BEPPE GRILLO INSIEME AI NO-COKE

Il famoso comico arrivato a Tarquinia (VT) per
esprimere la propria solidarietà ai manifestanti.

Conferenza del Patto di Mutuo Soccorso

Sala Consiliare del Comune di Tarquinia 

A F F I N C H E ‘   L E   V I T T I M E   V I N C A N O

(Alessandro Sacripanti) – Si è svolta nella Sala Consiliare del Comune di Tarquinia, ormai sede fissa del Comitato No Coke, un’altra battaglia contro la riconversione a carbone della vicina Centrale di Civitavecchia.

Beppe Grillo

A dare mano forte alle delegazioni arrivate da tutta Italia, per dare solidarietà ad alcuni cittadini orami provati da un digiuno che va avanti da sette giorni.
E’ noto che tre di loro stanno bevendo solo acqua, e le loro condizioni sembrano comunque molto stabili, e con forza continuano una estenuante lotta contro il tempo, affinché possano cambiare le prospettive future sulla riconversione al carbone.
Era da poco passato mezzogiorno, quando una massa attenta e curiosa, affollava la Sala in attesa dell’arrivo del noto comico Beppe Grillo, messaggero infinito di tante battaglie contro i soprusi e  le ingiustizie.
Accolto da un enorme applauso, l’attore con un camicione chiaro e un paio di occhiali scuri ha iniziato subito la sua arringa, contro le istituzioni che hanno ristrettezza verso i dati che dimostrano la forte immissione di Co2 nell’aria associata alle polveri sottili, che provocherebbero danni irreversibili e patologie tumorali e asme bronchiali.
Le sue battute tra un applauso e l’altro ricordavano anche l’Enel dovrebbe usare il 7% dell’utile delle bollette dei cittadini per le energie, cosiddette rinnovabili, ma questo puntualmente non avviene, e secondo Grillo questi soldi che sono il frutto della cittadinanza , vanno ai petrolieri.
Non ha mancato di ricordare che per cambiare le cose c’è bisogno di informazione, e ha elogiato i promotori del No Coke per quanto stanno facendo, perché questo è l’unico canale per farsi sentire da chi ci governa.
La piazza, la strada è uno dei segnali forti, per far vedere che il popolo è unito e che se vuole può far cambiare le cose.
L’ironia di Beppe Grillo, si sente in sala, la gente fa proprio il messaggio pungente del comico, associato a punte provocatorie, verso le istituzioni.
Mette in mostra un chiaro esempio di interessi sulle centrali, a Brescia esiste un inceneritore che è stato insignito di un premio come miglior inceneritore d’Europa, come se esistessero delle classifiche, ma poi è stato scoperto che il premio è stato assegnato da una certa ditta Martin, che è poi quella che ha fabbricato l’inceneritore.
Come ha dire che se nessuno dimostra che ecologicamente quell’inceneritore è in regola, ce lo diciamo da soli.

Beppe Grillo a colloquio con gli scioperanti della fame

Il comico ha sottolineato che il futuro non è il carbone, ma bisogna investire su: Sole, Vento e altre energie alternative, per esempio in Germania, dove lui è stato, un intera comunità ha comprato un fondo dove i cittadini producono autoenergia, e nel momento in cui, non viene usata questa energia viene mandata dove vi è più bisogno e viceversa, mantenendo bassi i costi  per l’energia elettrica per la popolazione.
Bisogna bypassare gli intermediari, Grillo, afferma che con i nostri soldi comprano di notte la corrente dalla Francia, perché in quel momento costa meno , per poi rivendercela al triplo del costo.
Purtroppo i nuovi concetti di energia sono in mano ai monopoli e questo non permette di fermare questo grande Business che danneggia i cittadini e arricchisce le multinazionali che fiancheggiano i controllori di Energia, Sanità, Acqua e Trasporti.
Prima di salutare le delegazioni No Coke presenti e il pubblico in sala, Beppe Grillo si è voluto soffermare ancora una volta, a esprimere la sua solidarietà per quei cittadini che stanno facendo uno sciopero della fame che dura ormai da sette giorni, per cercare di fermare la riconversione a carbone della vicina Centrale.
Velocemente il comico si congedato tra gli applausi della numerosa cittadinanza accorsa per ascoltarlo. Nel frattempo i promotori No Coke locali continueranno la loro battaglia, asserragliati dentro e fuori il Palazzo Comunale.

