COURMAYEUR NOIR IN FESTIVAL 2008

\"\"Sono passati in un lampo questi sei giorni di cinema a gogo ricchi non solo di film ma di interessanti Mostre, di tavole rotonde, di convegni tra cui quello sul Nero al femminile, sviscerato con pregi e difetti dall’altra metà del cielo, ma inevitabilmente   venato  da una leggera polemica. Un festival questo che ha appena compito i diciotto anni, ricco di eventi, all’insegna del complotto.  Così che lunedì 8 dicembre, c’è stato un importante confronto tra Carlo Lucarelli e il sostituto procuratore aggiunto Roberto Scarpinato. Lucarelli, more solito ha analizzato, con il suo modo disincantato la realtà in tutta la sua la sua crudezza. Per lui infatti gli scrittori di noir danno della realtà una loro visione. Scarpinato, il magistrato Palermitano da anni sotto scorta ha invece tentato una dura disamina della magistratura italiana, ed un ritratto impietoso di tutto il nostro sistema giudiziario.
 
 
 

L A   C O N C L U S I O N E   D E L   N O I R   F I L M   F E S T

di  Mariangiola Castrovilli
 
 
 
Must  della rassegna Noir in Fest è stato senza possibilità di equivoco lo spettacolo di Gabriele Salvatores. Uno happening senza precedenti, avvincente e coinvolgente. Salvatores ha elaborato con mano sicura le immagini del suo nuovo film Come Dio Comanda, tratto dal romanzo di Niccolò Ammaniti mescolandole alla musica dei Mokadelic e di Nicolò Fabi. Parole dure come coltelli, rovesciate addosso al pubblico per poi risollevarlo con temi più sereni, in un crescendo che ha toccato un diapason mai conosciuto.
 
\"NEILL’anteprima nazionale del fantasy di Natale Ember – Il mistero della città di luce ha coinvolto in un abbraccio totale piccoli e grandi  che incuranti dei capelli grigi si sono divertiti come bambini alle immagini di questa mini apocalisse destinata a fare boom al box office. Ma non c’è divertimento senza ironia per cui quest’edizione targata 2008 ha rispolverato la serie degli 007 all’Italiana, la cui punta di diamante è stata “OK Connery”, girato nel 1966 da Alberto De Martino tra la Spagna e la Valle d’Aosta. La scena più avvincente è quella in cui a Courmayeur il castello di Fénis, base segreta di un gruppo di terroristi, viene fatto saltare in aria. Neil Connery,   ha dato il suo apporto con divertente ironia non facendo rimpiangere il suo più celebre fratello Sean, il più rinomato dei Bond della storia.
 

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\"\"Sono passati in un lampo questi sei giorni di cinema a gogo ricchi non solo di film ma di interessanti Mostre, di tavole rotonde, di convegni tra cui quello sul Nero al femminile, sviscerato con pregi e difetti dall’altra metà del cielo, ma inevitabilmente   venato  da una leggera polemica. Un festival questo che ha appena compito i diciotto anni, ricco di eventi, all’insegna del complotto.  Così che lunedì 8 dicembre, c’è stato un importante confronto tra Carlo Lucarelli e il sostituto procuratore aggiunto Roberto Scarpinato. Lucarelli, more solito ha analizzato, con il suo modo disincantato la realtà in tutta la sua la sua crudezza. Per lui infatti gli scrittori di noir danno della realtà una loro visione. Scarpinato, il magistrato Palermitano da anni sotto scorta ha invece tentato una dura disamina della magistratura italiana, ed un ritratto impietoso di tutto il nostro sistema giudiziario.
 
 
 

L A   C O N C L U S I O N E   D E L   N O I R   F I L M   F E S T

di  Mariangiola Castrovilli
 
 
 
Must  della rassegna Noir in Fest è stato senza possibilità di equivoco lo spettacolo di Gabriele Salvatores. Uno happening senza precedenti, avvincente e coinvolgente. Salvatores ha elaborato con mano sicura le immagini del suo nuovo film Come Dio Comanda, tratto dal romanzo di Niccolò Ammaniti mescolandole alla musica dei Mokadelic e di Nicolò Fabi. Parole dure come coltelli, rovesciate addosso al pubblico per poi risollevarlo con temi più sereni, in un crescendo che ha toccato un diapason mai conosciuto.
 
\"NEILL’anteprima nazionale del fantasy di Natale Ember – Il mistero della città di luce ha coinvolto in un abbraccio totale piccoli e grandi  che incuranti dei capelli grigi si sono divertiti come bambini alle immagini di questa mini apocalisse destinata a fare boom al box office. Ma non c’è divertimento senza ironia per cui quest’edizione targata 2008 ha rispolverato la serie degli 007 all’Italiana, la cui punta di diamante è stata “OK Connery”, girato nel 1966 da Alberto De Martino tra la Spagna e la Valle d’Aosta. La scena più avvincente è quella in cui a Courmayeur il castello di Fénis, base segreta di un gruppo di terroristi, viene fatto saltare in aria. Neil Connery,   ha dato il suo apporto con divertente ironia non facendo rimpiangere il suo più celebre fratello Sean, il più rinomato dei Bond della storia.
 

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\"GIURIA\"Il festival si è poi concluso ieri sera con la premiazioni e con il film Surveillance” di Jennifer Lynch, che da suo padre ha ereditato la mano ferma per raccontare un plot non proprio semplice. E allora the winner is, Frozen River di Courtney Hunt, mentre il premio speciale della Giuria mini va invece a Los Bastardosdi Amat Escalante ed il premio per la migliore interpretazione va all\’intero cast di Det Som Ingen Ved di Soren Kragh Jacobsen. Infine il premio Doc Noir, assegnato dalla Giuria dei giovani critici, è andato a Stange Dath di Shachan Mager.
Ma il Noir in Festival come sapete non è solo cinema, ma anche letteratura. Il premio Scerbanenco, per le giovani promesse dell’editoria noir nostrana, è andato quest’anno ad un’aggressiva Paola Barbato, caldamente caldeggiata da un veterano del Festival come Andrea G. Pinketts, per il libro “Mani nude”, mentre il più che prestigioso Chandler Award è toccato all’autrice spagnola Alicia Jimenez Bartlett.

Per concludere il  2008 a Courmayeur ha messo le donne sotto i riflettori. Per tutta la settimana infatti le signore in Noir, dalla letteratura al cinema, si sono alternate sul palco del Jardin de l’Ange. Da Giovanna Mezzogiorno, protagonista dell’ultimo film dei fratelli Filippo e Dino Gentili, e Martina Stella che ha lavorato in uno degli episodi di “Donne Assassine”, la serie tv in onda su Fox Crime. Il premio Tedeschi, invece, è andato a Enrico Luceri, con “Il mio volto è uno specchio”.

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