IL PERCORSO DEI GIUSTI – La memoria del bene, patrimonio dell’Umanità

IL  GIORNO  DELLA  MEMORIA

Il percorso dei Giusti – La memoria del bene patrimonio dell’Umanità

Proponiamo ai lettori di Oltrepensiero.it il testo dell’intervento del Presidente della Provincia di Viterbo, Alessandro Mazzoli, all’iniziativa organizzata dalla Regione Lazio“Il percorso dei Giusti – La memoria del bene, patrimonio dell’Umanità”, svoltasi a Palazzo Doria Pamphili di San Martino al Cimino.
Erano presenti il Presidente della Regione Lazio Piero Marrazzo, l’assessore regionale alla Scuola Silvia Costa, il sottosegretario alla Pubblica istruzione Maria Letizia De Torre, il Presidente della Provincia di Frosinone Francesco Scalia, il vice ambasciatore di Israele in Italia Elazar Cohen, il vice presidente della Comunità Ebraica Romana Riccardo Pacifici, il Prefetto Alessandro Giacchetti, il Questore Raffaele Micillo, il Vescovo Lorenzo Chiarinelli e il Comandante dei Carabinieri Albino Corona.
 

I ragazzi delle scuole della provincia di Viterbo hanno ricevuto il passaggio del testimone da quelli della provincia di Frosinone nell’ambito del progetto quinquennale “Il percorso dei Giusti”, che culminerà a maggio con un viaggio in Israele in località come lo Yad Vashem, il museo dell’Olocausto, il Giardino dei Giusti di Gerusalemme, accompagnati dal presidente Marrazzo.
IL  TESTO  DELL’INTERVENTO  DEL  PRESIDENTE  DELLA  PROVINCIA  DI  VITERBO
ALESSANDRO  MAZZOLI

Dare valore e significato a eventi tragici come la Shoah, che hanno segnato la nostra storia è anche partecipare entusiasti a manifestazioni come questa, che la Regione Lazio sta portando avanti. Un’iniziativa collegiale che non si esaurisce in un giorno, ma rappresenta un’esperienza e un percorso che gli studenti delle scuole superiori di tutto il Lazio intraprenderanno. L’anno scorso è stata la volta della Provincia di Frosinone e oggi in un formale passaggio di consegne tocca a noi riprendere questo cammino. “Il percorso dei Giusti – La memoria del bene, patrimonio dell’Umanità”, ovvero come da scempi compiuti per mano di uomini si possano rintracciare valori positivi, valori che emergono dai “giusti”, coloro che per salvare vite umane hanno sacrificato la loro stessa vita. Siamo orgogliosi che i nostri studenti possano avventurarsi in questa esperienza, perché ne usciranno arricchiti e noi avremmo assolto il nostro compito: formare una nuova generazione sulla responsabilità e nella consapevolezza di compiere scelte importanti anche se difficili. Anche la nostra Provincia dallo scorso anno sta portando avanti qualcosa di simile: un processo di consapevolezza tra gli studenti che si chiude con un viaggio nei campi di sterminio nazisti di Auschwitz. Un viaggio che quest’anno è stato fatto da tanti ragazzi delle scuole superiori della Tuscia. Studenti partiti probabilmente convinti di saperne molto e tornati invece arricchiti di storia e dolore, perché la sensibilità dei ragazzi nei confronti di queste tematiche resta notevole: si appassionano alle storie di resistenza, alle vicissitudini umane di sofferenza che leggono nei testi e nelle testimonianze dei superstiti sopravvissuti ai lager. Per capirlo è bastato ascoltare le loro impressioni dopo aver constatato coi loro stessi occhi, direttamente in quei luoghi di morte e sofferenza, cosa l’uomo è stato capace di compiere contro l’uomo. Purtroppo per decenni si è discusso di Shoah in maniera silenziosa quasi come questa parola evocasse imbarazzo, sicuramente giustificato… 

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IL  GIORNO  DELLA  MEMORIA

Il percorso dei Giusti – La memoria del bene patrimonio dell’Umanità

Proponiamo ai lettori di Oltrepensiero.it il testo dell’intervento del Presidente della Provincia di Viterbo, Alessandro Mazzoli, all’iniziativa organizzata dalla Regione Lazio“Il percorso dei Giusti – La memoria del bene, patrimonio dell’Umanità”, svoltasi a Palazzo Doria Pamphili di San Martino al Cimino.
Erano presenti il Presidente della Regione Lazio Piero Marrazzo, l’assessore regionale alla Scuola Silvia Costa, il sottosegretario alla Pubblica istruzione Maria Letizia De Torre, il Presidente della Provincia di Frosinone Francesco Scalia, il vice ambasciatore di Israele in Italia Elazar Cohen, il vice presidente della Comunità Ebraica Romana Riccardo Pacifici, il Prefetto Alessandro Giacchetti, il Questore Raffaele Micillo, il Vescovo Lorenzo Chiarinelli e il Comandante dei Carabinieri Albino Corona.
 

