COURMAYEUR NOIR IN FESTIVAL 2008
“ C O M E D I O C O M A N D A ”
E LA JAM SESSION DI GABRIELE SALVATORES
di Mariangiola Castrovilli
«Fare un film è un lavoro fisico» continua il regista che indossa pantaloni di velluto scuri con camicia scozzese di flanella ton sur ton, «dove tutto va costruito mattone su mattone, ma è anche uno sforzo mentale, un percorso ricco di suggestioni e di emozioni e da questo nasce lo spettacolo che abbiamo immaginato per il festival».
segue … >>>
“ C O M E D I O C O M A N D A ”
E LA JAM SESSION DI GABRIELE SALVATORES
di Mariangiola Castrovilli
«Fare un film è un lavoro fisico» continua il regista che indossa pantaloni di velluto scuri con camicia scozzese di flanella ton sur ton, «dove tutto va costruito mattone su mattone, ma è anche uno sforzo mentale, un percorso ricco di suggestioni e di emozioni e da questo nasce lo spettacolo che abbiamo immaginato per il festival».
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Finale liberatorio con la sala grande del Palanoir che veniva giù dagli applausi. Ed ancora applausi ed una salve di bravi per qualcosa di così originale, diverso e catturante dove ad Ammanniti si succedevano, senza soluzione di continuità, poesie di Pasolini, scritti di Lama Yesce, brani tratti dai lavori di Shakespeare e parole di Fabrizio De Andrè. Parole, musica ed immagini per farci fermare un attimo a riflettere e… sognare. Tutti testi accuratamente scelti da Gabriele, Germano e Timi che «che sono serviti agli attori per entrare nei personaggi e a me per costruire l’anima emozionale del film». Parola di Gabriele Salvatores.