NESSUN TITOLO… a questo articolo… tra filosofia, scienza, realtà ed ironia !

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Nessun titolo.
Questa riflessione potrebbe avere molti titoli, vero? Falso?, Verità nascoste, abuso d’immagine! Basta, altrimenti scopro tutto l’arcano solo nel titolo, quindi “nessun titolo”…

Franco Iosa(Franco Iosa) – Innanzitutto tengo a precisare che non sono un fotografo. Io inquadro, scatto ed il resto lo fa tutto la macchina fotografica; Tempo, luce, esposizione, ASA e quant’altro. Se mi interrogate in “fotografia”, avrete una serie di risposte sconclusionate. Oggi le tecnologie avanzate, a molti di noi permettono di essere bravissimi, direi degli artisti. Senza essere sottoposti ad interrogazioni in merito, possiamo esibire la nostra bravura. Parleremo e decanteremo ogni scatto (quelli digitali che abbiamo salvato). Potremo costruirci anche delle storie, sostenere delle teorie, fare delle affermazioni oggettive “vedi ho la prova fotografica”.

Franco Iosa - Primo italiano a fregiarsi del titolo di controllore militare operativo in una base americanaHaaa, Le tecnologie, macchine fotografiche digitali ad elevato numero di pixel, con le quali puoi scattare sequenze fotografiche inimmaginabili. Impossibili per le bellissime macchine fotografiche analogiche con pellicola (sic.. quasi obsolete). Haaa! Le tecnologie; Computer di elevate prestazioni grafiche e programmi graphic art, che permettono ritocchi di ogni tipo, correzioni, di luce, colore, profondità di campo e molto altro. Come ho precisato che non sono un fotografo, preciso altresì, che pur essendo un mediocre principiante amatoriale, sono anche un purista, “non ritocco le mie foto”; Scarto solo quelle “Inguardabili”. Tuttavia…

Quasi saltando di palo in frasca, quando passo in rassegna le mie foto, ed in particolare quelle sugli squali; mi rendo conto di una grande verità! O di una grande bugia?.

Graeat White Shark - foto Franco iosa Io ho avuto la fortuna di vedere e fotografare esemplari magnifici di Carcharodon Carcharias, ma la mia più grande fortuna è stata quella di essere in compagnia di persone “esperte”, che, per far si che io potessi raccontar la mia storia, mi hanno guidato e fatto capire ciò che vedevo e fotografavo. In qualsiasi caso, quando usi l’immagine come supporto, puoi dare una versione assolutamente credibile al tuo racconto, storia, teoria o affermazione. Tutto dipende dalla purezza o dalla manipolazione della/e immagini che usi. Vero? Falso?

Non voglio entrare in una trappola filosofica, sono logorroico da solo e questo basta ed avanza. E’ indubbio, comunque, che molto spesso cadiamo nelle trappole mediatiche sensazionalistiche, che usano le immagini per richiamare e stimolare nostre paure ataviche, con l’intento di convincerci che…

E’ vero, una delle nostre più grandi paure, quando entriamo in masse d’acqua molto estese, mari ed oceani, nel nostro subconscio si insinua la paura dello squalo.

Facciamo una prova, guardiamo queste immagini:
 
A che cosa vi fanno pensare?

Una bocca così grande, quei dentoni tutti storti ed acuminati… Brrr certamente si tratta di un’animale terribilmente pericoloso, aggressivo, feroce, senza cuore e senza pietà. Un “Killer” con un cervello che lo guida unicamente a divorare qualsiasi cosa che galleggi o si trovi nella sua via, uno spazzino dei mari e degli oceani, sicuramente il più temibile tra tutti gli animali “Killer” che abita la “salata parte acquea” del nostro pianeta. Addenta proprio tutto, si scaglia anche sulla gabbia per far uscire i sub che si trovano all’interno Brrr…

Guardando quelle immagini non si può e non si riesce a pensare ad altro. Con qualche bella storia e leggenda di contorno, possiamo sostenere che Spielberg nel suo film, ha fatto vedere una grande “verità.” Tutte le nostre paure sullo squalo, hanno un fondamento. Non importa di quale squalo si parli, basta la parola “Squalo”. Non importa sapere che ci siano centinaia di specie, di varie dimensioni, caratteristiche e specializzazioni alimentari. Sono Squali e basta. Quelle fauci aperte, quelle file di denti, quelle dimensioni sono puro indice di “ferocia”. Bastano poche immagini per alimentare le nostre paure e farci venire i brividi alla schiena.

