IL PRIMO FILMATO DAL SUDAFRICA
DIARIO DI BORDO
VI SPEDIZIONE SCIENTIFICA 2009
SULLE ORME DEL GRANDE SQUALO BIANCO
SULLE ORME DEL GRANDE SQUALO BIANCO
F I N A L M E N T E I N M A R E !
DIARIO DI BORDO
VI SPEDIZIONE SCIENTIFICA 2009
SULLE ORME DEL GRANDE SQUALO BIANCO
SULLE ORME DEL GRANDE SQUALO BIANCO
F I N A L M E N T E I N M A R E !
Di fronte a questo tratto di costa si incontrano le acque calde dell’oceano indiano e quelle fredde dell’oceano pacifico che danno origine con il loro gioco di correnti contrastanti al fenomeno dell’upwelling o più semplicemente della “risalita”: dal fondo dell’oceano risalgono verso la superficie grandi quantità di nutrienti che foraggiano una grande popolazione di zooplancton alla base della catena alimentare marina. Il resto è una reazione a catena vera e propria: i banchi di piccoli pesci spinti dalle correnti si dirigono verso queste zone per nutrirsi, di krill, i pesci più grandi arrivano seguendo le prede più piccole e così via fino ai grandi mammiferi marini e agli squali bianchi non a caso definiti “top predators“. Anche le grandi barriere di kelp giocano un ruolo fondamentale per l’ossigenazione delle acque, per la produzione di azoto e per la protezione che forniscono alle creature più piccole.
LO SAPEVATE CHE ..?
E’ STATO PROPRIO GRAZIE ALLA PRESENZA DEGLI SQUALI BIANCHI DAVANTI ALLE COSTE DELLA CALIFORNIA SETTENTRIONALE CHE E’ STATA FERMATA UNA GRANDE EPIDEMIA DI RABBIA NELLE COLONIE STANZIALI DELLE FOCHE CHE STAVA PORTANDO ALLA SCOMPARSA DI QUESTI MAMMIFERI DAI LORO SITI ABITUALI. I GRANDI BIANCHI HANNO CONTRIBUITO AD ELIMINARE LE FOCHE MALATE ED A RISTABILIRE L’EQUILIBRIO NATURALE.