Oggi, 5 aprile 2007, ore 15.30, presso l’Aula Consiliare del Comune di Tarquinia, conferenza stampa del Patto di Mutuo Soccorso, realtà nazionale in cui sono in relazione quanti  nel nostro paese lottano per la difesa del proprio territorio, contro le grandi opere inutili e contro lo scempio delle risorse ambientali ed economiche.

La conferenza stampa  seguirà l’incontro del  Patto di Mutuo Soccorso che si svolgerà a Tarquinia alle ore 12 presso il presidio nel Comune di Tarquinia dove è in atto uno sciopero della fame contro la riconversione a carbone della centrale di Torre Valdaliga Nord. Hanno assicurato la presenza, tra gli altri, i rappresentanti del Movimento No Tav,  No Dal Molin  e No Mose.

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Il famoso comico arrivato a Tarquinia (VT) per
esprimere la propria solidarietà ai manifestanti.

Conferenza del Patto di Mutuo Soccorso

Sala Consiliare del Comune di Tarquinia 

A F F I N C H E ‘   L E   V I T T I M E   V I N C A N O

(Alessandro Sacripanti) – Si è svolta nella Sala Consiliare del Comune di Tarquinia, ormai sede fissa del Comitato No Coke, un’altra battaglia contro la riconversione a carbone della vicina Centrale di Civitavecchia.

Beppe Grillo

A dare mano forte alle delegazioni arrivate da tutta Italia, per dare solidarietà ad alcuni cittadini orami provati da un digiuno che va avanti da sette giorni.
E’ noto che tre di loro stanno bevendo solo acqua, e le loro condizioni sembrano comunque molto stabili, e con forza continuano una estenuante lotta contro il tempo, affinché possano cambiare le prospettive future sulla riconversione al carbone.
Era da poco passato mezzogiorno, quando una massa attenta e curiosa, affollava la Sala in attesa dell’arrivo del noto comico Beppe Grillo, messaggero infinito di tante battaglie contro i soprusi e  le ingiustizie.
Accolto da un enorme applauso, l’attore con un camicione chiaro e un paio di occhiali scuri ha iniziato subito la sua arringa, contro le istituzioni che hanno ristrettezza verso i dati che dimostrano la forte immissione di Co2 nell’aria associata alle polveri sottili, che provocherebbero danni irreversibili e patologie tumorali e asme bronchiali.
Le sue battute tra un applauso e l’altro ricordavano anche l’Enel dovrebbe usare il 7% dell’utile delle bollette dei cittadini per le energie, cosiddette rinnovabili, ma questo puntualmente non avviene, e secondo Grillo questi soldi che sono il frutto della cittadinanza , vanno ai petrolieri.
Non ha mancato di ricordare che per cambiare le cose c’è bisogno di informazione, e ha elogiato i promotori del No Coke per quanto stanno facendo, perché questo è l’unico canale per farsi sentire da chi ci governa.
La piazza, la strada è uno dei segnali forti, per far vedere che il popolo è unito e che se vuole può far cambiare le cose.
L’ironia di Beppe Grillo, si sente in sala, la gente fa proprio il messaggio pungente del comico, associato a punte provocatorie, verso le istituzioni.
Mette in mostra un chiaro esempio di interessi sulle centrali, a Brescia esiste un inceneritore che è stato insignito di un premio come miglior inceneritore d’Europa, come se esistessero delle classifiche, ma poi è stato scoperto che il premio è stato assegnato da una certa ditta Martin, che è poi quella che ha fabbricato l’inceneritore.
Come ha dire che se nessuno dimostra che ecologicamente quell’inceneritore è in regola, ce lo diciamo da soli.

Beppe Grillo a colloquio con gli scioperanti della fame

Il comico ha sottolineato che il futuro non è il carbone, ma bisogna investire su: Sole, Vento e altre energie alternative, per esempio in Germania, dove lui è stato, un intera comunità ha comprato un fondo dove i cittadini producono autoenergia, e nel momento in cui, non viene usata questa energia viene mandata dove vi è più bisogno e viceversa, mantenendo bassi i costi  per l’energia elettrica per la popolazione.
Bisogna bypassare gli intermediari, Grillo, afferma che con i nostri soldi comprano di notte la corrente dalla Francia, perché in quel momento costa meno , per poi rivendercela al triplo del costo.
Purtroppo i nuovi concetti di energia sono in mano ai monopoli e questo non permette di fermare questo grande Business che danneggia i cittadini e arricchisce le multinazionali che fiancheggiano i controllori di Energia, Sanità, Acqua e Trasporti.
Prima di salutare le delegazioni No Coke presenti e il pubblico in sala, Beppe Grillo si è voluto soffermare ancora una volta, a esprimere la sua solidarietà per quei cittadini che stanno facendo uno sciopero della fame che dura ormai da sette giorni, per cercare di fermare la riconversione a carbone della vicina Centrale.
Velocemente il comico si congedato tra gli applausi della numerosa cittadinanza accorsa per ascoltarlo. Nel frattempo i promotori No Coke locali continueranno la loro battaglia, asserragliati dentro e fuori il Palazzo Comunale.

