L’ADRIATICO IN FESTA PER IL RITORNO DEL DELFINO CHE GIOCA

Per due mesi ha allietato le immersioni di molti ragazzi della Gian Neri. Fu interessata la Fondazione Cetacea di Riccione per riuscire a comprendere questo strano comportamento ed uno dei responsabili, Marco Affronte, ha spiegato che l’evento era da considerarsi molto raro. Solo di tanto in tanto un delfino cerca il contatto con l’uomo abbandonando il branco.
La fondazione Cetacea ha monitorato l’evento per tutta la stagione e poi da settembre, del delfino si era persa traccia. Alcuni giorni fa, mentre era in atto un’immersione di corso della Sub Rimini Gian Neri, un delfino maschio apparentemente simile ad Andrea si è riavvicinato ed ha interagito molto con tutti i sub cercando perfino delle “coccole”. Ci è scappato anche un bacio, tra il redattore video di Oltrepensiero.it Enrico Rabboni ed il tursiope che oggi danno tutti per certo sia proprio Andrea, il delfino giocherellone dello scorso anno. Peccato per il clima non troppo favorevole di questa stagione, ma alla Gian Neri confidano di poterlo incontrare di nuovo per avere altri splendidi momenti come quelli ritratti dalle innumerevoli foto scattate. Vi proponiamo alcune insieme alla testimonianza di uno dei subacquei ed istruttori della scuola riminese, autore degli scatti, Filippo Ioni.
BEN TORNATO ANDREA . . .
E QUESTA VOLTA CI SCAPPA ANCHE UN BACIO !
Non ha proprio potuto, o forse meglio voluto, resistere ad un incontro ravvicinato e particolare. D’altronde il nostro redattore video, Enrico Rabboni della Sub Rimini “Gian Neri”, se lo è trovato improvvisamente davanti e così vicino che il gesto è stato spontaneo e d’impulso. Andrea non è scappato ed il bacio è stato inevitabile !

(Filippo Ioni) – «Passeggiavo sulla spiaggia quando una telefonata mi avverte che Andrea era tornato.
Alcuni ragazzi della Gian Neri usciti per le prove di corso mi comunicano che hanno incontrato un delfino. In gran fretta si organizza un’uscita per il pomeriggio.

segue … >>>

Per due mesi ha allietato le immersioni di molti ragazzi della Gian Neri. Fu interessata la Fondazione Cetacea di Riccione per riuscire a comprendere questo strano comportamento ed uno dei responsabili, Marco Affronte, ha spiegato che l’evento era da considerarsi molto raro. Solo di tanto in tanto un delfino cerca il contatto con l’uomo abbandonando il branco.
La fondazione Cetacea ha monitorato l’evento per tutta la stagione e poi da settembre, del delfino si era persa traccia. Alcuni giorni fa, mentre era in atto un’immersione di corso della Sub Rimini Gian Neri, un delfino maschio apparentemente simile ad Andrea si è riavvicinato ed ha interagito molto con tutti i sub cercando perfino delle “coccole”. Ci è scappato anche un bacio, tra il redattore video di Oltrepensiero.it Enrico Rabboni ed il tursiope che oggi danno tutti per certo sia proprio Andrea, il delfino giocherellone dello scorso anno. Peccato per il clima non troppo favorevole di questa stagione, ma alla Gian Neri confidano di poterlo incontrare di nuovo per avere altri splendidi momenti come quelli ritratti dalle innumerevoli foto scattate. Vi proponiamo alcune insieme alla testimonianza di uno dei subacquei ed istruttori della scuola riminese, autore degli scatti, Filippo Ioni.
BEN TORNATO ANDREA . . .
E QUESTA VOLTA CI SCAPPA ANCHE UN BACIO !
Non ha proprio potuto, o forse meglio voluto, resistere ad un incontro ravvicinato e particolare. D’altronde il nostro redattore video, Enrico Rabboni della Sub Rimini “Gian Neri”, se lo è trovato improvvisamente davanti e così vicino che il gesto è stato spontaneo e d’impulso. Andrea non è scappato ed il bacio è stato inevitabile !

(Filippo Ioni) – «Passeggiavo sulla spiaggia quando una telefonata mi avverte che Andrea era tornato.
Alcuni ragazzi della Gian Neri usciti per le prove di corso mi comunicano che hanno incontrato un delfino. In gran fretta si organizza un’uscita per il pomeriggio.

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Proprio la settimana scorsa Affronte ci diceva che in questo periodo la possibilità che si riproponesse l’incontro era molto probabile.
Aveva ragione…
Il momento di partire è finalmente giunto, molliamo gli ormeggi muniti di telecamere e macchine fotografiche per tentare di incontrare il delfino. Con noi anche due ricercatrici della fondazione Cetacea. Arrivati sul punto mi immergo per assicurare l’ormeggio, l’acqua è torbida, e fatico un poco ad orientarmi, ma d’un tratto sento il classico richiamo sonoro ed ecco il delfino. Andrea è tornato. Risalgo e tutto il gommone è in fermento. Per più di un ora è stato con noi. Da prima cerchiamo di capire se è veramente Andrea, la macchia identificativa sulla coda sembra non esserci, ma è maschio ed estremamente socievole, per noi è lui.
Piroette e giocherelli d’acqua, ma rispetto l’anno scorso sembra voler cercare un contatto diretto maggiore. Si fa toccare ti striscia, ma ci hanno spiegato che non si deve, occorre stare lontano, ma lui si avvicina da destra da sinistra da sotto e da sopra e ogni tanto ci scappa di allungare la mano.
Ci nascondiamo sotto un alibi scientifica di volerlo studiare e quindi lo giriamo per capire il sesso e per identificare i graffi, ma lui lo prende per un gioco e continua a voler sempre più coccole. E’ dura ma ad un punto abbiamo dovuto noi dire basta, e ci siamo allontanati. Il decalogo di comportamento diramato l’anno scorso ci impone di limitare al massimo il contatto ed a malincuore, stando attenti a non fargli male con l’elica del gommone, ci allontaniamo.
I ragazzi della Gian Neri sono tutti eccitati… Andrea è tornato.»