OSSERVAZIONI A SHARK ALLEY ED UNA SPETTACOLARE LOTTA TRA GLI SPRUZZI

\"Diario

DIARIO DI BORDO
VI SPEDIZIONE SCIENTIFICA 2009
SULLE ORME DEL GRANDE SQUALO BIANCO

\"VIDEOPENSIERO    QUI  … > > >

SECONDO GIORNO IN MARE PER LA VI SPEDIZIONE

SULLE “ORME DEL GRANDE SQUALO BIANCO”

 
 

\"LO(Da Gansbaai il Team della spedizione) – Stamattina tutti in piedi prima delle 06.00 per le osservazioni del breach. Purtroppo, nonostante tutta la buona volontà e la sagoma messa a traino da Michael Rutzen, simile ad un leone di mare anche nei movimenti, gli squali non ci hanno regalato nemmeno un saltino.
Raggiunti i pressi della Shark Alley, la gabbia è stata calata in acqua e sono cominciate le prime osservazioni della giornata. La visibilità era migliore di ieri ma sempre molto ridotta (2m scarsi).
Durante la mattinata, con una Maneuelita in acqua, sono state replicate le osservazioni di ieri. Sono stati avvistati 6 squali bianchi differenti e, verso la fine della mattinata, uno di questi, di circa 4m di lunghezza, appena mancata la preda formata dal pezzo di pesce attaccato alla boa, si è lanciato contro \"L\'ATTACCO\"Manuelita, tranciandola a metà, dopo una spettacolare lotta tra gli spruzzi.
Le tipiche onde lunghe del Sud Africa oggi non ci hanno mai abbandonato e ci hanno accompagnato fino all’arrivo al diving.
Questo pomeriggio abbiamo tentato l’immersione con i pijama sharks (Poroderma africanum), ma la visibilità ha impedito di effettuarla.
Al rientro al Saxon Lodge, sono state proseguite da Primo Micarelli ed Emilio Sperone le lezioni iniziate ieri, con degli approfondimenti sulla paleontologia e la conservazione dei pesci cartilaginei.
Ora tutti a nanna, in attesa della giornata di domani, che ci porterà a visitare Cape Town ed il suo acquario.

 
 
 
GLI APPROFONDIMENTI
 
(Gicar)  –  Andrea Amitrano e Sara Spinetti, che più volte hanno fatto parte delle spedizioni scientifiche del biologo  Primo Micarelli, dalla redazione del “Diario di Bordo” affrontano, oggi (nella pagina che segue), alcuni problemi molto seri legati al rispetto, alla conservazione ed alla tutela degli squali. Sebbene siano effettivamente una specie pericolosa per l\’uomo, con numerosi attacchi documentati al suo attivo contro bagnanti, sub ed imbarcazioni, non è comunque detto che un incontro con uno di essi debba concludersi, sempre e comunque, in modo tragico. Ne sono prova le numerose testimonianze di subacquei e pescatori che hanno incontrato gli squali senza riportare alcun danno. Intorno a loro si intrecciano spesso leggende e storie marinare di ogni tipo ed è un animale che, in ogni caso, deve essere sempre trattato con grande cautela e soprattutto rispetto. Sono protetti in molti paesi, tuttavia, attualmente, sono in pericolo di estinzione. Le cause del declino sono da attribuirsi alla pesca commerciale e sportiva, se non quando a comportamenti barbari dell’uomo nei loro confronti, alla diminuzione delle specie delle quali si nutrono, come pure al degrado dell\’ambiente marino.
 
segue … >>>
 

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VI SPEDIZIONE SCIENTIFICA 2009
SULLE ORME DEL GRANDE SQUALO BIANCO

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SECONDO GIORNO IN MARE PER LA VI SPEDIZIONE

SULLE “ORME DEL GRANDE SQUALO BIANCO”

 
 

\"LO(Da Gansbaai il Team della spedizione) – Stamattina tutti in piedi prima delle 06.00 per le osservazioni del breach. Purtroppo, nonostante tutta la buona volontà e la sagoma messa a traino da Michael Rutzen, simile ad un leone di mare anche nei movimenti, gli squali non ci hanno regalato nemmeno un saltino.
Raggiunti i pressi della Shark Alley, la gabbia è stata calata in acqua e sono cominciate le prime osservazioni della giornata. La visibilità era migliore di ieri ma sempre molto ridotta (2m scarsi).
Durante la mattinata, con una Maneuelita in acqua, sono state replicate le osservazioni di ieri. Sono stati avvistati 6 squali bianchi differenti e, verso la fine della mattinata, uno di questi, di circa 4m di lunghezza, appena mancata la preda formata dal pezzo di pesce attaccato alla boa, si è lanciato contro \"L\'ATTACCO\"Manuelita, tranciandola a metà, dopo una spettacolare lotta tra gli spruzzi.
Le tipiche onde lunghe del Sud Africa oggi non ci hanno mai abbandonato e ci hanno accompagnato fino all’arrivo al diving.
Questo pomeriggio abbiamo tentato l’immersione con i pijama sharks (Poroderma africanum), ma la visibilità ha impedito di effettuarla.
Al rientro al Saxon Lodge, sono state proseguite da Primo Micarelli ed Emilio Sperone le lezioni iniziate ieri, con degli approfondimenti sulla paleontologia e la conservazione dei pesci cartilaginei.
Ora tutti a nanna, in attesa della giornata di domani, che ci porterà a visitare Cape Town ed il suo acquario.

