Mottola, Luisa Rovati, Carla Ottoni
Omaggio al maestro Roul Ruiz a cura di Bruno Roberti
Comitato di preselezione Massimo Guglielmi, Fabio Melandri, Desideria Reyner, Natalia Timofeeva Junior a cura di Benedetta Fontani

Luoghi:
Cinema Tirreno
Il Frantoio
Il Granaio

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