ENRICO MATTEI, L’UOMO CHE GUARDAVA AL FUTURO, IN ONDA IL 3 E 4 MAGGIO SU RAI UNO

 
\"RaiUno\"Due puntate su Mattei che vi faranno restare col fiato sospeso, anche se i maggiori di 45 anni conoscono già la storia, girate con il ritmo serrato di un thriller che non concede attimi di respiro. Lo sceneggiato, prodotto da Lux Vide e Rai Fiction e distribuito da Rai Trade Enrico Mattei è stato girato tra Roma e Torino, dove sono stati ricostruiti gli uffici milanesi dell’Eni e nella campagna Viterbese diventata per l’occasione Cortemaggiore con i pozzi petroliferi. In anteprima, su Oltrepensiero.it , le fotografie di scena della fiction.

 
 

UNA  GRANDE  IMPRESA 

CHE  CI  FACEVA  SENTIRE  IMPORTANTI 

di  Mariangiola Castrovilli

 
 
\"MassimoMassimo Ghini il 3 ed il 4 maggio sarà Enrico Mattei, arricchendo così la sua galleria di personaggi nella fiction in due puntate in onda su RaiUno dedicata appunto ad Enrico Mattei l’uomo che guardava al futuro firmata da Giorgo Capitani. Un ruolo impegnativo soprattutto per le numerose sfaccettature di un carattere complesso come quello di un uomo che pensava in grande perché intravedeva con lungimiranza un futuro migliore per l’azienda-Italia, orgoglioso quanto basta per non ‘voler essere ricco in un paese di poveri’.
 
«Quello che mi aveva colpito da ragazzo di questa storia erano i cinegiornali prima dei film» spiega Massimo Ghini, «in cui si vedevano italiani lavorare ai pozzi petroliferi in giro per il mondo. Una grande impresa che ci faceva sentire importanti. Poi vedevi Mattei, presidente dell’Eni che a Gagliano, in provincia di Enna, diceva alla gente in piazza di richiamare tutti i parenti emigrati all’estero perché adesso c’era lavoro in Italia».
 
\"IlCome si è confrontato con quest’uomo non comune ?  «Un giorno mi chiamò Ettore Bernabei per parlarmi della sua amicizia con Mattei, ne venne fuori il racconto appassionante di una generazione. Informazioni uniche, episodi straordinari che mi hanno poi aiutato a costruire il personaggio. Mi è stata molto utile anche l’intervista in bianco e nero con Enzo Biagi fatta poco prima della sua morte», continua Ghini, «Mattei era seduto in pizzo alla poltrona cercando di spiegare quello che stava facendo ma non cripticamente, preoccupato invece di farsi capire dal pubblico. Ho fatto molta attenzione anche ai suoi vestiti, era sempre molto elegante in tutti i suoi passaggi da operaio fino ad arrivare sul tetto del mondo…».
 
«Come uomo lo conoscevo poco» confessa il regista Giorgio Capitani, «sapevo le cose di base che sanno tutti. Poi documentandomi ho scoperto che sotto quel velo di cinismo era una persona che viveva il presente con lo sguardo ben radicato nel futuro volendo sopra ogni cosa il bene dell’Italia. Era anche un gran donnaiolo, ma curiosamente politica e donne le ha sempre lasciate fuori dell’azienda. Onesto in maniera maniacale durante la guerra aveva conservato tutte le pezze d’appoggio dei soldi spesi per il partito. Più tardi diventato ricco si spostava in aereo pagandone però il carburante di tasca sua. E di sicuro non ha mai rubato. Se non fosse morto sarebbe stato estremamente importante per l’Italia di oggi».
 

segue … >>>

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 ASCOLTI RAI :


 
\"RaiUno\"Due puntate su Mattei che vi faranno restare col fiato sospeso, anche se i maggiori di 45 anni conoscono già la storia, girate con il ritmo serrato di un thriller che non concede attimi di respiro. Lo sceneggiato, prodotto da Lux Vide e Rai Fiction e distribuito da Rai Trade Enrico Mattei è stato girato tra Roma e Torino, dove sono stati ricostruiti gli uffici milanesi dell’Eni e nella campagna Viterbese diventata per l’occasione Cortemaggiore con i pozzi petroliferi. In anteprima, su Oltrepensiero.it , le fotografie di scena della fiction.

