LIRICA DI NOVEMBRE
CHE CIELO GRIGIO
di Reno Bromuro
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Che cielo grigio sembra un coperchio tombale
non un raggio di luce filtra tra le nuvole ho il cuore oppresso da questo manto nero. Non una voce accompagna i miei passi
– di cui non odo nemmeno il rumore – solo la tua voce avvolge il mio cuore: “Ciao caro, come stai?” Ed io sorrido a questo interessamento che mi burla Ciò, mia cara, a volte mi fa sentire, come,
un bambolotto che dorme in cima all’Everest che, improvvisamente, cade come un sasso al centro di un lago vulcanico e viene rapito da un mulinello più insistente per portarmi giù. Mentre il corpo si dimena ché non sa nuotare
non cede all’inclemenza delle acque turbinose il cuore ti lancia messaggi d’amore silenziosi che tu capti ma fingi di non sentire e mi lasci andare portato dove il vortice vuole. Che cielo grigio sembra un coperchio tombale
io ho il cuore premuto da questo manto nero. |
CHE CIELO GRIGIO
di Reno Bromuro
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Che cielo grigio sembra un coperchio tombale
non un raggio di luce filtra tra le nuvole ho il cuore oppresso da questo manto nero. Non una voce accompagna i miei passi
– di cui non odo nemmeno il rumore – solo la tua voce avvolge il mio cuore: “Ciao caro, come stai?” Ed io sorrido a questo interessamento che mi burla Ciò, mia cara, a volte mi fa sentire, come,
un bambolotto che dorme in cima all’Everest che, improvvisamente, cade come un sasso al centro di un lago vulcanico e viene rapito da un mulinello più insistente per portarmi giù. Mentre il corpo si dimena ché non sa nuotare
non cede all’inclemenza delle acque turbinose il cuore ti lancia messaggi d’amore silenziosi che tu capti ma fingi di non sentire e mi lasci andare portato dove il vortice vuole. Che cielo grigio sembra un coperchio tombale
io ho il cuore premuto da questo manto nero. |