Oggi, 5 aprile 2007, ore 15.30, presso l’Aula Consiliare del Comune di Tarquinia, conferenza stampa del Patto di Mutuo Soccorso, realtà nazionale in cui sono in relazione quanti  nel nostro paese lottano per la difesa del proprio territorio, contro le grandi opere inutili e contro lo scempio delle risorse ambientali ed economiche.

La conferenza stampa  seguirà l’incontro del  Patto di Mutuo Soccorso che si svolgerà a Tarquinia alle ore 12 presso il presidio nel Comune di Tarquinia dove è in atto uno sciopero della fame contro la riconversione a carbone della centrale di Torre Valdaliga Nord. Hanno assicurato la presenza, tra gli altri, i rappresentanti del Movimento No Tav,  No Dal Molin  e No Mose.

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Gli Studenti dell'Isis di Tarquinia

Gli Studenti dell’ISIS di Tarquinia appoggiano la lotta del Comitato No-Coke Alto Lazio contro la riconversione a carbone della Centrale di Civitavecchia.
Dopo aver partecipato attivamente anche negli anni passati alle manifestazioni che hanno organizzato, ci siamo schierati ancora una volta dalla loro parte;essendo consapevoli che questo gesto non ha scopi personali ma è volto a garantire a tutto il territorio e soprattutto a noi giovani un futuro migliore.
Siamo consapevoli dei danni alla salute che l’uso del carbone nella Centrale di Civitavecchia potrebbe arrecare, ma ancor peggiori sarebbero le ricadute economiche che esso avrebbe, impedendoci in futuro di  trovare un lavoro.

Sei persone,da giovedì 29 marzo,hanno iniziato lo sciopero della fame ,una scelta estrema ma senza dubbio necessaria ‘affinché le vittime vincano’. NO AL CARBONE.

Carbone, colpo di grazia all’economia territoriale

Peparello (Confesercenti Viterbo):
la riconversione della centrale di Civitavecchia sarebbe nefasta

TARQUINIA – “Come si può pensare al carbone in un territorio che fa dell’ambiente e della cultura il suo modello di sviluppo turistico?”. Sulla questione del no coke interviene il presidente della Confesercenti Viterbo Vincenzo Peparello.
“Trasformare a carbone il più grande polo energetico d’Europa – puntualizza il responsabile Turismo di Confesercenti Lazio -, iniziando da Civitavecchia, significherebbe annullare irreversibilmente il processo di sviluppo del territorio della Tuscia viterbese, romana e della Maremma laziale”. Modello di sviluppo che punta decisamente al grande patrimonio ambientale, archeologico e storico. “Senza dimenticare le produzioni agroalimentari di qualità – riprende Peparello – che sarebbero annientate (non solo commercialmente) dal carbone”.
Basti pensare che per un raggio di 30 chilometri – come è scritto nei vincoli della relazione tecnica rispetto allo studio sulla trasformazione a carbone della centrale Tor Valdaliga nord di Civitavecchia – le coltivazioni saranno classificate non food. “Il che vuol dire – preconizza Peparello – che non possono essere più destinate alla vendita e al consumo alimentare”. Il tutto procurerebbe non solo un grave danno al settore della produzione agricola, ma anche al commercio.
“Altro che carbone pulito come qualcuno vuole far credere”, ribadisce. “Figuriamoci l’effetto negativo – tuona Peparello – sui riflessi specifici del turismo balneare: chi verrebbe a fare il bagno sotto i fumi del coke?”. “Come ne uscirebbe l’immagine del turismo culturale e archeologico di un’area considerata patrimonio dell’Unesco”, si chiede ancora Peparello? “In che modo potremo convincere quel 50% di turisti del mondo che mettono, nella scelta delle destinazioni, al primo posto la qualità della vità?”.
La chiusura di Peparello è il sostegno a chi si batte per evitare la trasformazione della centrale a carbone. “La Confesercenti Viterbo esprime solidarietà a chi sta facendo lo sciopero della fame a Tarquinia. Visto che abbiamo già aderito al comitato no coke”.

Ufficio stampa Confesercenti Viterbo

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