FONDAZIONE MARAZZA : VALORIZZAZIONE DEL PATRIMONIO STORICO

Incontro con Ariodante Marianni, traduttore, artista e poeta
sul tema “Pittura e poesia: i frammenti del labirinto”.

VALORIZZAZIONE DEL LIBRO ANTICO NELLA BIBLIOTECA PUBBLICA
Un esempio di collaborazione e ricerca
di     E  L  E  O  N  O  R  A    B  E  L  L  I  N  I

L'incontro tra studenti e Ariodante Marianni alla Fondazione Marazza

I compiti primari ed essenziali di catalogazione, conservazione e tutela dei preziosi fondi antichi, costituiscono il fondamento di un lavoro che, se è utile innanzitutto allo studioso e al ricercatore, può ugualmente essere proposto ad un pubblico più ampio, risvegliandone la sensibilità nei confronti degli antichi volumi, dei materiali che li compongono, dei processi di stampa che li caratterizzarono, della loro storia come edizioni e perfino come singoli esemplari. I libri antichi offrono anche a chi non li osserva dal punto di vista dello specialista ampi spaccati di vita di un periodo, di un luogo o di un ambiente di pensiero e di scambio culturale, che vanno molto oltre la sintetica individuazione dell’autore e del titolo. La Fondazione Marazza, Biblioteca Pubblica del Medio Novarese, non è nuova a questo tipo di esperienza: da molti anni, infatti, si è proposta di valorizzare il proprio patrimonio storico attraverso percorsi o esposizioni rivolte ad un pubblico vasto, differenziato e “profano”. Di questo fanno parte anche gli studenti, sia della scuola secondaria che dell’università, con i quali la collaborazione è sempre stimolante e proficua, capace talvolta di aprire nuovi spazi e prospettive. L’ultima esperienza è relativa all’opera Métamorphoses d’Ovide en rondeaux di Benserade, con incisioni di Le Brun Le Clerc e Chaveau, stampata a Prigi nel 1676, che ha dato occasione alla Mostra Le seduzioni del mito, in collaborazione con il Liceo Classico “Carlo Alberto” di Novara.

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Incontro con Ariodante Marianni, traduttore, artista e poeta
sul tema “Pittura e poesia: i frammenti del labirinto”.

VALORIZZAZIONE DEL LIBRO ANTICO NELLA BIBLIOTECA PUBBLICA
Un esempio di collaborazione e ricerca
di     E  L  E  O  N  O  R  A    B  E  L  L  I  N  I

L'incontro tra studenti e Ariodante Marianni alla Fondazione Marazza

I compiti primari ed essenziali di catalogazione, conservazione e tutela dei preziosi fondi antichi, costituiscono il fondamento di un lavoro che, se è utile innanzitutto allo studioso e al ricercatore, può ugualmente essere proposto ad un pubblico più ampio, risvegliandone la sensibilità nei confronti degli antichi volumi, dei materiali che li compongono, dei processi di stampa che li caratterizzarono, della loro storia come edizioni e perfino come singoli esemplari. I libri antichi offrono anche a chi non li osserva dal punto di vista dello specialista ampi spaccati di vita di un periodo, di un luogo o di un ambiente di pensiero e di scambio culturale, che vanno molto oltre la sintetica individuazione dell’autore e del titolo. La Fondazione Marazza, Biblioteca Pubblica del Medio Novarese, non è nuova a questo tipo di esperienza: da molti anni, infatti, si è proposta di valorizzare il proprio patrimonio storico attraverso percorsi o esposizioni rivolte ad un pubblico vasto, differenziato e “profano”. Di questo fanno parte anche gli studenti, sia della scuola secondaria che dell’università, con i quali la collaborazione è sempre stimolante e proficua, capace talvolta di aprire nuovi spazi e prospettive. L’ultima esperienza è relativa all’opera Métamorphoses d’Ovide en rondeaux di Benserade, con incisioni di Le Brun Le Clerc e Chaveau, stampata a Prigi nel 1676, che ha dato occasione alla Mostra Le seduzioni del mito, in collaborazione con il Liceo Classico “Carlo Alberto” di Novara.

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Nella giornata conclusiva del percorso gli studenti hanno avuto l’occasione di partecipare ad un incontro con Ariodante Marianni, traduttore, artista e poeta sul tema “Pittura e poesia: i frammenti del labirinto”. Un gruppo numeroso ed attento di giovani ha ascoltato il racconto dell’esperienza dell’artista, l’illustrazione delle diverse fasi della sua ricerca, esistenziale e filosofica prima ancora che pittorica, brevi riferimenti alla sua attività letteraria e di traduttore, la lettura di alcune poesie: sono stati esposti in mostra anche alcuni frammenti di un “labirinto infranto”, elaborati negli anni Settanta da Marianni: un labirinto distrutto, perciò ormai incapace di trattenere il Mostro, il male, che invade la Terra.

Eleonora Bellini

mikronet

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