 
 

UNA  GRANDE  IMPRESA 

CHE  CI  FACEVA  SENTIRE  IMPORTANTI 

di  Mariangiola Castrovilli

 
 
\"MassimoMassimo Ghini il 3 ed il 4 maggio sarà Enrico Mattei, arricchendo così la sua galleria di personaggi nella fiction in due puntate in onda su RaiUno dedicata appunto ad Enrico Mattei l’uomo che guardava al futuro firmata da Giorgo Capitani. Un ruolo impegnativo soprattutto per le numerose sfaccettature di un carattere complesso come quello di un uomo che pensava in grande perché intravedeva con lungimiranza un futuro migliore per l’azienda-Italia, orgoglioso quanto basta per non ‘voler essere ricco in un paese di poveri’.
 
«Quello che mi aveva colpito da ragazzo di questa storia erano i cinegiornali prima dei film» spiega Massimo Ghini, «in cui si vedevano italiani lavorare ai pozzi petroliferi in giro per il mondo. Una grande impresa che ci faceva sentire importanti. Poi vedevi Mattei, presidente dell’Eni che a Gagliano, in provincia di Enna, diceva alla gente in piazza di richiamare tutti i parenti emigrati all’estero perché adesso c’era lavoro in Italia».
 
\"IlCome si è confrontato con quest’uomo non comune ?  «Un giorno mi chiamò Ettore Bernabei per parlarmi della sua amicizia con Mattei, ne venne fuori il racconto appassionante di una generazione. Informazioni uniche, episodi straordinari che mi hanno poi aiutato a costruire il personaggio. Mi è stata molto utile anche l’intervista in bianco e nero con Enzo Biagi fatta poco prima della sua morte», continua Ghini, «Mattei era seduto in pizzo alla poltrona cercando di spiegare quello che stava facendo ma non cripticamente, preoccupato invece di farsi capire dal pubblico. Ho fatto molta attenzione anche ai suoi vestiti, era sempre molto elegante in tutti i suoi passaggi da operaio fino ad arrivare sul tetto del mondo…».
 
«Come uomo lo conoscevo poco» confessa il regista Giorgio Capitani, «sapevo le cose di base che sanno tutti. Poi documentandomi ho scoperto che sotto quel velo di cinismo era una persona che viveva il presente con lo sguardo ben radicato nel futuro volendo sopra ogni cosa il bene dell’Italia. Era anche un gran donnaiolo, ma curiosamente politica e donne le ha sempre lasciate fuori dell’azienda. Onesto in maniera maniacale durante la guerra aveva conservato tutte le pezze d’appoggio dei soldi spesi per il partito. Più tardi diventato ricco si spostava in aereo pagandone però il carburante di tasca sua. E di sicuro non ha mai rubato. Se non fosse morto sarebbe stato estremamente importante per l’Italia di oggi».
 

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 ASCOLTI RAI :

\"VittoriaCapitani, com’è andata sul set ?  «Benissimo, perché questa forse è stata la più bella delle sceneggiature su cui ho lavorato. Ho avuto un cast straordinario tra cui Vittoria Belvedere che fa Greta, la moglie di Mattei, Giacomo Piperno nei panni di De Gasperi, Franco Castellano in quelli di Marcello Boldrini, molto importante nella sua vita e per la sua carriera. Tutto il film è stato fatto insieme, mano nella mano e se abbiamo dovuto romanzare alcune parti l’abbiamo fatto con molta serietà».
 
Due puntate queste su Mattei che vi faranno restare col fiato sospeso, anche se i maggiori di 45 anni conoscono già la storia, girata qui con il ritmo serrato di un thriller che non concede attimi di respiro. Prodotto da Lux Vide e Rai Fiction e distribuito da Rai Trade Enrico Mattei è stato girato tra Roma e Torino, dove sono stati ricostruiti gli uffici milanesi dell’Eni e nella campagna Viterbese diventata per l’occasione Cortemaggiore con i pozzi petroliferi. In quanto all’aereo è un Executive identico a quello di Mattei ed è oggi uno dei due unici esemplari esistenti in Europa.
 
Apprezzabile anche l’iniziativa dell’Agip che nel week end del 1 maggio fino a lunedì 4 data della messa in onda della seconda puntata su Mattei, ha concesso 10 centesimi di ribasso sulla benzina comprata nei distributori con il loro marchio.

LE  FOTO  DI  SCENA  . . . > > >

 

 \"RAI

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