IL PRESIDENTE DELLA GIURIA DEL FESTIVAL DI CANNES, ISABELLE HUPPERT
A U G U R I
M A D A M E L A P R E S I D E N T E !
di Mariangiola Castrovilli

Capelli ramati che risplendono come oro rosso sotto il sole, occhi freddi e indagatori che raramente si distendono in un sorriso, hanno fatto di lei una delle muse preferita di Godard, Chabrol, Benoit Jacob, Cimino, Pialat. Dotata di un forte istinto che la preserva da fastidiose cadute, Isabelle non disdegna di lavorare anche con registi debuttanti come Hartley, Mazury ed ultimamente la svizzera Ursula Mayer in Home.
Insignita del David Speciale nel 2003 la Huppert possiede un’eleganza innata che però registi come Raoul Ruiz, ma soprattutto Michael Haneke la toglieranno per darle una connotozione perversa che mancava ai suoi ruoli. Cattiva dunque, ma anche amorale, viziosa, depravata e appena un po’ confusa mentalmente ne La pianista che le valse la Palma d\’Oro come migliore attrice e Nel tempo dei lupi. Attrice e non solo, dotata infatti di una bella voce ha cantato in Otto donne e un mistero di François Ozon il piacevolissimo brano Message Personnel, diventato poi un hit.
segue … >>>
A U G U R I
M A D A M E L A P R E S I D E N T E !
di Mariangiola Castrovilli

Capelli ramati che risplendono come oro rosso sotto il sole, occhi freddi e indagatori che raramente si distendono in un sorriso, hanno fatto di lei una delle muse preferita di Godard, Chabrol, Benoit Jacob, Cimino, Pialat. Dotata di un forte istinto che la preserva da fastidiose cadute, Isabelle non disdegna di lavorare anche con registi debuttanti come Hartley, Mazury ed ultimamente la svizzera Ursula Mayer in Home.
Insignita del David Speciale nel 2003 la Huppert possiede un’eleganza innata che però registi come Raoul Ruiz, ma soprattutto Michael Haneke la toglieranno per darle una connotozione perversa che mancava ai suoi ruoli. Cattiva dunque, ma anche amorale, viziosa, depravata e appena un po’ confusa mentalmente ne La pianista che le valse la Palma d\’Oro come migliore attrice e Nel tempo dei lupi. Attrice e non solo, dotata infatti di una bella voce ha cantato in Otto donne e un mistero di François Ozon il piacevolissimo brano Message Personnel, diventato poi un hit.
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Ha già fatto il presidente di giuria? «Si, parecchi anni fa per il Premio Europeo del Cinema e so per esperienza che più si vedono film e più se ne vorrebbero vedere. Un po’ come la ginnastica, per cui lungi dal pensare che è un’overdose, al terzo film mi accorgo di guardarlo in maniera più acuta e concentrata del primo, perché credo si diventi più ricettivi».
Nel futuro prossimo di Isabelle c’è un film che girerà quest’estate mentre da gennaio 2010 ritorno al teatro, all’Odeon di Parigi, con Un tram che si chiama desiderio di Tennessee Williams. Auguri, Madame la Presidente!