Nell’immagine sottostante vi propongo un altro esemplare:

Un esempio di Homo Sapiens Sapiens !!!!, Homo che usa la “tecnologia fotografica” per dare un’immagine di forza e terrore. Scusate ci ho provato, con lo “show” dei miei dentoni da tricheco (baffo compreso), volevo mettervi un po’ di terrore, ma sono certo che ho suscitato (“Forse”) un po’ di ilarità.

Beh! Cosa volevo dimostrare? Che con un elaborato eloquio e con la manipolazione dell’immagine a supporto, si può raccontare la propria storia. Ricordate quando ho detto che sono un purista e non ritocco le mie foto? Tuttavia… Ho detto quasi tutta la verità, ho omesso solamente che posso far vedere una parte dell’immagine. Non ritoccata, solo tagliata. Anche questa è comunque manipolazione dell’immagine. Commentiamo alcune sequenze “NON TAGLIATE”.

(seq. 1) In questa sequenza l’esca si trova davanti a sx della bocca, gli viene sottratta e lo squalo, disorientato, rientra in acqua senza reiterare il tentativo (Gabbato lo squalo)

(seq. 2) In questo caso, l’esca è fuori campo, notiamo il movimento inerziale della grande massa. (Gabbato lo squalo)

(seq. 3) Lo squalo insegue l’esca, che gli viene strappata dalla bocca, ed erroneamente addenta la gabbia. Immediatamente allenta il morso senza strattonare come fa di consuetudine quando si tratta di una preda reale P.s. La gabbia era vuota(Gabbato lo squalo)

(seq. 4 ) Non sempre l’uomo è più veloce dello squalo, comunque il numero dei successi è nettamente inferiore a quello degli insuccessi. Tengo a precisare che nell’esca non c’è l’amo, e la testa di pesce è una bella conquista. (Gabbato l’Homo)

Ora, abbiamo visto che il nostro Great White Shark, è stato menato per il naso dal grande Homo, propriamente “menato per il naso”. Entro una certa distanza l’esca che si trova esattamente davanti al “muso” è fuori dal campo visivo dello squalo. Tutto ciò che si trova all’interno di quel “cono d’ombra” viene “Visto” da speciali sensori, in particolare dalle ampolle di Lorenzini, che lo guidano nella parte finale per l’acquisizione della preda. Quando l’esca viene sottratta dalla persona che la gestisce, per la normale legge fisica dell’inerzia di massa, lo squalo continua la traiettoria ed appare disorientato (seq. 1) oppure, se attirato molto vicino all’imbarcazione, può accadere che erroneamente addenti la gabbia senza provarne nessun gusto (seq.3).

Con la mia elaborata storia, e con il corredo di immagini, ho tentato ad incrinare la convinzione di alcuni, sulla cattiveria e ferocia del Grande Squalo Bianco. Questa è solo una piccola dimostrazione, che esso risponde a precisi stimoli nei riguardi del cibo, che ha dei comportamenti prevedibili, che è selettivo nella scelta delle prede.
 

(Seq.5) L’esca è costituita da una sagoma di foca, lo squalo afferra, assaggia e sputa la disgustosa gomma. (parità: L’uomo pensava di ingannare lo squalo. Lo squalo non cade nel tentativo d’ inganno dell’uomo)

Vero? Falso?. Lascio un margine di spazio all’immaginazione, ed uno più grande alla curiosità. Spero di aver suscitato un po’ di desiderio di ricerca della verità sul Grande Squalo Bianco, ed anche sugli squali in genere. Lascio questo importante compito a tutti i componenti dell’attuale spedizione, che, attraverso il diario di bordo ci racconteranno in dettaglio la loro esperienza

P.S. – Ricordate la mia riflessione sui Big Five, hops, scusate i Big Six; Sicuramente ci guardiamo bene di entrare, senza le dovute precauzioni, nel territorio terrestre del Leone o del Leopardo, ben conosciamo le loro attitudini di cacciatori. Che dire del Rinoceronte, del Bufalo Africano ed ancora dell’Elefante che con la loro mole imponente ci mandano un preciso messaggio di attenzione e richiesta di rispetto. Il “sesto”, lo squalo, è “King” assoluto del suo territorio acqueo; A pari dignità degli altri merita di essere conosciuto, rispettato e salvaguardato.

Ah!! Sorry, dimenticavo l’ultima sequenza:

Hahaha, un’altra verità. In tutti i miei tentativi la mela è sempre sfuggita i miei orribili denti. 4 a 0 per la mela

Bye for now, i vostri amici

QUALE TITOLO ?

{morfeo 76}

mikronet

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