 
 
 
GLI APPROFONDIMENTI
 
(Gicar)  –  Andrea Amitrano e Sara Spinetti, che più volte hanno fatto parte delle spedizioni scientifiche del biologo  Primo Micarelli, dalla redazione del “Diario di Bordo” affrontano, oggi (nella pagina che segue), alcuni problemi molto seri legati al rispetto, alla conservazione ed alla tutela degli squali. Sebbene siano effettivamente una specie pericolosa per l\’uomo, con numerosi attacchi documentati al suo attivo contro bagnanti, sub ed imbarcazioni, non è comunque detto che un incontro con uno di essi debba concludersi, sempre e comunque, in modo tragico. Ne sono prova le numerose testimonianze di subacquei e pescatori che hanno incontrato gli squali senza riportare alcun danno. Intorno a loro si intrecciano spesso leggende e storie marinare di ogni tipo ed è un animale che, in ogni caso, deve essere sempre trattato con grande cautela e soprattutto rispetto. Sono protetti in molti paesi, tuttavia, attualmente, sono in pericolo di estinzione. Le cause del declino sono da attribuirsi alla pesca commerciale e sportiva, se non quando a comportamenti barbari dell’uomo nei loro confronti, alla diminuzione delle specie delle quali si nutrono, come pure al degrado dell\’ambiente marino.
 
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PIU’ REALTA’ E MENO LEGGENDA PER GLI SQUALI

\"Andrea(Andrea Amitrano) – Come abbiamo spesso sottolineato, parallelo al lavoro di ricerca e acquisizioni dati, da parte dei biologi marini, ci sarebbe quello di divulgare un immagine meno sanguinaria e spietata degli squali.
Il secondo obbiettivo è secondo me più complicato, non avendo a disposizione l\’insindacabile responso della scienza o della statistica ma l\’orecchio, gli occhi e il cervello mal calibrati della maggior parte delle persone. Come può, chi ignora quasi tutto, dalle più elementari logiche del senso civico, all\’attenzione verso il prossimo, avere la capacità e la volontà di porre attenzione al problema dello sterminio degli squali? Lo squalo rimarrà spesso categorizzato come pericolo “in agguato”, e se vengono uccisi poco importa. Questa è la realtà. Ma non è questo il problema, andrebbero bloccate certe logiche di mercato e interessi di nazioni che sono ancora più difficili da sensibilizzare. Nello stesso tempo ogni piccolo sforzo che facciamo o iniziativa è necessaria e importante alla conservazione di questa specie. Il formidabile lavoro che da anni sta svolgendo il dott. Micarelli con il suo staff, non solo sarà di supporto alla comunità scientifica ma aiuterà tutti coloro che amano questo animale a diffondere una visione più realistica e meno leggendaria del predatore dei mari.

 
 

CONSERVAZIONE E TUTELA

\"Sara(Sara Spinetti) – Gli squali sono sempre stati nell’immaginario collettivo sinonimo di paura e morte soprattutto lo squalo bianco che è stato il protagonista di una campagna discriminatoria alimentata molto spesso da films raffigurandolo come spietato assassino capace di sentimenti di vendetta.
Fino dagli inizi degli anni ‘80 infatti lo squalo bianco è stato cacciato in modo indiscriminato in tutte le zone del mondo per le sue mascelle, i denti, le pinne che sono andati ad alimentare il commercio illegale. A questo vanno aggiunti anche l’impatto dell’uomo che tende a restringere gli habitat naturali, l’inquinamento e il fatto che lo squalo bianco sia un animale definito a “K selezione” ovvero con una maturità che viene raggiunta molto tardi e un tasso di natalità basso cosicchè la scomparsa di individui rende difficile la ripresa della popolazione globale.
Nel 1991 il Sud Africa è stato il primo Stato ad adottare leggi nazionali per la tutela degli squali bianco e balena, seguito dagli Stati Uniti ,Namibia ,Australia e Nuova Zelanda. Nel 1994 la CITES ha elaborato un documento “Risoluzione sulla conservazione degli squali” dove vengono indicate le specie a rischio e nel quale sono entrate a far parte solamente nel 2002 lo squalo balena e lo squalo elefante e qualche anno dopo finalmente anche lo squalo bianco.
Pochi anni fa il “Gruppo Specialista Squali” ha steso un resoconto sullo stato di minaccia di tutte le specie di squali e finalmente nel 2006 anche il Parlamento Europeo ha elaborato con la Commissione Europea un piano di conservazione per gli Elasmobranchi.

 
 
LO SAPEVATE CHE…?
 

PER SODDISFARE LE RICHIESTE DEL MERCATO ORIENTALE VENGONO PESCATI OGNI ANNO 73 MILIONI DI ESEMPLARI CHE ISSATI A BORDO DELLE IMBARCAZIONI VENGONO MUTILATI SOLO DELLE PINNE IN MODO ORRIBILE E RIGETTATI IN ACQUA ANCORA VIVI CONDANNANDOLI AD UNA LENTA ED ATROCE AGONIA.

mikronet

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