ARCIGAY E LA DOTTRINA DELLA SPINA NEL FIANCO di Alessandro Rizzo
COME UN NUOVO,
LONTANO 18 APRILE
La scelta è stata importante, come testimoniano differenti sociologi e opinionisti, tanto da aver comparato il momento elettorale a un nuovo 18 aprile 1948, quando si dovette scegliere tra due blocchi differenti di schieramento politico e ideale, ossia il blocco conservatore cattolico democratico e quello comunista e progressista; blocchi che determinavano scelte di schieramento a livello globale: se stare con l’URSS o con gli USA, stare con il Patto Atlantico o aderire a un dialogo con le forze alternative a livello di scacchiere mondiale.
Il 9 aprile si è semplicemente scelto, come ha scritto giustamente Cordero, tra monarchia e repubblica: ossia continuare a sostenere l’imprescindibilità della democrazia costituzionale nata dalla Resistenza, ravvivandone i contenuti e darne prospettive ideali e future di grande portata; oppure, dare fiducia e consolidare un regime che, alle scelte a favore del Paese privilegia quelle a tutela di interessi privati e che ha il monopolio quasi totale dei mezzi di informazione.
segue…>>
COME UN NUOVO,
LONTANO 18 APRILE
La scelta è stata importante, come testimoniano differenti sociologi e opinionisti, tanto da aver comparato il momento elettorale a un nuovo 18 aprile 1948, quando si dovette scegliere tra due blocchi differenti di schieramento politico e ideale, ossia il blocco conservatore cattolico democratico e quello comunista e progressista; blocchi che determinavano scelte di schieramento a livello globale: se stare con l’URSS o con gli USA, stare con il Patto Atlantico o aderire a un dialogo con le forze alternative a livello di scacchiere mondiale.
Il 9 aprile si è semplicemente scelto, come ha scritto giustamente Cordero, tra monarchia e repubblica: ossia continuare a sostenere l’imprescindibilità della democrazia costituzionale nata dalla Resistenza, ravvivandone i contenuti e darne prospettive ideali e future di grande portata; oppure, dare fiducia e consolidare un regime che, alle scelte a favore del Paese privilegia quelle a tutela di interessi privati e che ha il monopolio quasi totale dei mezzi di informazione.
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