I ragazzi delle scuole della provincia di Viterbo hanno ricevuto il passaggio del testimone da quelli della provincia di Frosinone nell’ambito del progetto quinquennale “Il percorso dei Giusti”, che culminerà a maggio con un viaggio in Israele in località come lo Yad Vashem, il museo dell’Olocausto, il Giardino dei Giusti di Gerusalemme, accompagnati dal presidente Marrazzo.
IL  TESTO  DELL’INTERVENTO  DEL  PRESIDENTE  DELLA  PROVINCIA  DI  VITERBO
ALESSANDRO  MAZZOLI

Dare valore e significato a eventi tragici come la Shoah, che hanno segnato la nostra storia è anche partecipare entusiasti a manifestazioni come questa, che la Regione Lazio sta portando avanti. Un’iniziativa collegiale che non si esaurisce in un giorno, ma rappresenta un’esperienza e un percorso che gli studenti delle scuole superiori di tutto il Lazio intraprenderanno. L’anno scorso è stata la volta della Provincia di Frosinone e oggi in un formale passaggio di consegne tocca a noi riprendere questo cammino. “Il percorso dei Giusti – La memoria del bene, patrimonio dell’Umanità”, ovvero come da scempi compiuti per mano di uomini si possano rintracciare valori positivi, valori che emergono dai “giusti”, coloro che per salvare vite umane hanno sacrificato la loro stessa vita. Siamo orgogliosi che i nostri studenti possano avventurarsi in questa esperienza, perché ne usciranno arricchiti e noi avremmo assolto il nostro compito: formare una nuova generazione sulla responsabilità e nella consapevolezza di compiere scelte importanti anche se difficili. Anche la nostra Provincia dallo scorso anno sta portando avanti qualcosa di simile: un processo di consapevolezza tra gli studenti che si chiude con un viaggio nei campi di sterminio nazisti di Auschwitz. Un viaggio che quest’anno è stato fatto da tanti ragazzi delle scuole superiori della Tuscia. Studenti partiti probabilmente convinti di saperne molto e tornati invece arricchiti di storia e dolore, perché la sensibilità dei ragazzi nei confronti di queste tematiche resta notevole: si appassionano alle storie di resistenza, alle vicissitudini umane di sofferenza che leggono nei testi e nelle testimonianze dei superstiti sopravvissuti ai lager. Per capirlo è bastato ascoltare le loro impressioni dopo aver constatato coi loro stessi occhi, direttamente in quei luoghi di morte e sofferenza, cosa l’uomo è stato capace di compiere contro l’uomo. Purtroppo per decenni si è discusso di Shoah in maniera silenziosa quasi come questa parola evocasse imbarazzo, sicuramente giustificato… 

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Ma non se n’è parlato forse a sufficienza nelle scuole: i programmi si fermavano, nel migliore dei casi, alla prima guerra mondiale. Poi all’improvviso si è cominciato a dire che bisognava saper guardare avanti, senza che mai si avesse avuto il coraggio di guardare, prima, indietro, dentro la ferita. E per scavare e capire è necessario esercitare la memoria e ricordare. Per questo realizzare progetti e iniziative come questa è un impegno, è scelta intrinseca di alto valore civico e morale, che consente di costruire una società edificata su valori consapevoli e maturi.  Solo così possiamo non banalizzare la storia, evitando che si inaridisca, cercando di dare ad ogni generazione che si succede il senso dell’essere protagonisti di un discorso iniziato ma non ancora concluso. Ricordare semplicemente il passato non ha valore se non siamo in grado di trasformare il presente e di delineare il futuro. Ricordare la Shoah ha quindi senso solo se ci assumiamo l’onere di evitare che tragedie come quelle si realizzino nuovamente. Lo dobbiamo a voi giovani e soprattutto lo dobbiamo alla memoria di chi perse la vita per combattere il totalitarismo e le farneticanti ideologie nazi-fasciste. E per salvare vite umane innocenti.  (Alessandro Mazzoli – Presidente della Provincia di Viterbo)

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