MISTERO NAPOLI

Codici oscuri e atmosfere barocche
nella Napoli descritta da Ugo Cundari

Giovedì 14 dicembre alle ore 18.30 presso la saletta degli eventi della Libreria Guida di Capua, in c.so Gran Priorato di Malta 25, verrà presentato l’avvincente romanzo del giovane napoletano Ugo Cundari, “Mistero Napoli” (ed. Pironti).

Cundari, classe 1973, consulente editoriale, traduttore di Maigret per Adelphi, e collaboratore di vari quotidiani, tra cui Il Corriere del mezzogiorno e l’Unità, è autore questa volta di un romanzo suggestivo e misterioso capace di coinvolgere il lettore fino all’ultima pagina.

Mistero Napoli

E non potrebbe essere diversamente, dato che il protagonista della storia è un professore universitario di Napoli che, a distanza di secoli dalla prima edizione, scova una serie di refusi volontari in un vecchio libro scritto dal suo avo, il canonico Carlo Celano (personaggio storico realmente vissuto nel 1600). Una serie di indizi spingerà il professore a cercare di scoprire, interpellando i più importanti bibliofili napoletani, scomode verità, soprattutto per la Chiesa. A fare da sfondo una Napoli emozionante, perennemente piovosa, con un Vesuvio che terrorizza con la costante minaccia di esplodere.
Una trama che, come è facile intuire, ricalca le orme del filone di successo del thriller bibliofilo, da Il nome della rosa a Il codice da Vinci, ma lo fa con spunti di assoluta originalità.
Il riferimento a Brown non fa giustizia a sviluppi e intenti di una storia ambientata in una Napoli tra realtà e immaginazione, erudita e bibliomane, sotto minaccia di una poderosa sfuriata del Vesuvio – ha scritto su Il Mattino qualche tempo il giornalista Salvo Vitrano –  Personaggi e luoghi culturali partenopei, librai e librerie antiquarie, biblioteche accessibili solo per capricciosi appuntamenti, una camorra dedita allo spaccio di libri, scene barocche e tracce di antichità greche, forse neopitagoriche, diventano nel racconto di Cundari un divertente e appassionante gioco per contestare le immagini consuete di Napoli fornite dai media, da occasionali viaggiatori-cronisti, persino da qualche scrittore napoletano doc adattatosi agli stereotipi. Alcuni nomi, come Giorgio Sboccato, Peppe Lanzichenecca, Valeria Parcella, sono più che allusioni.

(Alessandro Sacripanti)

Codici oscuri e atmosfere barocche
nella Napoli descritta da Ugo Cundari

Giovedì 14 dicembre alle ore 18.30 presso la saletta degli eventi della Libreria Guida di Capua, in c.so Gran Priorato di Malta 25, verrà presentato l’avvincente romanzo del giovane napoletano Ugo Cundari, “Mistero Napoli” (ed. Pironti).

Cundari, classe 1973, consulente editoriale, traduttore di Maigret per Adelphi, e collaboratore di vari quotidiani, tra cui Il Corriere del mezzogiorno e l’Unità, è autore questa volta di un romanzo suggestivo e misterioso capace di coinvolgere il lettore fino all’ultima pagina.

Mistero Napoli

E non potrebbe essere diversamente, dato che il protagonista della storia è un professore universitario di Napoli che, a distanza di secoli dalla prima edizione, scova una serie di refusi volontari in un vecchio libro scritto dal suo avo, il canonico Carlo Celano (personaggio storico realmente vissuto nel 1600). Una serie di indizi spingerà il professore a cercare di scoprire, interpellando i più importanti bibliofili napoletani, scomode verità, soprattutto per la Chiesa. A fare da sfondo una Napoli emozionante, perennemente piovosa, con un Vesuvio che terrorizza con la costante minaccia di esplodere.
Una trama che, come è facile intuire, ricalca le orme del filone di successo del thriller bibliofilo, da Il nome della rosa a Il codice da Vinci, ma lo fa con spunti di assoluta originalità.
Il riferimento a Brown non fa giustizia a sviluppi e intenti di una storia ambientata in una Napoli tra realtà e immaginazione, erudita e bibliomane, sotto minaccia di una poderosa sfuriata del Vesuvio – ha scritto su Il Mattino qualche tempo il giornalista Salvo Vitrano –  Personaggi e luoghi culturali partenopei, librai e librerie antiquarie, biblioteche accessibili solo per capricciosi appuntamenti, una camorra dedita allo spaccio di libri, scene barocche e tracce di antichità greche, forse neopitagoriche, diventano nel racconto di Cundari un divertente e appassionante gioco per contestare le immagini consuete di Napoli fornite dai media, da occasionali viaggiatori-cronisti, persino da qualche scrittore napoletano doc adattatosi agli stereotipi. Alcuni nomi, come Giorgio Sboccato, Peppe Lanzichenecca, Valeria Parcella, sono più che allusioni.

(Alessandro Sacripanti)

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