IL TRADIMENTO: gli indicatori, le circostanze, le cause
(Francesca Carolei) – Il tradimento è un argomento delicato e complesso, dalle molteplici sfaccettature. Purtroppo, è anche uno dei problemi più diffusi e sarebbe bene cercare di fare chiarezza. Perché si tradisce? Per varie ragioni. Innanzitutto, una premessa: il tradimento è il punto d’arrivo di un rapporto di coppia disfunzionale, in cui già da tempo sono presenti delle difficoltà.
L’infedeltà può rispondere ad un bisogno di conferme da parte del traditore, che può essere insicuro e trovare dei puntelli per la sua autostima traballante nel fascino esercitato su un’altra persona. Il tradimento, inoltre, è sintomo di scontentezza verso il partner, di qualcosa che non va nel rapporto ma che non si ha il coraggio di affrontare. Solitamente, infatti, per l’altra persona, quella che poi scoprirà di essere stata tradita, va tutto bene. Il tradimento è quindi il momento in cui le difficoltà della coppia divengono palesi.
Esistono degli indicatori di un possibile tradimento? Diciamo che ci sono delle circostanze che, ad un occhio attento, possono risultare “a rischio“:
1. la tendenza ad evitare i conflitti per non pregiudicare il rapporto di coppia.
2. Evitare l’intimità andando quindi a ledere la complicità della coppia.
3. Insoddisfazione per una vita sessuale poco soddisfacente o assente.
4. Assenza di confini che preservino la coppia da influenze esterne “disturbanti” (ad es. familiari o amicali).
5. Assenza di specifici spazi e momenti che appartengano solo alla coppia.
Solitamente, la scoperta del fatto è accidentale, nel senso che il partner nota dei comportamenti strani e cerca di capire cosa stia accadendo. Non è escluso, comunque, che il fedifrago “semini” indizi, più o meno inconsciamente, per essere scoperto. Altre volte, può capitare che sia il traditore stesso a “confessare” ciò che ha fatto. Se da un lato la scoperta del tradimento causa un grave trauma a chi lo ha subito, per il traditore, pur se tormentato dai sensi di colpa, è un sollievo non dover più mentire.
A questo punto, verranno fuori i le emozioni più violente: stress, rabbia, rancore ed aggressività. Da una parte e dall’altra, inizieranno a rinfacciarsi mancanze e disattenzioni. Quali sono le conseguenze di un tradimento? Innanzitutto, la rottura di un patto, della fiducia nell’altro. Il tradito vuole sapere cosa è accaduto, se il partner pensa ancora all’altra persona e vuole essere rassicurato che non accadrà ancora.
Diciamo però che il tradimento può non essere soltanto indice di insicurezza o di un “consumismo relazionale” tipico dei nostri tempi. Può anche essere una risposta a nuovi bisogni relazionali legati a momenti diversi della crescita. Crescendo le persone cambiano, hanno nuovi bisogni e nuovi desideri che forse il partner non è più in grado di soddisfare. Esistono infatti dei momenti dello sviluppo individuale e della vita di coppia in cui il tradimento appare più o meno probabile. Raramente si tradisce nella fase dell’innamoramento, quando la coppia è agli inizi. L’altro appaga ogni nostro bisogno e non abbiamo necessità di nulla. Nel giovane adulto invece, che stia mettendo su casa e che abbia dei bambini piccoli o sia in attesa di un figlio, il tradimento si prefigura come fuga dalle responsabilità. Nella mezza età è indicatore di una gratificazione narcisistica.
Per salvare il rapporto, se possibile, o per separarsi civilmente, se così decide la coppia, non dovremmo cadere nella dicotomia vittima/carnefice: entrambi sono egualmente responsabili della situazione. Chi ha tradito non ha saputo esprimere per tempo le proprie difficoltà e chi ha subito è stato disattento. Cercare di comprendere gli errori commessi è il primo passo per ricominciare, insieme o separatamente, una nuova vita.
Dottoressa Francesca Carolei
Psicologa – Psicoterapeuta
Cell. 338/2992864