COURMAYEUR NOIR IN FESTIVAL 2008

\"\"La neve che ormai cade interrottamente da tre giorni su Courmayeur che oltre agli appassionati di  Noir in Fest  venuti da Europa e America, ospita nel lungo week end di Sant’Ambrogio anche numerosi amanti della montagna che non si perdono le tre proiezioni serali della selezione ufficiale. Specialmente adesso che sono divenute un must dopo le sciate diurne mentre numerosi eventi arricchiscono di personaggi, mostre, tavole rotonde ed incontri con l’autore, un festival sempre più glam. Ma andiamo con ordine…

N E R O   F E M M I N I L E 

di  Mariangiola Castrovilli
 
 

\"Mani\"PaolaE’ stato appena dichiarato il vincitore della cinquina finalista, Angelo Varesi, Oro, incenso e polvere (Frassinelli), Angelo Putrella, La città perfetta (Garzanti), Paola Barbato, Mani nude (Rizzoli), Ugo Barbara, Il corruttore (Piemme), Tommaso Pincio, Cinecittà  (Einaudi), per il Premio Giorgio Scerbanenco, riconoscimento sempre più apprezzato nella letteratura del settore.
La giuria presieduta da Nico Orengo e composta da Valerio Calzolaio, Loredana Lipperini, Carlo Oliva, Gianfranco Orsi, Sergio Pent, Cecilia Scerbanenco, Sebastiano Triulzi, John Vignola e Lia Volpatti ha attribuito il premio all’unica donna della cinquina l’aggressiva scrittrice Paola Barbato.
 
\"\"Interessante la tavola rotonda Nero Femminile moderata da Loredana Lipperini con un pannel di tutto rispetto dall’inglese Sharon Bolton alla spagnola Alicia Gimenez Bartlett, vincitrice del prestigioso Raymond Chandler 2008, alla svedese Liza Marklund, alle italiane Chiara Tozzi, Simona Vinci ed Elisabetta Bucciarelli. Scrittura al femminile?  Nero, giallo o thriller creati dall’altra metà del cielo?  Tematiche esclusivamente o prevalentemente femminili approfondite dalle donne meglio che dagli uomini?  Esiste una particolarità di scrittura maschile/femminile?  Le donne che invecchiano possono ancora far parte delle eroine patinate?
 
Tanti interrogativi posti sul terreno da cui sono emersi sostanzialmente alcuni punti fermi. Uomini  e donne sono innanzitutto esseri umani e tali vanno considerati, senza continuare nell’assurda ghettizzazione  della donna che se scrive una storia di sentimenti è letteratura rosa, mentre se lo fa Tolstoi è una grande storia d’amore. «La forza dei nostri libri» come asserisce la Gimenez è «letteraria. Per esprimere le nostre opinioni politiche abbiamo canali diversi dai giornali ad internet alle dimostrazioni in piazza. Se vogliamo esser prese sul serio la strada è quella del rigore artistico».
 

segue … >>>


\"\"La neve che ormai cade interrottamente da tre giorni su Courmayeur che oltre agli appassionati di  Noir in Fest  venuti da Europa e America, ospita nel lungo week end di Sant’Ambrogio anche numerosi amanti della montagna che non si perdono le tre proiezioni serali della selezione ufficiale. Specialmente adesso che sono divenute un must dopo le sciate diurne mentre numerosi eventi arricchiscono di personaggi, mostre, tavole rotonde ed incontri con l’autore, un festival sempre più glam. Ma andiamo con ordine…

N E R O   F E M M I N I L E 

di  Mariangiola Castrovilli
 
 

\"Mani\"PaolaE’ stato appena dichiarato il vincitore della cinquina finalista, Angelo Varesi, Oro, incenso e polvere (Frassinelli), Angelo Putrella, La città perfetta (Garzanti), Paola Barbato, Mani nude (Rizzoli), Ugo Barbara, Il corruttore (Piemme), Tommaso Pincio, Cinecittà  (Einaudi), per il Premio Giorgio Scerbanenco, riconoscimento sempre più apprezzato nella letteratura del settore.
La giuria presieduta da Nico Orengo e composta da Valerio Calzolaio, Loredana Lipperini, Carlo Oliva, Gianfranco Orsi, Sergio Pent, Cecilia Scerbanenco, Sebastiano Triulzi, John Vignola e Lia Volpatti ha attribuito il premio all’unica donna della cinquina l’aggressiva scrittrice Paola Barbato.
 
\"\"Interessante la tavola rotonda Nero Femminile moderata da Loredana Lipperini con un pannel di tutto rispetto dall’inglese Sharon Bolton alla spagnola Alicia Gimenez Bartlett, vincitrice del prestigioso Raymond Chandler 2008, alla svedese Liza Marklund, alle italiane Chiara Tozzi, Simona Vinci ed Elisabetta Bucciarelli. Scrittura al femminile?  Nero, giallo o thriller creati dall’altra metà del cielo?  Tematiche esclusivamente o prevalentemente femminili approfondite dalle donne meglio che dagli uomini?  Esiste una particolarità di scrittura maschile/femminile?  Le donne che invecchiano possono ancora far parte delle eroine patinate?
 
Tanti interrogativi posti sul terreno da cui sono emersi sostanzialmente alcuni punti fermi. Uomini  e donne sono innanzitutto esseri umani e tali vanno considerati, senza continuare nell’assurda ghettizzazione  della donna che se scrive una storia di sentimenti è letteratura rosa, mentre se lo fa Tolstoi è una grande storia d’amore. «La forza dei nostri libri» come asserisce la Gimenez è «letteraria. Per esprimere le nostre opinioni politiche abbiamo canali diversi dai giornali ad internet alle dimostrazioni in piazza. Se vogliamo esser prese sul serio la strada è quella del rigore artistico».
 

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\"MissNon proprio entusiaste poi un po’ tutte le scrittrici quando le critiche bollano i loro libri con «bel lavoro ma manca un po’ di testosterone…» a cui reagiscono dicendo che una visione più distesa ed un racconto venato d’umanità del thriller non solo non lo snatura ma ha un suo pubblico sempre più numeroso capace di apprezzarlo.   
 

\"NeroIn quanto all’invecchiare che non risparmia nessuno le signore hanno ammesso che pur se esiste una splendida Miss Marple, o un adorabile Nero Wolfe, restano eccezioni, perché dopo i settant’anni, con buona pace di tutti quelli che vogliono conservare la giovinezza a tutti i costi, uno ha diritto a lasciarsi crescere i capelli bianchi, rallentare il suo ritmo e finalmente occuparsi veramente del suo io senza stare a combattere disperate battaglie con un fulgore ormai passato. E un investigatore o delinquente della terza età non avrebbe più quello scatto necessario per essere ancora una volta protagonista.

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mikronet

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