ENRICO MATTEI, L’UOMO CHE GUARDAVA AL FUTURO, IN ONDA IL 3 E 4 MAGGIO SU RAI UNO
UNA GRANDE IMPRESA
CHE CI FACEVA SENTIRE IMPORTANTI
di Mariangiola Castrovilli
«Quello che mi aveva colpito da ragazzo di questa storia erano i cinegiornali prima dei film» spiega Massimo Ghini, «in cui si vedevano italiani lavorare ai pozzi petroliferi in giro per il mondo. Una grande impresa che ci faceva sentire importanti. Poi vedevi Mattei, presidente dell’Eni che a Gagliano, in provincia di Enna, diceva alla gente in piazza di richiamare tutti i parenti emigrati all’estero perché adesso c’era lavoro in Italia».

«Come uomo lo conoscevo poco» confessa il regista Giorgio Capitani, «sapevo le cose di base che sanno tutti. Poi documentandomi ho scoperto che sotto quel velo di cinismo era una persona che viveva il presente con lo sguardo ben radicato nel futuro volendo sopra ogni cosa il bene dell’Italia. Era anche un gran donnaiolo, ma curiosamente politica e donne le ha sempre lasciate fuori dell’azienda. Onesto in maniera maniacale durante la guerra aveva conservato tutte le pezze d’appoggio dei soldi spesi per il partito. Più tardi diventato ricco si spostava in aereo pagandone però il carburante di tasca sua. E di sicuro non ha mai rubato. Se non fosse morto sarebbe stato estremamente importante per l’Italia di oggi».
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ASCOLTI RAI :
UNA GRANDE IMPRESA
CHE CI FACEVA SENTIRE IMPORTANTI
di Mariangiola Castrovilli
«Quello che mi aveva colpito da ragazzo di questa storia erano i cinegiornali prima dei film» spiega Massimo Ghini, «in cui si vedevano italiani lavorare ai pozzi petroliferi in giro per il mondo. Una grande impresa che ci faceva sentire importanti. Poi vedevi Mattei, presidente dell’Eni che a Gagliano, in provincia di Enna, diceva alla gente in piazza di richiamare tutti i parenti emigrati all’estero perché adesso c’era lavoro in Italia».

«Come uomo lo conoscevo poco» confessa il regista Giorgio Capitani, «sapevo le cose di base che sanno tutti. Poi documentandomi ho scoperto che sotto quel velo di cinismo era una persona che viveva il presente con lo sguardo ben radicato nel futuro volendo sopra ogni cosa il bene dell’Italia. Era anche un gran donnaiolo, ma curiosamente politica e donne le ha sempre lasciate fuori dell’azienda. Onesto in maniera maniacale durante la guerra aveva conservato tutte le pezze d’appoggio dei soldi spesi per il partito. Più tardi diventato ricco si spostava in aereo pagandone però il carburante di tasca sua. E di sicuro non ha mai rubato. Se non fosse morto sarebbe stato estremamente importante per l’Italia di oggi».
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ASCOLTI RAI :
Due puntate queste su Mattei che vi faranno restare col fiato sospeso, anche se i maggiori di 45 anni conoscono già la storia, girata qui con il ritmo serrato di un thriller che non concede attimi di respiro. Prodotto da Lux Vide e Rai Fiction e distribuito da Rai Trade Enrico Mattei è stato girato tra Roma e Torino, dove sono stati ricostruiti gli uffici milanesi dell’Eni e nella campagna Viterbese diventata per l’occasione Cortemaggiore con i pozzi petroliferi. In quanto all’aereo è un Executive identico a quello di Mattei ed è oggi uno dei due unici esemplari esistenti in Europa.
Apprezzabile anche l’iniziativa dell’Agip che nel week end del 1 maggio fino a lunedì 4 data della messa in onda della seconda puntata su Mattei, ha concesso 10 centesimi di ribasso sulla benzina comprata nei distributori con il loro marchio.
LE FOTO DI SCENA . . . > > >