L’Aquarium Mondo Marino e il Centro Studi Squali al Museo Oceanografico di Monaco alla presenza di S.A.S. Albert II°
Per i responsabili dell’Aquarium Mondo Marino e del Centro Studi Squali, impegnato da dieci anni in ricerche scientifiche sugli Squali bianchi in SudAfrica, l’invito del Museo Oceanografico di Monaco è stato un riconoscimento di estrema importanza e di grande prestigio per il lavoro sinora svolto e, quindi, una rilevante occasione per far conoscere le considerevoli attività di ricerca svolte negli anni passati ed attualmente in corso.
L’evento è stato anche occasione per fare pubblicità alla Toscana ed in particolare alla Maremma.
Al Meeting di esperti di fama internazionale sugli Squali che si è tenuto presso il Museo Oceanografico di Monaco al quale ha partecipato anche il Responsabile Dr. Primo Micarelli è stata occasione per confrontarsi sullo stato di salute degli squali presenti nel Mediterraneo e negli Oceani. Alla giornata ha partecipato S.A.S. ALBERT II° di Monaco accompagnato dalla Principessa Charlene che hanno ascoltato i vari ricercatori ed esperti su argomenti di grande attualità per la biologia marina. Il Dr. Micarelli, oltre a discutere con gli esperti ha avuto l’opportunità di parlare direttamente con il Principe Albert II° presentando le attività svolte sugli Squali bianchi in Sudafrica e nel Mediterraneo e per informarlo sui progetti futuri che saranno attuati in collaborazione con le Università della Calabria, di Siena, di Bologna e Stellenbosch in Sudafrica.
Questi ultimi mesi sono stati molto impegnativi e proficui per l’Aquarium Mondo Marino ed il Centro Studi Squali per la partecipazione anche ad altri eventi molto significativi e di alto livello. Lo staff ha partecipato al Workshop internazionale tenutosi a Siena che ha visto l’intervento di specialisti di Ecotossicologia e Biologia marina italiani ed esteri che si sono incontrati per discutere ed inviare proposte all’Unione europea nell’ambito della Marine Strategy Directive ed Action Plan in discussione in questi mesi nei vari paesi dell’Unione stessa. Per l’occasione è stata presentata una sintesi del lavoro a carattere biologico, etologico, ecotossicologico e genetico degli ultimi 10 anni sugli squali bianchi effettuato in Sudafrica e nel Mediterraneo, incontrando interesse nel pubblico scientifico presente.